16 novembre 2023

Foresta Aliena/Alien Forest – La mostra con Portsmouth al Nuovo Spazio di Casso al Vajont, agosto/dicembre 2023 – Foto Chiara Beretta. — Anche quest’anno prosegue la collaborazione tra Dolomiti Contemporanee e la Scuola di Architettura di Portsmouth – Portsmouth University (UK).Ricordiamo che la collaborazione tra DC e Portsmouth è stata avviata già nel 2020, e che le prime Tesi di Master in area dolomitica sono state sviluppate dagli studenti della School of Architecture di Portsmouth nel 2020/21, docenti Antonino di Raimo e Alessandro Melis (Studios di Portsmouth: Thesis Preparation, Thesis Design, Integration of Transdisciplinary
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12 luglio 2023

Assemblea Supercondominio 4, 2022, Foto Andrea Guermani – Sabato 15 e domenica 16 luglio 2023, Dolomiti Contemporanee partecipa Oltre la soglia assoluta, quinta edizione di Supercondominio, 
L’assemblea degli spazi e dei progetti italiani d’arte contemporanea che si svolge presso il Castello di Rivoli. – Programma: Sabato 15 luglio, ore 15.00 – 19.00
Interventi delle realtà invitate presso il Teatro del Castello di Rivoli, sessione aperta al pubblico.I partecipanti sognano Domenica 16 luglio, ore 10.30 – 12.00 / 13.00 – 16.00
Momento di incontro e assemblea presso il CRRI del Castello di Rivoli, sessione a porte chiuse
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22 giugno 2023

  Dolomiti Contemporanee è nel volume THE LAST GRAND TOUR – Contemporary phenomena and strategies of living in Italy, curato da MICHAEL OBRIST (feld72) & ANTONIETTA PUTZU, e pubblicato a giugno 2023 da Park Books.[...] Per gran parte del XVI secolo fino all’inizio del XIX, il Grand Tour in Italia è stato una parte importante della formazione degli aristocratici europei. Seguendo questa tradizione, questo libro analizza da vicino l’Italia di oggi, concentrandosi sul tema dell’abitazione come indicatore delle interrelazioni politiche e socioeconomiche [...] Il contributo di DC è un saggio dal titolo: Il riuso del Patrimonio storico
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6 febbraio 2023

Venerdì 10 e domenica 12 febbraio 2023: una delle ultime occasioni per visitare la mostra  Who Killed Bambi? a Casso. Poi la smontiamo, e ne facciamo un’altra?Orari di apertura:venerdì 10, dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00domenica 12, dalle ore 10:00 alle ore
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28 gennaio 2023

  Giovedì 2 febbraio 2023 DC partecipa all’incontro intitolato: Gli impianti sportivi della VII Olimpiade invernale 1956. Ore 18:00, Ciasa de Ra Regoles – Cortina d’Ampezzo. L’incontro, organizzato da Italia Nostra, vede la partecipazione di Andra Grigoletto (Heritage Analyst), Franco Mancuso (urbanista, Aipai, Iuav, forza Gellner), Mattia Menardi (architetto) e Gianluca D’Incà Levis. Per parte nostra, ne parliamo da dieci anni circa, quindi da ben prima che fossero assegnate i Mondiali del ’21 e quindi le Olimpiadi. Le nostre riflessioni e proposte (vedi link sotto) sul destino del Patrimonio e sull’opportunità
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18 settembre 2022

Dolomiti Contemporanee aderisce alla 18esima giornata amaci del contemporaneoSABATO 8 OTTOBRE 2022 Nuovo Spazio di Casso al VajontWho Ate Bambi?che è dentro a Who Killed Bambi? In occasione della giornata AMACI del Contemporaneo Dolomiti Contemporanee propone questo menù:la mostra collettiva Who Killed Bambi? presso il Nuovo Spazio di Casso al Vajont rimane aperta e visitabile in questi orari: 10.00-13.00/15.00-23.00.Verranno inoltre proiettati, sulle superfici che riterremo, come lo riterremo, vedrai che bella varietà, i tre Reanimator (qua il primo) perchè Herbert West si occupa, evidentemente, della rigenerazione di corpi immoti: come noi. Terzo: Prometeus Open
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21 maggio 2022

