willy verginer/cecità voluta (deliberate blindness)



willy verginer
Cecità Voluta (Deliberate Blindness)
legno di tiglio e pittura acrilica, 74x25x43 cm, 2007
Courtesy Galleria Arte Boccanera Contemporanea, Trento

Il busto di questa figura fa parte di un’installazione, una sequenza di personaggi scolpiti nel legno e posizionati su un molo che tende all’infinito e di cui in questa mostra è stato possibile esporre solo un unico personaggio. La figura, delineata con un’apparenza iperrealista, pare si immerga in parte nel fondo grigio del pavimento, in un doppio inganno di rimandi e considerazioni: indolente nell’atteggiamento ma vigile nel guardare verso un punto misterioso, affonda nel silenzio, osserva qualcosa avanti a lui, ma l’obiettivo rimane incognito. La sua “cecità” è voluta: o in conseguenza degli occhiali che indossa o perché non intende idealmente vedere ciò che sta accadendo intorno. Tema sotteso dell’opera è un ragionamento sul clima e sull’ambiente, sul riscaldamento terrestre e sulle conseguenze che avrà sul mare, sul nostro modo sconsiderato di essere spettatori di fronte agli annunci di catastrofi e di cambiamenti che non vogliamo guardare. L’opera è contraddistinta da un uso asintomatico ed espressivo del colore acrilico steso a fasce, opaco e tracciante. Anche in questa installazione “marina” i tonalismi non corrispondono all’ambito naturalistico che ci aspetteremmo: niente azzurri, niente blu ultramarini ma rosso e arancio a bloccare l’incomunicabilità di ognuno, concentrato su se stesso. Lo spiazzamento visivo reso dal dato oggettivo e dalle dimensioni reali del busto si scontra anche con questo inaspettato senso coloristico, con la mancanza di stato d’animo. Predomina il senso dell’attesa, nell’impossibilità di sapere se l’evento stia per accadere; come nel Colombre di Dino Buzzati, ci è suggerito che talora l’essenza della vita è l’attesa stessa di qualcosa di misterioso la cui natura e significato non si saprà mai se non alla fine.


opera inserita in
upokeimenon (sott’acque)
a cura di gianluca d’incà levis
in collaborazione con michela lupieri
nuovo spazio espositivo di casso
21 settembre-27 ottobre 2013