la xiloteca del centro studi ambiente alpino di san vito di cadore
Da anni, Dolomiti Contemporanee collabora con il Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore, sede del TESAF Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali UNIPD – Università degli Studi di Padova.
Da anni, guardiamo con interesse profondo la Xiloteca ospitata al centro, fino ad oggi attribuita a Pietro Arduino.
Una straordinaria collezione di libri di legno, incompleta a seguito di una sottrazione avventurosa, che andrà nuovamente completata.
Ora, un grande progetto condiviso vede lo xilario al centro di un programma di rilievo, restauro, e integrazione attraverso il contemporaneo.
Quest’ultimo aspetto non era affatto scontato, lo sottolineaiamo.
Esso è figlio in particolare della propensione all’ecologia culturale e dell’intelligenza multidisciplicare di Tommaso Anfodillo, coresponsabile del Centro Studi.
Con lui, da anni, oltre che sui temi legati alla fisiologia del bosco, lavoriamo nella prospettiva delle reti, territoriali e della ricerca, e della biodiversità culturale, essenziale a produrre visioni, e oggetti, e progetti, aperti, integrati.
Nel progetto sulla Xiloteca, che DC sviluppa con il Centro Studi, il tema importantissimo della conservazione si integra a quello dell’interazione culturale ed artistica, ed a quelli della diffusione e comunicazione della conoscenza.
Ne diremo meglio a breve.
Intanto, ecco qui un bell’articolo uscito or ora (22 gennaio 2024) su Il Bo Live, Magazine dell’Università degli Studi di Padova, con un contributo di Franco Viola, che ci racconta di come si sia giunti finalmente a fare miglior chiarezza sulla nascita e sugli inspiratori e sull’autore della preziosa collezione: Eugenio Trevisan la realizzò prima del 1842.
Le foto di Teresa De Toni documentano una fase del rilievo della Xiloteca, funzionale al restauro e all’intervento artistico.
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