marta allegri/prove di aderenza – senza aderenza – prima che arrivi il sole



marta allegri

Prove di Aderenza, assi di legno, chiodi, filo di ferro per armature, misure variabili, 2018
Prove di aderenza, tavolo da disegno geometrico, chiodi, filo di ferro per armature, 95 x
60 x 140 cm, 2018
Senza Aderenza, polvere di mattone, misure variabili, 2018
Prima che arrivi il sole, legno, chiodi, filo di ferro per armature, 22 x 40 x 10 cm, 2018

Quattro distinte opere sono a comporre un unico lungo racconto di tensione alla salita, e di paura
di cadere. Marta Allegri si confronta tanto con il luogo, il Forte che le appare al contempo un luogo
di protezione, e uno spazio sospeso nel tempo (dell’attesa), quanto con gli elementi che da esso
provengono, tracce tangibili, aggrappi in una memoria contaminata dall’oblio.
Nella trama che intesse, creando un telaio in ciò che fu un tavolo da disegno di accademiche
memorie, l’incrocio tra trama e ordito lo provoca lei stessa, piantando con forza un chiodo sulla
superficie lignea sconnessa dall’usura. E su, sale piano, il filo di ferro, piegando l’anima metallica
alla volontà dell’autrice, a creare un pattern geometrico che ricorda ad Allegri i disegni d’armatura a
rinforzo di vetrate lontane (o di arazzi tolti dai muri, stesi ad accogliere passi).
Intavola un discorso silenzioso, sfidando una gravità onnipresente, tra gli appigli metallici intesi
come punti saldi, luoghi in cui un’energia salvifica è in grado di concentrarsi, evitandoci di
precipitare rovinosamente verso il basso. La salita è lenta, ponderata, attenta, nella costante
ricerca di aderenza: alla parete, ad un discorso, ad una vita. Prima che il ghiaccio si sciolga, prima
che il terreno frani sotto i nostri piedi, prima che manchi l’aria.
Salire, per trovare un luogo più stabile, null’altro.

opera in:
brain-tooling
a cura di gianluca d’incà levis, riccardo caldura, petra cason
forte di monte ricco
30 giugno – 30 ottobre 2018