21 settembre 2018

Dolomiti Contemporanee partecipa alla conferenza Cambio di paradigma, visione innovativa e governance per la crescita sostenibile del territorio, che si svolge venerdì 21 settembre 2018, alle ore 16.00, in Sala Bianchi, Viale Fantuzzi (Belluno).La conferenza è organizzata dalla Fondazione Società Bellunese.I temi che verranno discussi sono quelli che ci impegnano quotidianamente, ovvero la riprocessazione, culturale e funzionale, dei potenziali territoriali, e del cosiddetto Patrimonio.Con Luciano Gallo, e con l’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane, abbiamo iniziato a lavorare negli scorsi mesi, alla Ex Centrale Idroelettrica A. Pitter di Malnisio, e al
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24 agosto 2018

gli animali che arrampicano e che si spostano in quota – seconda conversazione in gravità – un progetto di penzo+fiorein brain-tooling di dolomiti contemporanee Venerdì 24 agosto 2018ore 18.00 – Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore  (BL) Venerdì 24 agosto 2018 alle 18.00, Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore ospiterà la seconda conversazione ideata dal duo Penzo+Fiore, questa volta per indagare le leggi dell’alta quota. l’incontro è aperto al pubblico.Dopo aver parlato, lo scorso 13 luglio, di piante che sfidano l’altezza, si approfondiscono ora alcuni temi legati agli animali del territorio, in particolare ungulati e grandi
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19 agosto 2018

Tabula 4+1  Performance di Evelyn LeveghiDomenica 19 agosto, dalle 12.30 alle 14.00Batteria Castello (esterno), Colle di Monte Ricco, Pieve di Cadore46° 25’ 37.588” N, 12° 22’ 44.338 E—Proseguono le attività legate alla mostra-laboratorio Brain-tooling, allestita al Forte di Monte Ricco, a Pieve di Cadore. Domenica 19 agosto 2018, l’artista Evelyn Leveghi realizza una performance legata al cibo all’esterno di Batteria Castello, il Forte gemello di Monte Ricco, a breve distanza da esso. Prima live performance del progetto Tabula 4+1 – desinare in conversazione con il paesaggio di Evelyn Leveghi.La performance vede protagonisti tre giovani
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3 luglio 2018

Le piante e la sfida all’altezza – prima conversazione in gravità -Un progetto di Penzo+Fioreper Brain-tooling di Dolomiti ContemporaneeVenerdì 13 luglio 2018ore 18.00 – Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore  (BL)Venerdì 13 luglio 2018 alle 18.00, il Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore ospiterà un incontro ideato dal duo Penzo+Fiore, per indagare il tema delle piante che sfidano l’altezza. L’incontro, aperto al pubblico, ne precede altri due, che svilupperanno i temi degli animali e degli uomini che scalano.La serie di incontri intavola una serie di riflessioni tematiche a partire dal concept centrale di Brain-tooling, la mostra
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5 maggio 2018

Lanificio Paoletti è partner culturale di Dolomiti Contemporanee.Nell’ambito della quinta edizione de La via della Lana, dal titolo, Il Futuro delle Origini, la rassegna di eventi sulla cultura della Lana che si svolge negli spazi dello storico Lanificio Paoletti di Follina tra il 19 ed il 21 maggio, la collaborazione tra il Lanificio e DC si concretizza grazie all’artista Anna Poletti, che presenta il proprio lavoro con il Pb_lab in Progettoborca.A questo link il programma completo scaricabile de Il FUTURO DELLE ORIGINI. Le creazioni di Anna Poletti vengono realizzate grazie ai materiali messi a disposizione dai partner di DC,
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1 maggio 2018

Dolomiti Contemporanee prende parte al Progetto Siparte.SIparte è un percorso di innovazione sociale e imprenditoria giovanile articolato in quattro incontri e un hackathon, volti all’avvio e alla valorizzazione di attività imprenditoriali nel campo agricolo, forestale e dello sviluppo rurale.Chi può partecipare?Giovani, startup, neo-imprese, cooperative, associazioni di volontariato e altri soggetti del territorio del GAL Prealpi e Dolomiti interessati a intraprendere attività imprenditoriali innovative e sensibili a tematiche quali la sostenibilità e l’impatto sociale.Ambiti privilegiati saranno: l’agricoltura di qualità, gli usi sociali delle foreste, il
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12 aprile 2018

