10 settembre 2016

Sabato 8 ottobre, Dolomiti Contemporanee ospita presso il Nuovo Spazio di Casso il workshop Costruire nel patrimonio mondiale tra innovazione e tutela dei valori universali. L’evento si inserisce nel programma dei Dolomiti Days, sviluppato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con le Province di Pordenone ed Udine e con la Fondazione Dolomiti UNESCO.Ricordiamo che Dolomiti Contemporanee partecipa ai Dolomiti Days sin dal 2012, con le attività di Casso/Vajont e con il formato di Paesaggi contemporanei a Forni di Sopra. Il workshop dell’8 ottobre si realizza in collaborazione con gli Ordini degli Architetti e PPC di Belluno, Bolzano,
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1 settembre 2016

Progettoborca – Residencies and Labs for Landscape, è il nome della campagna di Crowdfunding che viene lanciata il primo settembre 2016, e attraverso la quale, con Progettoborca, vogliamo implementare la capacità operativa e produttiva all’interno dello straordinario ex Villaggio Eni di Borca di Cadore e della Colonia in particolare.Ricordiamo che la Colonia, gigantesco complesso architettonico gellneriano inutilizzato dal 1991, è dal 2014 al centro di un programma di rigenerazione e riconcepimento funzionale attivato da Dolomiti Contemporanee insieme a Minoter.In questi tre anni, migliaia di persone hanno potuto visitare questo sito straordinario, che la cultura,
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12 luglio 2016

Dolomiti Contemporanee partecipa all’incontro-conferenza Alpenland 2030, tracce di futuro, che si svolge venerdì 15 luglio, alle ore 17.00, presso il Forte di Exilles.L’evento rientra nell’ambito del Festival Torino e le Alpi e dell’Exilles Fest 2016.Antonio De Rossi (Politecnico di Torino), lo scrittore Enrico Camanni, il curatore di Dolomiti Contemporanee Gianluca D’incà Levis, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini e l’antropologo ed ex presidente del CAI Annibale Salsa, dialogheranno insieme su temi, progetti e futuro per il territorio alpino.Programma Torino e le Alpi:
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9 luglio 2016

Nel 2016, è stata avviata una partnership tra Dolomiti Contemporanee (DC) e la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore. La collaborazione si concretizza ora con la presenza di un’iniziativa curata da DC all’interno del palinsesto dell’Estate tizianesca, sul tema Orti e giardini.     Sabato 9 luglio 2016 dunque, dalle ore 15.00 alle ore 20.00, si svolgerà un nuovo Open-studio di Progettoborca. Il pubblico potrà così visitare alcune delle strutture principali dell’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, dove da due anni DC conduce una piattaforma di rigenerazione dello straordinario complesso, costruito alla fine degli anni
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8 giugno 2016

Mercoledì 8 giugno, alle ore 12.00, Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, direttore del Nuovo Spazio di Casso, terrà una lezione agli studenti del Corso di Storia dell’Arte Contemporanea (prof. Emilia Giorgi) dell’Istituto Europeo di Design di Roma, in Via Casilina 51. La lezione, dal titolo: L’idea, unica forma concreta, apre gli Spazi schiude i mondi, avrà ad oggetto le pratiche ed i cantieri, culturali ed artistici, di Dolomiti Contemporanee, progetto di rigenerazione alpina e d’arte contemporanea attivo nella regione dolomitica dal 2011.
Si parlerà dunque delle metodologie operative, degli
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27 maggio 2016

L’Associazione culturale CHUB Cantine hub promuove un ciclo di incontri sul tema Rigenerazione urbana: pensiero dispositivo di energia.Gli incontri si svolgono presso Le Cantine di Palazzo Rava a Ravenna, tra marzo e ottobre 2016.Martedì 7 giugno 2016, Gianluca D’incà Levis parteciperà con un intervento dal titolo: Dolomiti Contemporanee. Una prassi di cura per paesaggio e patrimonio. L’incontro, aperti a tutti e ad ingresso gratuito, si svolgerà alle ore 18.00 presso Le Cantine di Palazzo Rava, in via di Roma, 117 a Ravenna. Concetto: La rigenerazione urbana coinvolge molti aspetti della vita dell’uomo, dall’architettura alla
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14 maggio 2016

