davide mancini zanchi/senza titolo
davide mancini zanchi, senza titolo, Acrilico su tela di cotone foderata su sezioni di telai, sezioni di telai e corde elastiche, 115x103x30cm, 2013 courtesy collezione agi verona
Durante il proprio periodo di formazione l’artista recupera e utilizza telai di precedenti studenti abbandonati nei depositi dell’Accademia. Al termine degli studi decide di non disfarsi di quei telai ma di tagliarli e riassemblarli per costruire una zattera: ad essa aggiunge la vela, dipinta, mantenendo così l’originaria funzione delle strutture di supporto. L’artista esprime in tal modo la propria riflessione sulla pittura, ritenuta una forma altissima di espressività umana, riconoscendone tuttavia il carattere non indispensabile alla sopravvivenza. Da queste premesse egli muove per ricercare la massima libertà di sperimentazione, pur sempre accompagnato da una responsabilità morale verso la storia dell’arte, approcciando costantemente nuove soluzioni espressive.
opera in:
la lama di procopio
a cura di gianluca d’incà levis e giovanna repetto
nuovo spazio di casso
5 agosto – 1 ottobre 2017