Nella sola ultima settimana di maggio 2022, Dolomiti Contemporanee partecipa a quattro tra Convegni, Corsi di alta formazione, incontri con gruppi di ricerca. Sono tutte occasioni, queste, in cui raccontiamo le progettualità, l’approccio ed i principali cantieri di DC, all’interno di contesti politici, accademici, della ricerca e culturali. Martedì 24 maggio, saremo al XXV Tavolo Tecnico di Confronto per il Settore Primario della Regione del Veneto. Parecipiamo al Tavolo dal 2021.Giovedì 26, saremo in un gruppo di discussione figlio del progetto Quale sostenibilità per le aree montane?, del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università degli Studi di
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16 maggio 2022

  Dolomiti Contemporanee prende parte al programma del Nouveau Grand Tour, progetto culturale figlio del Trattato del Quirinale, firmato dai Presidenti Macron e Draghi a novembre 2021.Il patto punta a rafforzare le relazioni tra Italia e Francia in diversi settori, in un quadro di cooperazione bilaterale rafforzata che include la cultura, l’arte, l’ecologia. Il grand tour degli artisti:Il legame culturale già forte tra Francia e Italia dovrà essere approfondito, scrive il Trattato, allo scopo di favorire la circolazione delle creazioni e delle produzioni e per accompagnare l’evoluzione digitale del settore. I governi s’impegnano a facilitare le
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9 maggio 2022

Stefano Cagol partecipa al Secondo Forum di Cultura dei Cambiamenti Climatici, cocurato da DC, Belluno, 8 giugno 2022. Stefano Cagol è un artista contemporaneo originario del Trentino Südtirol e attivo soprattutto all’estero tra Norvegia, Belgio e mondo tedesco, le cui opere, prevalentemente multi-formi e multi-sito, si muovono negli ambiti dell’Arte Concettuale, Arte Ambientale, Eco Art e Land Art, riflettendo da oltre vent’anni in maniera spesso anticipatrice sull’interferenza dell’uomo sul pianeta, da molteplici punti di vista, dai virus ai confini, alla sparizione dei ghiacci. Al Forum, Cagol racconterà alcune delle sue opere più iconiche, come
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7 maggio 2022

trampolino Italia cortina d’ampezzo – un gruppo di lavoro e un’idea di rete per rigenerare la struttura, ripensandone l’uso. Il Trampolino Italia è il grande simbolo di Cortina d’Ampezzo, dalle Olimpiadi del 1956.Oltre sessant’anni dopo, è opportuno (necessario) riflettere sulla potenzialità di riuso di questo manufatto, tanto iconico e peculiare, collocato in una posizione logistica tanto strategica rispetto all’eccesso a Cortina.Il Trampolino, ripetiamo già da alcuni anni, è (dovrebbe essere) il tedoforo naturale di Cortina 2021 e di Milano-Cortina 2026.Esso potrebbe (dovrebbe) già funzionare da tempo come faro e
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opening secondo ciclo tabon

