11 luglio 2017

Tra le numerose attività artistiche, culturali e d’innovazione coltivate dal 2014 dell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore attraverso la piattaforma di Progettoborca, molte hanno carattere laboratoriale e sperimentale. Nell’estate 2016, Dolomiti Contemporanee ha realizzata un programma di formazione che ha messo in connessione la didattica legata al digitale, alle pratiche della rigenerazione, all’arte contemporanea e all’ambiente dolomitico: il Dolomiti Digital Camp è stata un’esperienza significativa, sviluppata in collaborazione con H-Farm. In questo contesto, Giuseppe Vigolo, artista e docente, affiancato da Alberto Balletti e da
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5 luglio 2017

Anche per l’estate 2017, Dolomiti Contemporanee e Minoter garantiscono la possibilità di visitare la Colonia ed alcune altre strutture dell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore. I visitatori, accompagnati dal personale di Progettoborca, potranno percorrere gli spazi principali dell’immensa Colonia realizzata da Edoardo Gellner, comprendere il progetto di rigenerazione del sito, e scoprire le opere realizzate nella Colonia stessa dagli artisti in Residenza. A partire dal 13 luglio, il pubblico potrà accedere al sito ogni giovedì pomeriggio, nei mesi di luglio e agosto. La visita inizia alle ore 15.00 in punto, presso gli uffici
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25 giugno 2017

Parlano gli uomini, e s’incontrano, nella pratica della cura e dell’arte.Quando siamo arrivati al Forte di Monte Ricco, e abbiamo visto il restauro, abbiamo pensato subito: di certo un artista prenderà le scritte da questi muri, le farà proprie, le farà vivere ancora, portandole nel presente, lasciandole ciò che sono, e facendone altro. Ciò che è, è anche altro: se lo si prende. Ed abbiamo atteso.Il primo è venuto ora, ed è ancora Alessandro Sambini, che non è un fromboliere: è un artista, che pare qui un regista dell’arte, che raccoglie governa (i sedimenti immoti) e li trasforma, muove
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21 giugno 2017

Il progetto di Alessandro Sambini in Fuocoapaesaggio è Grand Tour. Sabato 24 giugno 2017, il processo estetico e sociale e culturale e pittorico e metapoietico innescato da Sambini muoverà ancora lo Spazio del Forte, che gli artisti in Residenza continuano a modificare, trattandolo come una stazione di esplorazione del Paesaggio dolomitico (viaggiano ogni giorno tra Pieve, Borca e Casso, tra le crode ed i siti, i boschi ed i laghi, entrandovi, entrando negli spazi). Abbiamo scritto: …“Alessandro Sambini fa un grande lavoro di rete, in Fuocoapesaggio, attrezzando una serie di relazioni, concettuali, estetiche, umane, sociali, morali, politiche. Questo Grand
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20 giugno 2017

Giovedì 22 giugno 2017, al Politecnico di Milano, si svolge una Giornata di studi dal titolo: VTAB Villaggio Turistico Agip Borca – Conoscere e valorizzare il villaggio Eni di Edoardo Gellner a Corte di Cadore.a cura di Stefania Varvaro e Rossana Garbaglio.Aula Gamma, Via Ampère 2, Politecnico di Milano. Dolomiti Contemporanee vi partecipa con un intervento di Gianluca D’Incà Levis, curatore di Progettoborca. La giornata di studi pone l’attenzione su una delle architetture più note di Edoardo Gellner. Il villaggio Eni a Borca di Cadore è sicuramente l’opera più importante che Gellner ebbe la fortuna di realizzare per ferma
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19 giugno 2017

Lunedì 19 giugno 2017,  Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, è salita al Vajont. Dapprima in visita alla Diga, insieme ai Sindaci, al Vicepresidente Bolzonello, ai responsabili dell’impianto di Enel.E dopo la Diga, la presidente è salita a Casso, dove l’abbiamo incontrata, raccontandole cosa siano Dolomiti Contemporanee e il Nuovo Spazio Di Casso, ed il Concorso Artistico Internazionale TWOCALLS for vajont, che con questo progetto di Andrea Nacciarriti cambierà la Diga stessa. E le abbiamo raccontato di paesaggi contemporanei, e dei nuovi progetti che stiamo attivando, in Friuli, nelle Dolomiti, ed attorno ad esse – in quel
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5 giugno 2017

    Sabato 10 giugno, Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee e di Progettoborca, parla sul tema La generazione del Paesaggio.L’incontro, aperto al pubblico, si svolge presso il Museo Casa Giorgione a Castelfranco Veneto (tv), ove, dal 28 maggio al 2 luglio 2017,  è allestita la mostra Intorno alla Tomba Brion. Carlo Scarpa e il paesaggio, a cura di Stefano  Volpato. Programma della giornata:Intervento e visita guidata di Gianluca D’Incà Levis | sabato 10 giugnoore 15.30 | Museo Casa Giorgione, Castelfranco Veneto ore 17.30 | Tomba Brion, San Vito di Altivole Una lettura “intorno alla Tomba” si definisce nel confronto
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D-Shape è un grande innovation-partner di dolomiti contemporanee.All’ingresso del Forte di Monte Ricco, dal 18 maggio scorso, si trova un rocciuto oggetto stampato, che nella grana e nel color del materiale ci torna al calcare dolomitico. Si tratta di un elemento sperimentale, realizzato dall’azienda in collaborazione con Segre Difesa, Direzione Armamenti Terrestri, nell’ambito del Piano Nazionale di Ricerca Militare.
Il primo mattone di un Bunker/Camouflage, che dovrebbe venire impiegato a protezione di postazioni e siti artistici/culturali rilevanti ed a rischio (Patrimonio) in Iraq.Il progetto, molto innovativo, è di interesse del Pentagono. La
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8 maggio 2017

