15 aprile – paesaggio geologico – lezione di emiliano oddone – la scola di borca

falda di detrito di origine mista (san vito di cadore). interazione fenomeni e infrastrutture-impianti di risalita. foto emiliano oddone.

Tra i temi proposti quest’anno da DC, c’è la geologia, quale lente sulle specificità del territorio e della montagna. Utilizzeremo dunque la geologia come scienza, per far conoscenza. Ma anche per entrare nell’estetica, e nella plasmazione dell’ambiente, degli ambienti binati, tra mente e materia: ambiente linguistico, ambiente del paesaggio.
Il paesaggio, che è un sistema delle permutazioni, una perturbazione, non un’illustrazione: questo vale anche per la lingua, per i linguaggi.
Disciplina scientifica? Certo, ma ancora: Campo degli Uncini.
Ecco dunque, e lo vedrete, che gli Ambienti di Formazione, attraverso le rimodulazioni semantiche, possono condurre al Metamorfismo Culturale, che è quel che ci interessa, come ogni sommovimento della Crosta Stanca, come ogni trasformazione della terra e della lingua piatta, e così via.

Ma tornando ad Oddone con DC.
Lunedì 15 aprile 2024, alle ore 9.30, presso la Sala polivalente de La Scòla di Borca (Borca di Cadore, Via Don Natale Talamini), Emiliamo Oddone, geologo e cofondatore di Dolomiti Project, contributore storico sui temi della geologia per la Fondazione Dolomiti Unesco e per altri enti territoriali, terrà una lezione introduttiva su alcuni aspetti della geologia e del paesaggio dell’area di studio.

Successivamente, Oddone guidarà gli studenti in un’esplorazione territoriale, raggiungendo e illustrando alcuni siti ed affioramenti significativi.

La lezione presso La Scola è rivolta ai docenti  e studenti della scuola bauer di milano, in resindeza a borca di cadore per la quinta edizione di anatomia e dinamica di un territorio, ma è aperta a tutti gli interessati.

Chi volesse assistervi può confermare la propria presenza inviando un’email a info@progettoborca.net

Qui di seguito, una presentazione dei temi, a cura dello stesso Oddone.

beco di mezdì in lenta deformazione gravitativa  con grosso accumulo di blocchi da frana. foto emilieno oddone.


Un approccio geomimetico alla realtà dolomitica
a cura di Emiliano Oddone – Dolomiti Project SRL

Intervento del 15 aprile 2024 presso la Scola:

- il valore geologico delle Dolomiti
- l’eredità geologica nel paesaggio (anatomia del territorio)
- il concetto di Geomimesi
- esempi di lettura del paesaggio geologico
- considerazioni geomimetiche e spunti per l’artista

Le scienze geologiche sono una scienza relativamente giovane, che indaga il tempo profondo e lo spazio senza confini. Questa scienza si determina attraverso lo studio delle connessioni fra eventi occorsi nei milioni di anni e le correlazioni fra diverse serie di rocce osservate in superficie in tutto il mondo calpestabile o sondate in profondità. In una tensione continua tra osservazione e immaginazione, il geologo si muove dalla scala planetaria a quella regionale, dalla scala di un rilevo o di una valle fino all’affioramento e poi al singolo campione, che osserva con o senza lente, o affina in una sezione sottile attraversabile dalla luce per studiarne al microscopio la composizione mineralogica.

geodiversità con evidenza geomorfologica ai piedi della tofana di rozes. foto emiliano oddone.

I geologi sono indefessi cacciatori di tracce, usano l’approccio scientifico ma fanno largo uso anche dell’interpretazione per strappare ipotesi dall’immensità, con grandi e piccole approssimazioni. Buona parte dei fondali oceanici non è ancora stata indagata, molte cime di montagne non sono state salite e quelle violate hanno visto poche persone, ancor meno geologi, toccarne le rocce. Vale lo stesso per i deserti e altre parti inospitali del nostro pianeta. I sondaggi più profondi al mondo si sono spinti a perforare solo circa 10 km di crosta terrestre che ricopre sottilmente una pseudosfera con raggio di 6371 km. Sono molti gli ambienti della Terra di fatto ignoti, e quanto si è compreso sulla loro anatomia e dinamica è suffragato da tecniche di indagine non basate su osservazioni dirette.

interdigitazione della dolomia cassiana con la formazione di san cassiano. ra gusela dal passo giau. foto emiliano oddone.

La montagna è un contesto perfetto per compiere osservazioni geologiche dirette, per via delle rocce che affiorano lungo i versanti e sulle cime. In particolare le Dolomiti sono come un’aula a cielo aperto in cui imparare dalla natura, vista l’incredibile geodiversità e la qualità degli affioramenti che spesso concedono la lettura di molte informazioni preservate e interi paleopaesaggi pietrificati nel paesaggio attuale. Queste caratteristiche, assieme all’accessibilità fisica e concettuale, rendono le Dolomiti uniche al mondo per gli aspetti geologici e paesaggistici, tanto che l’UNESCO nel 2009 ne ha riconosciuto il valore universale inserendole nella Lista del Patrimonio Mondiale (WHL – World Heritage List).

monte pelmo. variazione litologica fra Dolomia Principale (barte basale) e calcari giurassici (parte apicale). foto emiliano oddone.

Sono montagne perfette per sperimentare un approccio geomimetico, che consiste nel conoscere il valore geologico di un luogo e comprenderne la correlazione con l’estetica del paesaggio e i relativi significati per il Contemporaneo. Il carattere sublime e disturbante di questi scenari emoziona e crea una relazione generativa con il contesto, creativa a tutti i livelli: tecnico-scientifico, artistico, filosofico, psicologico.

Fra le Dolomiti più che altrove appare evidente, leggibile e interpretabile l’infinita serie di accadimenti e connessioni evolutive che hanno lentamente definito la specifica anatomia di queste montagne. Ma è un’anatomia nient’affatto statica, fatta com’è di trasformazioni sempre in corso e spesso non percepibili alla scala umana. Solo i parossismi ci risvegliano. Le Dolomiti sono dunque profondamente in-quiete.

Questa bellezza naturale, per nulla casuale, verrà svelata con sguardo geologico inquadrando il fragile equilibrio dinamico, mutato per milioni di anni, che rende privilegiato colui che le frequenta.

monte rite. strati verticalizzati. foto emiliano oddone.

Bibliografia: E. Oddone, 2012 – Geomimetic communication (Geomimesis): the WHS UNESCO “the Dolomites” as source of ispiration. Conference on Geoheritage, protecting and sharing – 7th International Symposium ProGEO, 3rd Regional Meeting, Europe Working Group, Bari – Italy

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