Panem et Circenses/Are you aware of your symbiotic connection?

Panem et Circenses

Are you aware of your symbiotic connection?

Cromatografia circolare di Pfeiffer incorniciata 50×50 cm.
Stampa digitale su carta incorniciata 70×50 cm.
bottiglie di vetro (n.10 da 75 ml) con doppia etichetta (esse richiamano gli elementi a parete – disposte a terra in cerchio intorno ai segni del fuoco) ed 1 barattolo da 5 lt contenente liquido in fermentazione di parti aeree di alberi (preparato durante l’opening).
Assemblea pubblica nei boschi.

L’albero è un ecosistema complesso, una struttura relazionale simbiotica che crea le condizioni per lo sviluppo di qualsiasi essere vivente su questa terra.
L’albero è un mondo che genera il mondo.
Lo sguardo dei due artisti si sdoppia e si rivolge da un lato fuori di loro stessi, alle radici e al loro rapporto generativo con il suolo indagato attraverso lo strumento della cromatografia di Pfeiffer capace di mostrare una fotografia della fertilità del terreno, risultato del lavoro simbiotico tra albero e mondo microbico collegato; dall’altro lato, attraverso la preparazione e la condivisione in assemblea di una bevanda fermentata dalle parti aeree delle piante.
Le foglie trasformano l’energia solare e la rendono disponibili anche per noi, se le mangiamo o le beviamo.
Questo secondo sguardo, legato all’atto di incorporazione, è interiore, si rivolge a noi, ad ognuno di noi e ci chiede se siamo consapevoli della nostra appartenenza all’ecosistema albero e della possibilità di instaurarvi una connessione simbiotica.

Il titolo è una citazione dell’incipit del discorso di Erena Rangimarie Rere Omaki Rose, donna di medicina Maori, in occasione del Mother Earth Day alle Nazione Unite a New York, il 22 Aprile 2019 il cui tema era: “Mother Earth Approach in the Implementation of Education & Climate Change”. “Siamo consapevoli della nostra relazione simbiotica [con tutto]?”.

Senza questa consapevolezza non ha senso alcuna azione, anche la più lodevole.
Le popolazioni del Cadore hanno posto al centro del loro stemma, protetto da due torri e legato ad una catena, un albero.
Questa immagine ci è sembrata potente e rivelatrice dell’antico e forte legame di questa terra e dei suoi abitanti con questo organismo.
Allarghiamo questo spazio, lo trasformiamo, gli ridiamo una dimensione politica e ne includiamo forse una più moderna “ecologica” includendo il concetto di biodiversità.
Non serve più una catena per proteggere l’albero, se ci sono le persone, basta uno spago. Quello stesso spago che dai racconti di Roberto, forestale del Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore (già partner di Dolomiti Contemporanee), una volta i taglialegna portavano con sé quando andavano nei boschi per allontanare e proteggere i nuovi nati dalla caduta degli alberi selezionati per il taglio.

Tempesta Vaia ha schiantato e atterrato gli alberi ma non ha distrutto il bosco.
Una tempesta di queste proporzioni che per noi ha un impatto devastante viene considerata in ambito scientifico un disturbo ecologico.
Ma esiste anche una lettura del fenomeno che va oltre alla drammaticità e vede nel vuoto lasciato dagli schianti un’opportunità.
La caduta di questi alberi permette l’apertura di inediti spazi, fisici nel bosco e mentali nell’uomo: radure, rigenerazione del bosco, nuove specie, coi tempi dell’ecosistema, non dell’egosistema ma noi, uomini, abbiamo un’occasione per ripensare la nostra relazione con questo organismo e per dare spazio ad un nuovo immaginario politico.

L’installazione Are You Aware Of Your Symbiotic Connection? comprende una cromatografia circolare di Pfeiffer dei suoli del bosco raccolti sotto 5 specie di alberi, una stampa raffigurante un reinterpretazione grafica dello stemma del Cadore, dieci bottiglie di vetro etichettate e posate a terra.
Le bottiglie sono disposte in cerchio intorno ad una traccia lasciata dalla consuetudine di un fuoco approssimativamente nel centro della stanza.
Il barattolo con il liquido e le foglie in fermentazione è stato posizionato nel mezzo della traccia, dove è rimasto per il tempo che ha separato l’inaugurazione della mostra dall’azione collettiva dell’assemblea (7 agosto 2019).