[Gallery not found]   quarto opening ieri per DC next, dal 4 agosto scorso; dopo taibon 1 e cortina  plus e casso 0, secondo fuoco a taibon. A una settimana dall’apertura del Nuovo Spazio espositivo di Casso, che lo scorso week-end ha portato 800 persone sullo Spalto al Bilico, DC ha inaugurato ieri il secondo ciclo espositivo nella fabbrica riattivata di Taibon Agordino, con sette nuove mostre e una performance. Molti dei 35 artisti che hanno costruito le proprie opere nel periodo in Residenza, erano lì ieri pomeriggio, insieme a curatori e galleristi e gente e taiboneers. L’esperienza di Taibon, con questo grande laboratorio e cantiere creativo instaurato, una macchina di ricezione/comunicazione ancorata al Campo Base di un territorio verticale, da due mesi nient’affatto stazione di contemplazione, una aperta palestra  invece, sperimentale d’esplorazioni e interazioni estetiche psicologiche etologiche sociali umane: quest’esperienza non porta a isolare 7 mostre nelle APL. piuttosto è uscito un disegno, i progetti si sono combinati (progetti organici) attraverso le interazioni tra gli artisti, le interazioni con l’ambiente/natura/paesaggio/contesto, le interazioni tra il dispositivo Next e la comunità. Il lavoro di ricognizione ha prodotto idea e riflessione e immagini e manufatti, plasmati o assemblati grazie all’attivazione della rete delle relazioni attive produttive. Un cantiere totale, nel quale i materiali si sono trasformati, formalizzando pensieri e impressioni. Valentina Bonomo, della GalleriaValentina Bonomo Roma, insieme a Giuseppe Caccavale, che ha condotto il workshop insieme alle ragazze dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, Anna Alice Arianna, e a Massimo e Nicolò. L’esito del workshop, incentrato sulla riformulazione di immagini-parola della montagna, paesaggio-parola, traverso l’amore di Mandel’stam, è ora visibile e consultabile, nell’APl 5, una delle sette mostra. Il soppalco dell’APL 4 ha accolto la bipersonale a cura di Galleria Jarach Venezia, il lavoro di Daniele Pezzi, il video di Mondeval (Alpeggio) installato nell’allestimento aereo, cantiere edile genera spazio alto, non un lavoretto da galleria, e un trave-bar come non se ne erano visti, la prospettiva stretta delle due HE dai bulloni ottagonali come gemelli, luogo dove bere e parlare e bere, senza teste, solo coppie di gambe, da fuori, e dentro il corridoio-binario, in immersione, blu come il nautilus, e sotto le sculture di Andrea Dojmi, a prendere e rimandar codici, climbing up the walls. La bianca ghiaia alluvionale dell’Agner campeggia accanto, 100 metri cubi di letto, dentro e fuori, mare di pietra, e sopra la rossa palla di corda, Hubert Kostner ha rifatto lo Spigolo Nord dell’Agner, con la Galleria Goethe Bolzano, DC e Salewa, l’impatto formidabile del deposito morenico, la lingua fuori dalla fabbrica aperta, l’APL 3 invasa ed aperta, un ‘installazione potente e istantanea. Abitanti, abitati, la collettivva curata da Stefano Coletto, collaborazione DC/Fondazione Bevilacqua La Masa, in particolare con i tre lavori costruiti appositamente a Taibon, da Riccardi Banfi Teresa Cos Luigi Leaci, che han studiato e conosciuto luoghi e persone, e fuori i ritratti poi, la Taibonera, le immagini, il sale con l’acqua e il rame, una prece pel pavimento aggredito. La mostra di Riccardo Caldura, con Forte Marghera/Parco del Contemporaneo al secondo passaggio montano, e un allestimento in linea cromatica grigia, senza giochi, ben netto, preciso, e lo sciabordio di Alex Bellan, camera acquaticacustica. Nell’APL 9, a terra, gli M1 abbandonati dagli alpini, alla fine della performance di Filippo Berta, Istruzioni d’uso, a cura di Daniele Capra, 200 astanti prigionieri della scena, bene, le performance devono durare, scolpire, mica occupare due minuti tra i due cicli buffet, razza di. Quindi le cose di “e l’uomo non è una felce” con la pietra di Giorgia e il gorilla di Gino, che non è affatto un gorilla, ma l’ombra di un processo sedimentario intenso, di cui diremo, e tutti gli altri ragionamenti a piede di porco sulle cortecce, a dire che creare non è un puro fatto di natura, ma un’intenzione critica, e l’uomo, anche, un metallo. Nella serata del 22 c’è stato anche il set di Superegos vs. Lorenzo Commisso, APL 2, accanto al superber con-temporaneo di Gino novello concettuale, nel crepuscolo, tra le luci i suoni, la fabbrica accesa a brillanza nel fuoco nero della notte, e vicino, le vacche, a scampanare, erba e buio, autentico buio di campagna, fratelli. E oggi la gente è venuta, un flusso continuo. E un altro flusso oggi era a Casso, anche lì la fabbrica si tendeva e pulsava. E il flusso è uno solo. E non lo fermiamo. Mica felci, cannoni.