DC || 31 agosto 2011


konzert für wohltemperierte grillen – 7 settembre h 21.00


7 settembre 2011 – h 21.00
giovanni de donà
Konzert für wohltemperierte grillen
installazione/performance
padiglione schiara, sass muss – belluno
powered by diachronic



Mercoledì 7 settembre 2011, alle ore 21.00, Dolomiti Contemporanee presenta la performance di Giovanni De Donà Konzert für wohltemperierte Grillen.
L’evento si svolgerà presso il Padiglione Schiara, uno degli edifici espositivi del complesso di Sass Muss, e si concluderà attorno alle ore 24.00.

Attraverso l’utilizzo di Diachronic, un software innovativo concepito dall’artista, si apre un dialogo con dei grilli selezionati e posti all’interno di uno spazio industriale deserto, mettendo in scena una visione di continuità tra Uomo e Natura, mediata dalla tecnologia.
I grilli sono macchine acustiche: la velocità di strofinamento delle loro zampe produce un suono variabile che risponde ad un’intenzione, la quale anche se non è affiorata alla coscienza individuale del grillo, quantomeno pare essere ben scritta nei geni della specie per asservire alla sua perpetrazione.
Il software permette di attuare particolari variazioni della velocità dei suoni in tempo reale, con effetti sensibili sulla loro intonazione. Tali manipolazioni vengono attuate con intento a tratti mimetico, a tratti estraniante, influenzando via via l’andamento del canto naturale dei grilli, nell’ambito di un’esplorazione empirica del loro linguaggio.
Un’interpretazione per mezzo della tecnologia, appunto, che non rimane oggetto di studi di laboratorio, ma torna a confrontarsi con la natura , uscendo dal labirinto dell’art pour l’art di un certo modo di intendere anche esteticamente la tecnica. Ci si distanzia dunque dalle pretese espressioni artistiche che si risolvono nella rappresentazione di principi di causa effetto, fisici o mediati dalla tecnologia, portando il focus sullo spazio comunicativo tra specie molto lontane.
Che cosa faranno i grilli posti di fronte al canto di un finto grillo che opera modulazioni per loro fisicamente impossibili da attuare? Dialogheranno con lui? O non lo riconosceranno come entità linguisticamente rilevante e parleranno tra loro? Rimarranno in silenzio? Cercheranno di imitarlo a loro volta?
Nell’intenzione dell’artista c’è l’esplorazione di questo spazio linguistico e dialogico, che si traduce in un concerto improvvisato per apparato tecnologico e insetti.