Sabato 14 maggio, Colonia ex Villaggio Eni, Borca di Cadoreore 15.00, Open-studio Progettoborca Foto: Giacomo De Donà In occasione della Settimana della Cultura cadorina, sabato 14 maggio 2016 Progettoborca cura un nuovo Open-studio. La visita consentirà di accedere alla Colonia, la struttura in assoluto più grande del Villaggio (30.000 metri quadri), inutilizzata da circa 25 anni, ed ora al centro di un programma di recupero avviato da Dolomiti Contemporanee e Minoter nel 2014. Il pubblico potrà dunque scoprire questa gigantesca architettura congelata, che oggi ospita un vivace cantiere artistico e culturale, e per la quale si immaginano le destinazioni
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11 maggio 2016

Mercoledì 11 maggio, Dolomiti Contemporanee partecipa al Convegno di studi L’educazione al patrimonio culturale, il ruolo dei musei, promosso dalla Magnifica Comunità di Cadore e dalla Società Filologica Friulana. Il Convegno si svolge a San Vito di Cadore, presso la Sala Congressi Enrico De Lotto, Corso Italia 19.Programma: Mattino, dalle ore 10.00Musei e patrimoni culturali: evoluzioni in corso – (Elisa Bellato, antropologa)Presentazione del Piano nazionale per l’educazione al patrimonio culturale – (Martina de Luca, storica dell’arte – Mibact) Dolomiti Contemporanee: una pratica rigenerativa per Paesaggio e Patrimonio – (Gianluca D’incà
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4 maggio 2016

Mercoledì 4 maggio, Gianluca D’Incà Levis, curatore di DC, sarà ospite di Riccardo Caldura, docente di Beni Culturali dell’età contemporanea, presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.Il corso si propone di integrare la conoscenza degli aspetti legislativi fondamentali inerenti i beni culturali e i beni paesaggistici  -ai quali è stato dedicato un ciclo di lezioni specifiche-  con il racconto delle pratiche sul campo di chi si occupa di individuare nuove modalità di approccio alla conoscenza e valorizzazione dell’ambiente, in particolare attraverso la progettualità artistica. Vi prendono parte dunque, di volta in volta, artisti,
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23 aprile 2016

Sabato 23 aprile, alle ore 10:00, si terrà il primo seminario di Quotidiana a parole, dal titolo “Fare rete in Veneto: prospettive tra pubblico e privato per le arti contemporanee“, un’occasione di conoscenza reciproca e confronto tra diverse realtà culturali attive nel territorio regionale. L’incontro, a numero chiuso, si terrà presso l’Ufficio Progetto Giovani, al secondo piano del Centro Culturale Altinate San Gaetano. La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la registrazione online. I posti disponibili sono 15. Parteciperanno: Guido Bartorelli, Fondazione Palazzo Pretorio, Cittadella (PD) Elena Cardillo, Politiche Giovanili, Comune di Venezia
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vas, 23 ottobre: presentazione di “a little song”, nuova opera di fabiano de martin topranin

De Martin Topranin con un lavoro del 2012Presentazione opera A little song di Fabiano De Martin Topranin
Venerdì 23 ottobre 2015, ore 11.00
Ex Cartiera di Vas (Comune di Quero Vas, BL)
Via Case Sparse, Località Vas 

 

 




Continua il lavoro di Dolomiti Contemporanee all’interno del progetto Radici Future, realizzato dall’Unione dei Comuni del Basso Feltrino Sette Ville – Alano di Piave e Quero Vas e finanziato dalla Regione del Veneto (L.R. 11/2014, art.9, “Celebrazioni per il centenario della Grande Guerra”). 
Il progetto mira alla valorizzazione dei luoghi della Grande Guerra, come motori di memoria e conoscenza, ma anche quali possibili scenari futuri, oltrechè alla riqualificare e valorizzare di alcuni punti e siti strategici lungo la Piave, come appunto l’ex Cartiera di Vas.