Si è svolto giovedì 12 aprile 2018, presso il Centro Studi Ambiente per l’Alpino di San Vito di Cadore, sede del Dipartimento TESAF, il primo incontro operativo di Sanvido Apede, il tavolo di lavoro che, nei prossimi due anni, vedrà il Comune di San Vito, l’Università degli Studi di Padova, Dolomiti Contemporanee ed un serie di altri enti e soggetti territoriali, lavorare insieme alla definizione di una serie di possibili linee guida per la valorizzazione e la rigenerazione del centro storico di San Vito, per la gestione del capitale naturale e per la mitigazione del rischio idrogeologico, al fine
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8 febbraio 2018

Dopo un percorso di avvicinamento, e la firma di una Convenzione tra Comune di San Vito di Cadore e Università degli Studi di Padova, ieri, 7 febbraio 2018, prima riunione informale del gruppo di lavoro di San Vito/Valle del Boite, presso il Centro Studi Ambiente Alpino di San Vito, che è una struttura importante, storicamente, e per l’ottimo lavoro che vi si svolge, nello studio, nella preservazione, nell’attivazione di progetti rinnovativi legati alla foresta alpina e al territorio montano.Qui un brevetto intelligente sviluppato al CSAA. Dolomiti Contemporanee ha favorito dal principio questo tavolo di lavoro, partecipandovi e contribuendo ad
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16 gennaio 2018

16 gennaio 2018, Dolomiti Contemporanee e Progettoborca sono stati, finalmente, in visita al Lanificio Paoletti di Follina: a tramare. con Gianluca D’incà Levis, Paolo Paoletti, Anna Poletti, Denis Riva, Elena Maierotti, Deriva, Lui e Hugo. meraviglioso e stupefacente, il lanifico paoletti, colla sua storia viva, che non è una flebile memoria, ma un argano infisso nelle scorze di un passato risorgivo, mai soluto (…il segreto dei pigmenti duraturi…). che siamo finalmente andati a visitare stamattina: questa storia antica di follina, col fenomeno millenario delle prototessiture, e poi dell’impresa tessile diffusa dal ’600 a ieri, il
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6 novembre 2017

Il 31 ottobre 2017 si è chiusa definitivamente Fuocoapaesaggio, la mostra con cui, il 20 maggio scorso, si è inaugurato il Forte Monte Ricco a Pieve di Cadore. Qui di seguito, alcune considerazioni del curatore di Dolomiti Contemporanee, Gianluca D’Incà Levis, che fanno parte del Report conclusivo. Le Lasportiva di Romano Tabacchi, rinvenute in Batteria Castello: scala, che ti fa bene L’apertura del Forte di Monte Ricco: il Contemporaneo quale generatore di identità culturale, che attrezza le reti per una gestione sostenibile. Il Forte di Monte Ricco, straordinaria rocca restaurata, è un manufatto eccezionale. La qualità architettonica della
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Space Days con INAF al Gran Sasso – Campo Imperatore

Space Days Vol. 3
Fabiano De Martin Topranin

5 luglio – 30 settembre 2024
Campo Imperatore, L’Aquila

inaugurazione venerdì 5 luglio, ore 11.45

Una collaborazione tra
Dolomiti Contemporanee
e Osservatorio Astronomico d’Abruzzo
dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Inaf

con la collaborazione e il patrocinio del
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

con il patrocinio del Comune dell’Aquila



Il pregresso spaziale: convergenza degli studi e delle ricerche spaziali

Fabiano De Martin Topranin collabora con Dolomiti Contemporanee da lungo tempo.
Negli anni, le sue creature silenziose, immobili, solitarie, hanno costruito dialoghi sospesi e densi con gli spazi che le hano ospitate.
Da Sass Muss, al Blocco di Taibon, all’ex Cartiera di Vas, al Castello di Andraz, a Corte di Cadore, a Casso, ad altri.
Con le sue opere, Fabiano ha calcato la geografia territoriale della rigenerazione che sta alla base della pratica di DC.
Queste creature, ferme, stagliate, determinate nell’attenzione e nell’aspettativa (che avvertono, che generano), sono sempre state animate, internamente, interiormente, da una formidabile e composta energia introspettiva, manifestata nella plastica.
Spesso, questa introspezione ha palesato un carattere psicologico, il tratto di una sensibilità riposta e riservata (ma anche critica) che fa eco ad un luogo, a uno spazio, e all’uomo, ponendoli entrambi in risonanza, interrogandoli. Austeri, ma non solenni sino ad un’inarrivabile ieraticità, questi abitatori del silenzio di Fabiano si pongono in ascolto, e parlano: non sono chiusi, emanano.

