francesco zanatta/ora sesta
Francesco Zanatta, 2021, Ora Sesta 27 Febbraio 4069, olio su tela, 250x200cm
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L’immagine dipinta è ambientata in un futuro non troppo lontano, un mondo tutto tropicale. Le figure sono ritratte all’ora della siesta pomeridiana (riferimento al titolo) ma non sono rilassate né a loro agio.
Questi soggetti neoadamitici, tranquillamente (?) assisi immersi glutinati dalla giungla papuasica, mentre talune altre creature scure o luminanti aleggiano in palmizio. La storia (la pura spigolatura di un pretesto narrativo) di codesto esploratore tedesco, che a fin ’800 giunse nel Kaiser-Wilhelmsland e si comprò st’isoletta, vi ci trasferì ed elaborò un culto gnurante suicida del cocco-sole: mescolato ai samples della realtà dolomitica. Si mixano gli ambienti ed i fenomeni equatoriali con quelli locali della montagna nostra tropicata, ovvero selvaggiamente offesa/esotizzata dai turisti in crocs e camicia floreata che si credon qui hailoro hainoi di stare alle hawaii e quindi s’incrodano malamente sui sentieruzzi semipiani. Tropicale è anche il meteomontano: quanti Uragani tra Pelmo e Antelao, e poi Tempesta Vaia, ma anche solamente il bosco divenuto giungla, perchè da lustri non lo curiamo più, ed esso si espande grovigliando. Se poi guardi bene nel magma rimestato del pittire fluviante, trovi uno scoiattolo, un abete rosso, altre cose dell’Alpe. E in alto non riesce un ghiacciaio Carstensz o Northwall, ma invece il Monte Toc: che siamo qua.
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L’opera è parte della mostra VACCANZA – The Mountain Tropical Experience, luglio/ottobre 2021, Nuovo Spazio di Casso al Vajont
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