il viaggio immobileuna conversazione sull’andare e sullo stareCon Marc Augé (antropologo), Gianluca d’Incà Levis (curatore) Venerdì 26 Maggio 2017 ore 21:00Vicenza, Cortile Palazzo Barbarano – Contrà Porti, 11Festival Biblico — Naturalmente, il viaggio nutre l’uomo, aprendolo ai contesti. L’uomo sempre è diviso tra l’andare e lo stare: spesso, andando, riempie lo zaino, acquisisce elementi. Elementi che in seguito, fermandosi e stando, metabolizza e fa propri. Eppure, il mezzo più potente per viaggiare rimane lo spirito, lo zaino più capiente è la mente.Talvolta, la necessità di una riflessione approfondita impone la rinuncia e
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23 aprile 2017

Nell’ambito della Settimana della Cultura Cadorina, Dolomiti Contemporanee apre i cancelli della Colonia dell’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore. Sabato 13 maggio sarà dunque possibile visitare la grande architettura di Edoardo Gellner, sulla quale dal 2014 è attiva la piattaforma di rigenerazione di Progettoborca, sviluppata con il sostegno di Minoter e della rete di partner DC. Appuntamento agli uffici di Dolomiti Contemporane, Via Mattei 5, Villaggio di Corte di Cadore, alle ore 14.00 in punto. Qui come arrivare. La visita avrà una durata di due ore circa, e consentirà di scoprire le installazioni ed i lavori realizzati nella
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Il Patrimonio storico d’architettura salvato da Fondazione Cariverona nel bellunese: un’idea per metterlo in rete


Il Museo Diocesano di Feltre è stato inaugurato la scorsa primavera (2018), dopo un importante ampliamento e un lungo, straordinario restauro.

Fondazione Cariverona ha contribuito in modo fondamentale a questo recupero: qui come a Belluno (Museo Civico Palazzo Fulcis, Palazzo Bembo) e a Pieve di Cadore (Forte di Monte Ricco).

Risplende il Patrimonio salvato: come valorizzarlo compiutamente?
Il Museo funziona: è nuovo, la gente ci va.
E quanto funziona? Come si anima una struttura dotata di una ragguardevole Collezione? La Collezione è sufficiente? Come si manifesta, come parla, la Collezione, e a chi?
Nel pomeriggio di mercoledì scorso, eravamo in due, al Diocesano.
Pensa, ragiona.

 
Qui nella foto, una stele litica, probabilmente d’epoca altomedievale, forse parte d’un pluteo o balaustra. Rinvenuta nel XIX secolo, ignota la provenienza, ora esposta in quelle che furon le cantine del Palazzo dei Vescovi.
Il bestiario sorprende: inquietanti i tratti delle fisiologie animali, arti e artigli e becchi e fauci e code e corni e profili e capigliature come in danza fiammeggianti, in diabolica, rapace, atopica sospensione.
Danza dannata di satiri e draghi e cervi e bestie spaventose, abaco delle terribilità, stile del monito?
La zoologia sacra, tradizionalmente, non esclude l’inquieto, il sensuale e l’oscuro: figure divampanti, adunchi i profili, grottesche, strane, bizzarre, aliene, grifagne e striscianti e urlanti e latranti e bercianti.

Nel pomeriggio di mercoledì scorso, eravamo in due, al Diocesano.
Pensa, ragiona.

Pensiamo al Contemporaneo, come vettore, spazio dell’interazione culturale, pratica critica e rimescolatrice, dei temi e delle epoche, nella Cura vivificante, nello sguardo dell’artista vivo che perfora le teche, ravvivandone i contenuti, sui quali sempre è necessario lavorare.
Il Contemporaneo è un metodo plastico della collaborazione culturale: collaborazione tra le cose e le essenze; tra lo Spazio (concettuale, culturale) e gli spazi (fisici); tra gli spazi e l’Eredità; tra l’identità di spazi e Musei, i modelli della gestione, della ricerca e della pratica, e  la pianificazione dell’uso e della valorizzazione ottimale della risorsa che essi costituiscono per la cultura e per il territorio.
Le reti attive e le reazioni effettive  (non basta dichiararle), che si attivano tra i Musei e gli enti, scongiurano il pericolo della dispersione e frammentazione. I contenuti, le collezioni, le politiche unitive si attuano nell’uso e nelle pratiche, attraverso progetti aperti e condivisi.

Pensiamo ad esempio a Tiziano Contemporaneo: un progetto che abbiamo lanciato nel 2017/2018 a Pieve di Cadore, al Forte di Monte Ricco, che porteremo avanti in molte altre sedi e Paesi, e che avrebbe molto senso diffondere anche nella Provincia di Belluno – al Fulcis e al Diocesano in primis – in un elementare accordo (pare a noi) tra la disponibilità della risorsa (Tiziano Vecellio) e la sua coltivazione, culturale e strategica.

Qui un altro esempio concreto di interazione efficace tra i contenuti di collezione e il contemporaneo, con l’artista Elena Mazzi al Museo paleontologico rinaldo zardini di cortina d’ampezzo (2013).



Museo Diocesano di Feltre: www.museodiocesanobellunofeltre.it

Fondazione Cariverona e il Contemporaneo a Monte Ricco: www.fondazionecariverona.org/news/nuova-mostra-di-arte-contemporanea-al-forte-di-monte-ricco/

Tiziano Contemporaneo: www.dolomiticontemporanee.net/DCi2013/?p=20819