Negli anni recenti, l’artista ha iniziato a scolpire serie di astronauti, dapprima piccoli, poi più grandi, quindi a grandezza naturale.
Questi uomini di legno, straordinariamente eseguiti, che vogliono andare nello spazio, rappresentano, attraverso una esplicita metafora esplorativa, il desiderio e talvolta l’ansia della ricerca, che accomuna tutti gli uomini immaginativi e creativi, ovvero gli uomini d’arte e quelli di scienza.

Anche Dolomiti Contemporanee, da sempre, nel suo continuo incrociare e intersecare i linguaggi e le aree della conoscenza, indaga le cosmogonie, nel pensiero, nella filosofia, nella fisica del cosmo e nell’astronomia.
Il tema dell’esplorazione spaziale, è stato da noi spesso utilizzato per raccontare la politica di rigenerazione che DC applica al patrimonio perduto, e, più in generale, al tema della ricerca.
Nel 2015, la campagna di comunicazione di DC parlava di Terraformazione Culturale.

Nelle grafiche calcavamo allora suoli alieni, lunari.
Sulla terra, i suoli impervi, disseccati, dei siti da rigenerare.

Dicevamo ad esempio in quell’occasione:
“Terraformazione è un concetto fantascientifico, che vien dalla cosiddetta ingegneria spaziale, e fa brulicare un certo immaginario cosmologico nerd. Terraformare significa modificare l’atmosfera di un pianeta alieno, inabitabile e ostile, per renderlo adatto a ospitare l’uomo. Terraformare significa quindi ricondizionare lo spazio.
DC fa questo: riconosce il valore (senso) di luoghi che non son più spazi, in quanto questo senso l’hanno perduto, e ora giacciono, inerti o in precessione, come in attesa di tornare a pulsare, pare a noi. Questi luoghi si sono spenti, la loro atmosfera non è più respirabile. Pur mantenendo inalterati i propri valori e qualità, si sono fermati. Queste loro caratteristiche di valore vanno dunque rigenerate, perché essi tornino, in concreto, a corrispondere al proprio potenziale, integro, latente. La tecnica che si adotta è, appunto, la terraformazione culturale. [...] Chi sono (o dovrebbero essere) gli artisti, i curatori, i critici, gli uomini della cultura, se non degli esploratori di spazi, con ciò ancora intendendo sperimentatori del senso? Proprio come i cosmonauti.
Nei soggetti della comunicazione dunque i consueti stereotipi alpini vengono integrati ai contesti pop-spaziali. Astronauta e cervo. Volpe e Pelmo. E si lavora all’interno di questi siti spaziali che sono bombe inesplose, dense di energia, ordigni trofici, che vanno ri-esplosi, reinnescati. [...]“

E poi ancora dicevamo in questo video:

“L’esplorazione dello spazio non è altro che l’attitudine culturale, in senso lato. L’architetto, l’artista, lo scultore, come il critico, il rocciatore come l’astronauta, sono esploratori di spazi. Ponendo domande, cercando risposte, attraverso la ricerca, essi guadagnano nuove forme alla vita e alla cultura”

Dolomiti Contemporanee con l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Campo Imperatore, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con Space Days Vol. 3 di Fabiano De Martin Topranin.

Ora abbiamo attivato una collaborazione straordinaria con l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, che ha compreso perfettamente e condiviso la nostra attitudine esplorativa, e dunque portiamo l’opera più recente di Fabiano De Martin Topranin, Space Days Vol. 3, a Campo Imperatore (L’Aquila), dove si trova l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, e dove l’opera rimarrà installata dal 5 luglio al 30 settembre 2024.
Siamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il Parco ha accolto con favore l’iniziativa, e la patrocina.
Anche il Comune dell’Aquila ha concesso il proprio patrocinio.

Fabiano De Matin Topranin, SMACH, 2017. Un progenitore di Space Days Vol. 3 specchia il paesaggio dell’ambiente dolomitico (Altopiano di Fanes). Foto: Gustav Willeit

Dalle Dolomiti al Gran Sasso. Arriva “Space Days Vol.3”, il progetto che unisce arte, paesaggio e scienza.

Un cosmonauta in viaggio simbolico tra cielo e terra sarà il protagonista dell’installazione temporanea, promossa da Dolomiti Contemporanee e Inaf Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, che sarà visibile dal 5 luglio al 30 settembre 2024 a Campo Imperatore.