E così, dopo la mostra collettiva Paper weight, inaugurata lo scorso 11 settembre negli ambienti straordinari dell’ex Cartiera, venerdì 23 ottobre, alle ore 11.00, sarà la volta di Fabiano De Martin Topranin.
L’artista, scultore ligneo originario di Padola di Comelico, si è distinto negli ultimi anni come uno dei migliori interpreti della scultura lignea contemporanea in Italia, sapendo unire in una misura originale la capacità tecnica, la forza del dinamismo plastico, la poetica immaginativa intima e sottile.
La presentazione dell’opera avverrà presso la sede dell’Associazione Lacharta all’ex Cartiera di Vas, e sarà aperta al pubblico.

L’opera, realizzata dall’artista all’interno delle attività di Dolomiti Contemporanee di Radici Future, viene acquisita in modo permanente dal Comune di Quero Vas, che, nei prossimi mesi, la valorizzerà presentandola in diverse location legate ai percorsi della Grande Guerra, come i Musei dedicati a tale tema presenti nell’Unione dei Comuni del Basso Feltrino Sette Ville.

il lavoro:
A little song
è un lavoro che apre e suggerisce una serie complessa di temi legati alla guerra, ed in particolare alla figura del bambino di fronte ad essa, ed ai meccanismi di vario tipo che essa instaura ed impone.
Il bambino, ogni bambino, gioca alla guerra, ed in ciò si manifesta già una parte di un istinto proprio dell’uomo, l’istinto alla predazione, l’istinto, in parte innato, di difesa/attacco, l’istinto alla caccia e all’aggressione. Eppure, contemporaneamente, il gioco della guerra pare nient’altro che gioco, e il bimbo è innocente e puro nel muovere attraverso i processi psicologici e cognitivi automatici che il regime politico della morte, strumentale agli interessi delle fazioni, gli impone, trasformandolo in una convinta (fino a qual fondo?) ed efficace macchina antagonista. Vi è, in questo sviluppo coattivo, “un’inconsapevole predisposizione all’atrocità”, che colpisce, nel corpo e nella mente vergini d’esperienze guerresche del pallido bimbo. E vi sono molte altre cose, in quest’opera, le tracce di gravi moti a venire, come ad esempio la “potenza di fuoco quale anticipazione dell’imminente esplosione ormonale”, rappresentata dal palco d’armi su cui il bimbo stesso si erge. Il gesto simbolico che egli compie, il canto dell’inno, è direttamente legato alla manifestazione dello spirito patriottico, che mette in gioco e legittima la catena delle reazioni pugnaci all’interno del contesto della guerra. Così, mentre il bimbo canta la sua little song for my little country, egli sta giocando, e contemporaneamente sta dichiarandosi parte inconsapevole del meccanismo distruttivo che lo incapsula, trasformando la sua inerme naturalità in un’arma offensiva nutrita dalle ombre interiori che si annidano nel cuore d’ogni uomo, da sempre. Lo spirito patriottico, dunque, sorto dall’indistinto primordiale del ventre e della paura inflitta all’uomo dagli eterni strateghi della politica del conflitto, e mai nato da una decisione razionale, o da una libera scelta morale. “Tutti con le pistole dei generali puntate alla schiena”. E cosa canta il giovanetto, a cosa inneggia, convinto, in postura di piccolo guerriero, i pugni chiusi, la testa alta? Canta le gesta eroiche che ha imparato dai testi della propaganda, quei testi con i quali si è voluto insegnare al suo giovane cuore potente come sia giusto perire, nel fuoco nemico o amico che sia. Concuncarglielo, nella testa fertile, sfruttando il sedime della sua infantile plasticità mentale, per impressionarla con tecniche stumentali al predominio di uomini su altri uomini, attraverso la morte portata, questo si è voluto fare.
“Nel fumo dello spazio un bambino gioca. E canta una piccola canzone”. E la tensione dei suoi muscoli e fibre pare quasi una possessione. E il suo corpo esce da sé, per varcare le porte del macello, ed egli non è più in sé, ma in loro, e forse non saprà più rientrare. A breve le foto.