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Enej Gala, Acquaintance, 2021, stoffe e cuscini della Colonia di Corte, dimensioni ambientali.
Enaj Gala, Gran Finale, Due Palle all’Infinito, 2021, calcetto riparato con pasta di egno, acritico, 90x90x150 cm.
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Acquaintance
Cane, pupazzo, burattino, grande o bambino? O il cancanguro di K, un molle bambaccio esanime, fiacco, alla VACCANZA, l’oziosa dorsale godzillesca, la plastica sciolta inirregimentabile, abbarbicato a questa scala giapponese, coda dal cielo alla terra.
Il grande animale di Corte ha stoffa: quella della Colonia. La sua coda è dunque assai più lunga di quanto non sembri qui: serpeggia il Cadore, giunge nel Vajont, unisce il cantiere alla postazione.
Ad oggi, il più gran pupo delle Acquaintances. Ci si occupa delle rigenerazione, nelle idee, quindi le forme.
Giocattolone abbandonato.
Le rampe nere fungono da strumento del controllo, c’è questo contrasto conflitto tra fame e sazietà (impulso e regola: in questa dieta furlana: ah ah, confricazione), la giuovane sardonica energia proteinforme che infrange l’algido canone ordinatore e sbraga lo spazio epperò invece il cucito spiaggiato contrude e rinserra, quel laccio a cerchiatura che amalgama i rinzaffi, e insomma, come per tutti qua: le consapevolezze spaziali.
Gran Finale, Due Palle all’Infinito
Poi sopra, in coffa al paesagggio, che il piano alto dello Spazio di Casso si pone come display trasparente fluidoimmerso nei due corpi violetti del Paes e del Toc,
quassopra appunto, in luce esposto ai vetri dei venti,
un calcetto,
i giocatori ironicamante mostrificati, altre sculture a svolgere sto tema di gioco/conflitto. Le due squadre contrapposte, come Malutta AGAINST Dolomiti, grotteschi cipigli sghembi & le regole infrante: fuori gioco / tutti contro tutti / derby del cuore: Gran Finale: due palle infinite; e così via.
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Le opere sono parte della mostra VACCANZA – Fondazione Malutta AGAINST Dolomiti Contemporanee, luglio/ottobre 2021, Nuovo Spazio di Casso al Vajont