Si terrà il 5 luglio 2024 alle ore 11:45 a Campo Imperatore la presentazione alla stampa del progetto Space Days Vol. III, curato da Dolomiti Contemporanee in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Inaf.
L’opera di Fabiano De Martin Topranin, un cosmonauta ligneo con casco specchiato che riflette il paesaggio, sarà installata temporaneamente nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – ente patrocinante l’iniziativa – e sarà visitabile durante tutto il periodo estivo.

La scultura, alta 2,30 metri e realizzata in legno di cedro atlantico, rappresenta un viaggio simbolico dagli spazi delle Dolomiti, dove è nata, all’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. L’artista, Fabiano De Martin Topranin (Padola di Comelico, Belluno, 1984), è uno scultore capace di rinnovare l’immaginario iconografico tradizionale della scultura lignea. La sua serie Space Days tratta il tema dell’esplorazione spaziale attraverso una serie di cosmonauti scolpiti a mano, creando una connessione stimolante tra l’arte, il paesaggio e la ricerca scientifica.

La collaborazione con l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica nasce dunque in modo spontaneo. Dolomiti Contemporanee si definisce, talvolta, in termini generali e intellettuali, come un ente esploratore di spazi, impegnato nella riconfigurazione di mondi perduti attraverso un’ottica di rigenerazione culturale. Questo approccio si intreccia con ambiti come l’astronomia e l’astrofisica, creando relazioni eterogenee tra diverse discipline.

La scultura sarà posizionata a pochi metri dalla stazione osservativa di Campo Imperatore dell’Istituto nazionale di astrofisica che, posta a circa 2.150 metri di altitudine, rappresenta l’osservatorio astronomico professionale più alto d’Italia. Un luogo di scienza e ricerca astronomica in un contesto suggestivo e strategico per il territorio: da quasi 60 anni, infatti, la stazione è coinvolta in programmi scientifici nazionali e internazionali di rilievo per il campo astronomico.
Abbiamo accolto con molto interesse l’idea di creare un punto di contatto tra arte e ricerca con Dolomiti Contemporanee nei pressi della nostra sede di Campo Imperatore”, commenta Enzo Brocato, direttore dell’Inaf – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. “L’accostamento può sembrare ardito, al contrario l’artista e il ricercatore si impegnano entrambi utilizzando la loro creatività per andare oltre i confini del noto, del banale o dell’ovvio. L’artista esplora la bellezza e l’immaginazione, l’astrofisico scopre nuovi corpi celesti e le leggi fisiche che governano l’universo. La speranza è che i panorami di questa magnifica montagna insieme alle cupole dell’osservatorio e all’opera dell’artista destino curiosità, stimolino domande e, infine, ci ricordino come lo spettacolo degli ambienti naturali, la ricerca della conoscenza,  la bellezza e la sorpresa dell’arte e della cultura siano una potente alternativa agli scenari di guerra e distruzione”.

Alla giornata di lancio dell’iniziativa, saranno presenti rappresentanti di Dolomiti Contemporanee, dell’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, assieme all’artista Fabiano De Martin Topranin. Un’opportunità unica per esplorare le intersezioni tra arte, natura e scienza in un contesto unico ed evocativo, resa possibile anche grazie al sostegno dei partner di Dolomiti Contemporanee, in particolare a DB Group e Procaffè.

L’incontro è previsto il 5 luglio alle ore 11:45 presso l’Osservatorio Astronomico. L’ingresso è libero (fino ad esaurimento posti) e l’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube al seguente link e sulla pagina Facebook di Dolomiti Contemporanee.
In caso di buone condizioni meteo, sarà possibile visionare l’installazione con la guida dell’artista ed effettuare una visita dell’Osservatorio Astronomico.

La stampa è invitata a partecipare in presenza: si prega di segnalare il proprio nominativo nel seguente modulo.  


Fabiano De Martin Topranin, Space Days Vol. 3, dettaglio. Foto Teresa De Toni

Sostengono e realizzano l’iniziativa:


Patrocini:


Partner:

Tutta la rete DC

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COME ARRIVARE A CAMPO IMPERATORE

Con mezzo proprio via SS17bis o, in sostituzione della Funivia, con il servizio navetta di collegamento da Fonte Cerreto a Campo Imperatore con i seguenti orari nei giorni sabato, domenica e festivi. (Partenze: Da Fonte Cerreto ore 8.00 – 10.00 – 12.00 / Da Campo Imperatore ore 9.00 – 11.00 – 14.00). Per ulteriori orari feriali e festivi e altre informazioni www.ilgransasso.it