anatomia e dinamica di un territorio – casso – 05.08-31.12 2023
atlas ss51, 120 foto, stampa patinata opaca
Anatomia e dinamica di un territorio è una ricerca pluriennale che si svolge in Val del Boite e che, attraverso la costruzione di un vasto archivio fotografico, mappa le trasformazioni del territorio legate all’Olimpiade invernale Milano-Cortina 2026.
Il progetto si realizzata grazie ad una collaborazione tra Dolomiti Contemporanee con la scuola Bauer di Milano e con l’Universitò degli Studi di Padova (Dipartimento Tesaf).
L’esposizione omonima costituisce una sintesi della ricerca. Essa occupa il piano terreno e il primo livello del Nuovo Spazio di Casso ed è parte dell’apparato di mostra Delle Foreste e Delle Acque: La Foresta Critica (Rinnovazione Radicale): una serie di progetti trasformativi per il territorio.
Atlas SS51 apre la mostra: si tratta di una parete composta da 120 immagini stampate su piccolo formato estratte dalle prime edizioni di ADT.
I fotografi che dal 2020 hanno sviluppato le ricerche sul territorio hanno raccolto in tre anni un archivio fotografico di migliaia di scatti. L’idea di Atlas SS51 è quella di rendere visibile l’entità delle indagini condotte fin’ora. Questo cluster è una visione d’insieme dei tanti tasselli, dei tanti segmenti che raccontano il percorso capillare che partendo dall’arteria principale della Statale d’Alemagna entra nei diversi luoghi e nei vari tematismi legati alla Val del Boite. In questo modo, ogni anno, questo ampio atlante tematico cresce, permettendo una lettura complessiva e approfondita di questo territorio.
Le foto di Atlas SS51 sono frutto del lavoro di un centinaio di studenti che occupandosi di cantieri, strutture olimpiche passate e future, fauna, flora, paesaggio umano, mostrano e registrano (fissano) i cambiamenti.
Altre immagini legate a questi temi sono allestite al primo piano dello Spazio (stampe 100x70cm o 50x70cm). Qui i nuclei tematici principali riguardano le strutture olimpiche del ’56, i cantieri relativi alla variante stradale prevista da Longarone a Cortina in previsione del grande evento sportivo del 2026, alcune delle interazioni con i ricercatori TESAF (Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore), Progettoborca, campobase per le residenze di ADT e uno dei cantieri di DC e dal 2014.
Amalgama è una project room all’interno della mostra, che raccoglie alcuni scatti ironici, canzonanti degli stereotipi legati alla montagna. Le caratterizzazioni della stanza (le coperture lignee, il tetto spiovente, ciò che ricorda l’architettura montana) sono il risultato dell’allestimento per la performance ”L’Ultima Arca ” di Simongiuda e Zelotaddeo all’interno della mostra del 2022 “Who Killed Bambi?“.
Rimossi i trofei e allestite le tendine merlettate, il bivacco diventa malga, o meglio Amalgama: un accumulo di immagini souvenir legati ad una visione superficiale, semplificata, turistica.
“Anatomia e dinamica di un territorio” è un progetto di ricerca e documentazione fotografica iniziato nel 2020, che ha per oggetto il territorio in trasformazione della Val del Boite. Esso viene realizzato, in forma laboratoriale, dagli studenti del biennio della scuola Bauer di Milano.
Questi seminari nascono grazie all’atmosfera multidisciplinare creata dalle giornate di studio del 54° Corso di Cultura in Ecologia, che si è tenuto al TESAF di San Vito di Cadore nel giugno 2018.
Durante il convegno, fra i vari interventi relativi a progetti ed esperienze che hanno la finalità di valorizzare il territorio, gestire il capitale naturale e, più in generale, di migliorare il rapporto tra uomo, natura e opere pubbliche, si discuteva anche sulla realizzazione di una circonvallazione, proprio per San Vito, che si è poi inserita, in vista delle Olimpiadi invernali che si terranno tra Milano e Cortina nel 2026, in un più ampio disegno infrastrutturale che riguarda la percorribilità della SS 51 di Alemagna.
I seminari hanno quindi una duplice finalità, da una parte sono un importante strumento didattico e dall’altra permettono la creazione di un rilevante archivio che riflette un’indagine territoriale che si svolge nell’arco di otto anni (2020/2027). Indagine che non deve essere intesa o immaginata solo in relazione all’ambiente naturale ma soprattutto quale attività relazionale, che i seminari hanno la volontà di porre in essere con il paesaggio in tutte le sue declinazioni. Paesaggio è una parola complessa perché assomma in sé una serie di significati, ma di certo uno degli aspetti che ne esplicita maggiormente il senso è quello dell’accumulo e della stratificazione storica. Ciò conduce a considerarlo come il risultato in divenire della cultura materiale di una società, un prodotto sociale. Quale risultato di un’attività umana esso è perciò anche la manifestazione di un ambiente pensato e simbolico: è proprio in queste ultime trame che i seminari tendono a focalizzare la loro azione.
“Anatomia e dinamica di un territorio” è una operazione culturale rara che si inserisce nel più ampio progetto di rigenerazione culturale svolto da Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, che da anni collaborano con il TESAF e il Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore. Ogni anno una selezione dei lavori svolti viene raccolta in un volume edito dalla casa editrice Quinlan. (Giorgio Barrera)
Qui l’elenco degli autori:
Alice Consonni, Serena Amatori, Caterina Ramella, Danilo Lentini, Enrico Caruso, Chiara Beretta, Simone Testori, Luca Di Rosa, Guendalina Vieceli, Anna Chiara Calvo, Cristel Girotto, Simone Addari e Gaia Spanò, Alessandra Ferrazza, Alessandro Dini, Maya Anderson, Adele Battaglia, Iannis Ceravolo, Irene Facoetti, Benedetta Manzi, Carlotta Tornaghi, Matteo Rivetti, Caterina Ramella, Chiara Ferretti, Erik Falchetti, Filippo Pistocchi, Marianna Bertoni, Erica Finazzi, Mattia Giuntini, Stefano Bevilacqua, Luca Bortolotti, Giorgia Lippolis, Ilaria Calcinari, Fabio Meinardi, Javier Cecconi, Michela Pedranti, Leonbattista Scacchetti, Luca Miuli, Luca Magagnin, Francesco Marinelli, Miriam Di Nunzio, Nicole Ganzetti, Ottavia Franchina, Noemi Sorze, Giacomo Ravetta, Riccardo Libralon, Ivana Sfredda, Lucas Clemens, Virginia Iuliano, Adele Battaglia, Martina Sedda, Filippo Gobbato, Davide Limonta, Alessandro Sillavi, Pietro Cardoso, Andrea Daidone, Elena Baldo, Marta Mengardo, Anita Tramontana, Viola Lotta, Jasmina Martiradonna, Riccardo Ruffolo, Aurora Saita, Vittorio Franzolini, Klim Sirtori e Tiziano Ercoli, Erica Bardi, Carlotta Magrelli, Rachel Castelli, Valeria Dattilo, Andrea Vecchio, Andrea Daidone, Giulia Tartarelli, Lorenzo Fraschetti.
La mostra è a cura di Gainluca D’Incà Levis, Teresa De Toni, Stefano Collarin, Giorgio Barrera.
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