luca chiesura/the man with the golden arm


Luca Chiusura
The man with the golden arm
dimensioni variabili, 2012

Il titolo dell’opera riprende il titolo di un film anni cinquanta di Otto Preminger. L’immagine riprende la sequenza dei titoli di testa ideata da Saul Bass. Il soggetto esprime il risultato di un connubio significativo nel vicinissimo dopoguerra, tra le idee di persone di origine ebraica toccate dall’olocausto che si pongono sul bivio esistenziale degli eventi: sono o no loro stessi parte di un’azione di reazione agli eventi nell’ineffabile umano? In realtà la connotazione che le immagini assumono non sembra empatica, trattandosi di  strisce, e di un braccio stilizzato bianchi. Ma è proprio nella sintesi e nel movimento che troviamo la creatività positiva che quasi sta altrove. Tutto si completa con la colonna sonora di Bernstein, prima con un brano di jazz. Ma il soggetto del film, una storia di Algren, della periferia americana che qualcuno vorrebbe lasciare sotto il tappeto, ricalca la rincorsa perenne tra vizio e virtù, tra morte di chi si perde e vita di chi rimane, tra verità e giustizia…Può tutto ciò non essere contemporaneo? In realtà con l’opera intendo ripercorrere anche un stralcio autobiografico di vita, e la combinazione ritorna anche su aspetti umani insondabili se non attraverso la catarsi artistica. Tutto questo però non sarebbe pienamente il risultato di una viva miscela esistenziale se non portasse la spinta al capovolgimento razionale, tramite un’impostazione non tradizionale di un meccanismo, di un teorema matematico, anche se rigorosamente provato. Tre quadrati di 70 cm per lato, con spessore intorno a 3-4 cm in bianco e nero. All’interno il braccio di Saul Bass in un triangolo dello stesso colore. In un quadrato i colori sono invertiti. I teoremi matematici sono scritti negli spazi rettangolari sopra e sotto i triangoli. Lo stralcio autobiografico è il coinvolgimento in un vizio che mi ha portato a vivere alcuni meccanismi mentali dal di dentro: dal di fuori è solo giudizio; questo è il tema principale del lavoro. Il vero artista è in bilico e la sua necessità esistenziale precede qualsiasi contestualizzazione. I colori bianco e nero rimandano al bilico tra la luce e il buio, tra la speranza e non, tra la vita e la morte, tra il male e il bene, tra ying e yang. Il triangolo verso il basso: bilico tra pericolo e non, dentro e fuori. Il tiangolo verso l’alto: bilico tra equilibrio e non. Braccio verso il basso: tra fare e non fare, il tratto del disegno e il niente. Braccio verso l’alto: tra salire e scendere, salvarsi o restare. La formula matematica, ottenuta con metodo grafico e non algebrico, rimanda al bivio tra la strada sterile e la via virtuosa della scoperta, legata alla fiducia nell’azione salvifica della creatività-arte e nella sua capacità di raggiungere e stravolgere i confini della rigida logica. Il lavoro, che rimanda all’idea di una slot-machine, sottolinea l’idea del bilico tra la vincita e la perdita, tra il vizio e l’uscita da questo, momento specifico tra una una delle molte combinazioni delle figure.

opera inserita in
bilico
a cura di gianluca d’incà levis
nuovo spazio espositivo di casso
15 settembre – 04 novembre 2012

news

22 aprile 2024

  Cronache d’attualità.Sarà pur chiaro come quella di paesaggio non sia una definizione inchiodata, perchè il paesaggio non è un’ente che cerchi una rappresentazione univoca, ma una permanente trasformazione d’ambito?
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18 aprile 2024

Stasera, giovedì 18 aprile 2024, torniamo all’M9 di Mestre, grazie a Simone Sfriso e alla Fondazione Architetti APPC di Venezia per l’invito nella rassegna Paralleli: Architettura è…Alle ore 18.00, Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee,
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16 novembre 2023

Foresta Aliena/Alien Forest – La mostra con Portsmouth al Nuovo Spazio di Casso al Vajont, agosto/dicembre 2023 – Foto Chiara Beretta. — Anche quest’anno prosegue la collaborazione tra Dolomiti Contemporanee e la Scuola di Architettura di Portsmouth –
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12 luglio 2023

Assemblea Supercondominio 4, 2022, Foto Andrea Guermani – Sabato 15 e domenica 16 luglio 2023, Dolomiti Contemporanee partecipa Oltre la soglia assoluta, quinta edizione di Supercondominio, 
L’assemblea degli spazi e dei progetti italiani d’arte contemporanea che
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22 giugno 2023

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6 febbraio 2023

Venerdì 10 e domenica 12 febbraio 2023: una delle ultime occasioni per visitare la mostra  Who Killed Bambi? a Casso. Poi la smontiamo, e ne facciamo un’altra?Orari di apertura:venerdì 10, dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00domenica 12, dalle ore 10:00
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28 gennaio 2023

  Giovedì 2 febbraio 2023 DC partecipa all’incontro intitolato: Gli impianti sportivi della VII Olimpiade invernale 1956. Ore 18:00, Ciasa de Ra Regoles – Cortina d’Ampezzo. L’incontro, organizzato da Italia Nostra, vede la partecipazione di
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18 settembre 2022

Dolomiti Contemporanee aderisce alla 18esima giornata amaci del contemporaneoSABATO 8 OTTOBRE 2022 Nuovo Spazio di Casso al VajontWho Ate Bambi?che è dentro a Who Killed Bambi? In occasione della giornata AMACI del Contemporaneo Dolomiti Contemporanee propone questo menù:la
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21 maggio 2022

Nella sola ultima settimana di maggio 2022, Dolomiti Contemporanee partecipa a quattro tra Convegni, Corsi di alta formazione, incontri con gruppi di ricerca. Sono tutte occasioni, queste, in cui raccontiamo le progettualità, l’approccio ed i principali cantieri di DC,
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16 maggio 2022

  Dolomiti Contemporanee prende parte al programma del Nouveau Grand Tour, progetto culturale figlio del Trattato del Quirinale, firmato dai Presidenti Macron e Draghi a novembre 2021.Il patto punta a rafforzare le relazioni tra Italia e Francia in diversi settori, in un
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