Luka Širok/A mass of Titian curls
Luka Širok
A mass of Titian curls, tre opere in carboncino nero, diluente nitro, acrilico, PVC plastica,
100×100 cm; scultura in filo elettrico in resina, dimensioni variabili, 2018
Luka Širok accetta la sfida di Tiziano Contemporaneo, lo studia attentamente, lo interpreta
personalmente (scienza del vortice, sguardo che scava).
I soggetti nervosi dei tre quadri grafici (carboncino, nitro acrilico su pvc su supporto plastico), non
hanno a che fare con Tiziano: supporto industriale, una cauta, opportuna, distanza iconografica.
Ma la tecnica impiegata vi si riferisce, esasperando un dato noto, come in una circonvoluzione
introversa, kubiniana, linea dinamica d’ingarbuglio.
I lavori si ispirano principalmente ad alcuni elementi che divengono la base del progetto: l’uso del
colore ed il gesto violento, la luce, l’innovatività drammatica dell’ultima produzione di Tiziano.
Quella massa indistinta di colori, che Tiziano gettava quasi sulla tela, e servivano a far letto…che
facevano comparire in quattro pennellate la promessa di una rara figura.
Questa tecnica furibonda e sorprendente, intuitiva e veloce e grafica, dell’abbozzo, che fan dire la
frase campale: Tiziano non dipinge quasi mai alla prima.
Senza cura apparente, il raptus dell’organizzazione fulminante, senza più concentrazione per la
definizione, via i contorni.
Una sorta di vanificazione dell’accademia, un impulso vorace (ed attento) d’energia gestuale, che
prelude ad ogni esperienza pittorica riformulativa, all’informale d’ogni secolo, allo
scompaginamento del canone e della costruzione misurata.
Ecco la massa dei ricci di Tiziano, che sono schegge in continuità, linee veloci (un’unica linea
ininterrotta, infinita, ad ammassar le masse) slanciate a coprire i fondi quieti, l’intreccio di filamento
connettivo, lo scheletro grafico della forma brulicata, lo sprezzo del rigor canonico, l’esplosione dei
raggi curvi, che tessono una trama sottesa, che vien dal ventre dell’uomo.
Anche se, d’altronde, si dice pure che Tiziano appendeva le sue veneri alle nuvole del Cadore.
opera in:
brain-tooling
a cura di gianluca d’incà levis, riccardo caldura, petra cason
forte di monte ricco
30 giugno – 30 ottobre 2018