A completamento dell’opera è venuta dunque quest’azione collettiva, nella forma di un’assemblea pubblica nel bosco, convocata in sede di inaugurazione e comunicata attraverso cartoline distribuite nei luoghi pubblici della zona del bacino della collettiva.
Si è partiti dal Forte di Monte Ricco e con una breve passeggiata (15 minuti) si è raggiunta una piccola radura nel bosco dove è stata rivolta alle persone la domanda, innesco per un’auspicabile discussione: “sei consapevole della tua connessione simbiotica?”.
Abbiamo invitato alcune persone che potessero dare un contributo alla riflessione su questo tema.
L’azione non aveva un tempo stabilito, ed è durata fintantochè le persone son state attive. Durante il suo svolgimento abbiamo offerto un bicchiere di fermentato di alberi, il nostro contributo in relazione alla domanda, una risposta e un dispositivo relazionale.

 

opera in:
to be here and there (cantieredivaia)
a cura di gianluca d’incà levis e evelyn leveghi
forte di monte ricco

12 luglio – 22 settembre 2019

news

18 aprile 2024

Stasera, giovedì 18 aprile 2024, torniamo all’M9 di Mestre, grazie a Simone Sfriso e alla Fondazione Architetti APPC di Venezia per l’invito nella rassegna Paralleli: Architettura è…Alle ore 18.00, Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee,
[continua a leggere]

16 novembre 2023

Foresta Aliena/Alien Forest – La mostra con Portsmouth al Nuovo Spazio di Casso al Vajont, agosto/dicembre 2023 – Foto Chiara Beretta. — Anche quest’anno prosegue la collaborazione tra Dolomiti Contemporanee e la Scuola di Architettura di Portsmouth –
[continua a leggere]

12 luglio 2023

Assemblea Supercondominio 4, 2022, Foto Andrea Guermani – Sabato 15 e domenica 16 luglio 2023, Dolomiti Contemporanee partecipa Oltre la soglia assoluta, quinta edizione di Supercondominio, 
L’assemblea degli spazi e dei progetti italiani d’arte contemporanea che
[continua a leggere]

22 giugno 2023

  Dolomiti Contemporanee è nel volume THE LAST GRAND TOUR – Contemporary phenomena and strategies of living in Italy, curato da MICHAEL OBRIST (feld72) & ANTONIETTA PUTZU, e pubblicato a giugno 2023 da Park Books.[...] Per gran parte del XVI secolo fino
[continua a leggere]

6 febbraio 2023

Venerdì 10 e domenica 12 febbraio 2023: una delle ultime occasioni per visitare la mostra  Who Killed Bambi? a Casso. Poi la smontiamo, e ne facciamo un’altra?Orari di apertura:venerdì 10, dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00domenica 12, dalle ore 10:00
[continua a leggere]

28 gennaio 2023

  Giovedì 2 febbraio 2023 DC partecipa all’incontro intitolato: Gli impianti sportivi della VII Olimpiade invernale 1956. Ore 18:00, Ciasa de Ra Regoles – Cortina d’Ampezzo. L’incontro, organizzato da Italia Nostra, vede la partecipazione di
[continua a leggere]

18 settembre 2022

Dolomiti Contemporanee aderisce alla 18esima giornata amaci del contemporaneoSABATO 8 OTTOBRE 2022 Nuovo Spazio di Casso al VajontWho Ate Bambi?che è dentro a Who Killed Bambi? In occasione della giornata AMACI del Contemporaneo Dolomiti Contemporanee propone questo menù:la
[continua a leggere]

21 maggio 2022

Nella sola ultima settimana di maggio 2022, Dolomiti Contemporanee partecipa a quattro tra Convegni, Corsi di alta formazione, incontri con gruppi di ricerca. Sono tutte occasioni, queste, in cui raccontiamo le progettualità, l’approccio ed i principali cantieri di DC,
[continua a leggere]

16 maggio 2022

  Dolomiti Contemporanee prende parte al programma del Nouveau Grand Tour, progetto culturale figlio del Trattato del Quirinale, firmato dai Presidenti Macron e Draghi a novembre 2021.Il patto punta a rafforzare le relazioni tra Italia e Francia in diversi settori, in un
[continua a leggere]

9 maggio 2022

Stefano Cagol partecipa al Secondo Forum di Cultura dei Cambiamenti Climatici, cocurato da DC, Belluno, 8 giugno 2022. Stefano Cagol è un artista contemporaneo originario del Trentino Südtirol e attivo soprattutto all’estero tra Norvegia, Belgio e mondo tedesco, le cui
[continua a leggere]
dc 2017 video
dc 2016 video