enej gala/abaco
Le sculture sono realizzate assemblando oggetti trovati e modificati e dipinti in Batteria Castello, la cava-officina del Colle di Monte Ricco.
Il lavoro si svolge come un calcolo irrisolto, attraverso la somma delle azioni e delle relazioni poste da chi ci ha preceduti (Romano Tabacchi).
Sottraendosi dalla forma regolare di un abaco, l’opera diventa protagonista di un equilibrio capriccioso. L’insieme si risolve in un’equazione di pieni e vuoti, che sfruttano ogni presenza per alimentare la propria definizione. Gli spettatori vengono inglobati da questa natura poliedrica, che si serve di loro per rimanere in moto. La situazione suggerisce che solamente una piccola parte di una struttura piu ampia sia stata resa visibile, alla base delle aggregazioni si trova un principio d’incontro. Un incontro avvenuto in ritardo, rispetto all’azione svoltasi qui, a ciò che è stato prima (vita, lavoro). Questa stessa opera composita, di materia e di tempo, viene ora scoperta, in un momento ulteriore, dalle persone che la guardano, e che forse la toccano. Non giace: è in curvatura. opera in:
brain-tooling
a cura di gianluca d’incà levis, riccardo caldura, petra cason
forte di monte ricco
30 giugno – 30 ottobre 2018
13 ottobre 2020
Martedì 13 ottobre 2020, dalle ore 17:00, Dolomiti Contemporanee partecipa alla Web-conference di FEEM Fondazione Eni Enrico Mattei Quale visione di sostenibilità per i territori montani? Voci dal territorio.L’Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Scienze
[continua a leggere]18 luglio 2020
Dolomiti Contemporanee è una delle Bandiere Verdi del Rapporto Carovana delle Alpi 2020 di Legambiente 2020, che premia “pratiche innovative ed esperienze di qualità ambientale e culturale nei territori montani“.19 le Bandiere assegnate nell’arco
[continua a leggere]15 aprile 2020
Mercoledì 15 aprile 2020 Dolomiti Contemporanee partecipa a un incontro in remoto incentrato sul tema della riattivazione dei territori montani e abbandonati. L’incontro fa parte dei Laboratori di innovazione per la rigenerazione di spazi dismessi.Ricerca e incontri
[continua a leggere]9 aprile 2020
La Casa Editrice Tabacco è partner di Dolomiti Contemporanee dal 2011.
La montagna è un ambiente eccezionale, e complesso.Per affrontarla, bisognerebbe conoscerla.A meno che non si pensi d’andarci solo alla “vien come viene”, senza saperne nulla, guidati dal
[continua a leggere]1 novembre 2019
Non si interrompe il filo (corda) che lega DC a Palermo: tutta questa croda calda nell’isola, che amiamo.
Dal 6 novembre all’8 dicembre 2019 si svolgerà a Palermo Übermauer, la seconda edizione di BAM-Biennale Arcipelago Mediterraneo, con un core program a
[continua a leggere]22 ottobre 2019
Venerdì 25 ottobre 2019, Dolomiti Contemporanee ospita il workshop Dopo Vaia: agricoltura in montagna e cambiamento climatico.Si tratta di un’iniziativa della Fondazione Dolomiti Unesco in sinergia con Ufficio Biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia.Uno
[continua a leggere]2 ottobre 2019
Tiziano Contemporaneo: avviamento del progetto al Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore (2017/2019)Tutti lo sanno: Tiziano Vecellio nasce a Pieve di Cadore (Bl), negli ultimi anni del quindicesimo secolo.A maggio 2017, dopo lungo restauro eseguito con il fondamentale sostegno
[continua a leggere]30 agosto 2019
Michelangelo Penso
Vibration tree8 speaker; 80 sezioni di tronco d’abete rosso; 24 voci: 12 testimonianze su Vaia di abitanti del Cadore; 12 interventi di esperti forestali su diversi aspetti legati a Vaia, foresta, clima; 100 metri di cavo; un sistema audio, voce di una
[continua a leggere]11 luglio 2019
DC2019 cantieredivaia—
To Be Here and There, mostra collettivaa cura di Gianluca D’Incà Levis e Evelyn LeveghiForte di Monte Ricco, Pieve di Cadore (Bl)giugno/settembre 2019
Workshop Stream – arte architettura rigenerazioneForte di Monte Ricco e
[continua a leggere]6 giugno 2019
Dolomiti Contemporanee prende parte a Musei delle Dolomiti.
Venerdí 7 giugno, il nuovo progetto della Fondazione Dolomiti Unesco viene presentato agli operatori museali al Museo Etnografico della Provincia di Belluno, nell’ambito di una tavola rotonda a cui prendono parte il
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