questo è il sito relativo all'edizione 2012. qui il nuovo website dc.

dc/blocco

 

Il sito principale dell’estate/autunno 2012, è stato attivato a Taibon Agordino (Belluno); venti chilometri più a nord di Sass Muss, ancora più nel cuore delle Dolomiti, il 4 agosto hanno inaugurato le prime 6 mostre del BLOCCO di Taibon; il 22 settembre, nel secondo ciclo espositivo, altre 7; il Blocco era un’ex fabbrica di occhiali, chiusa da 10 anni, che abbiamo riaperto; ancora con la Residenza, cuore di un’esperienza interattiva che ha portato oltre 70 artisti a incrociarsi in questa stazione aperta.

alcune mostre sono state affidate a curatori indipendenti; la novità nel format, rispetto al 2011, è che quest’anno, oltre ai curatori, sono state invitate alcune Gallerie private, che in collaborazione con DC hanno realizzato delle mostre (personali, bipersonali) nel blocco, portando artisti giovani, in linea con il concept generale o comunque interessati alla nostra modalità operativa, e con lavori sperimentali; niente quadretti alle pareti; ma alcuni grandi cantieri; autentica fabbrica, e fabbricazioni; le Gallerie hanno risposto positivamente, assecondando lo spirito del progetto; non si tratta di un’operazione commerciale, ma di un’apertura culturale, che è stata recepita; le Gallerie, accettando di entrare nel blocco, hanno dimostrato di possedere un’attitudine alla ricerca; non una fiera quindi, ma quale fiera, invece un’interazione, anche in questo caso, e la ricerca di formule nuove, aperte, trasversali alle codificazioni tradizionali, ai ruoli convenzionali.

Il BLOCCO di Taibon è stato chiuso a fine ottobre, insieme alla Residenza. 5.000 persone vi sono passate. l’attività svolta è documentata in questo sito. una volta che l’abbiamo lasciato, dopo averlo fatto rivedere, e riscoprire, anche dalla comunità locale, il sito è ripartito. tre attività commerciali e produttive si sono insediate stabilmente in tre degli spazi indistriali deserti, che dc aveva riaattrezzato a spazi espositivi. in questo modo, l’arte ha dato uno spunto reale al territorio, riattivando il sito. l’arte, motore funzionale di un progetto che si offre come modello di rivisitazione e rifunzionalizzazione di risorse territoriali depresse, ha mosso lo spazio. l’arte è tutto fuorchè inutile, alla scala del progetto generale. se il progetto è saldo e sensato, l’arte è un formidabile strumento d’azione. altre fabbriche verranno. e il progetto cresce, si sviluppa.

 

qui l’articolo comparso su AT CASA/Corriere della Sera su DC NEXT e Blocco di Taibon

qui i 15 articoli comparsi su artribune durante l’estate 2012, 12 dei quali dedicati all’esperienza di taibon e alle mostre del blocco

qui un articolo apparso su bellunopress all’indomani dell’inaugurazione del blocco di taibon, con il primo ciclo espositivo (4 agosto 2012)

qui un articolo apparso su bellunopress all’indomani dell’inaugurazione del secondo ciclo espositivo nel blocco di taibon (22 settembre 2012)