20 dicembre – IP – cortina d’ampezzo
INFRASTRUTTURA PAESAGGIO
Presentazione del Programma di Ricerca
e delle iniziative editoriali connesse
Venerdì 20 dicembre 2024, ore 18.00
Casa Fondazione Cortina
Piazza Roma 4, Cortina d’Ampezzo (Bl)
a cura di Dolomiti Contemporanee
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INFRASTRUTTURA PAESAGGIO (IP) è un programma di ricerca, avviato da DC nel 2023, che indaga le trasformazioni territoriali, e dunque la relazione estetica, logica, logistica, paesaggistica, concettuale, intellettuale, tra ambiente e costruzione, natura e artificio, architettura e paesaggio.
La fotografia costituisce uno strumento analitico, che ci consente di alimentare un grande archivio in progress.
In questo momento storico, un focus accurato viene compiuto con IP sulle modificazioni portate al territorio dal grande cantiere che prepara l’Olimpiade, e che infrastruttura il territorio.
INFRASTRUTTURA PAESAGGIO, nel suo programma di monitorizzazione fotografica del cantiere-territorio, è sostenuto da Comune di Cortina d’Ampezzo, Cortina for Us e Fondazione Cortina, che ci aiutano a realizzarlo, e che interverranno nella presentazione.
La collaborazione avviata con il Comune di Cortina d’Ampezzo, Cortina for Us e Fondazione Cortina, è estremamente significativa, perché articola una rete espansiva.
A luglio 2024, essa ha condotto alla prima iniziativa editoriale, con la stampa e la distribuzione di una serie di sei cartoline di IP, nelle quali i soggetti fotografici sono rappresentati nel momento della loro attuale trasformazione.
Il paese di Cortina nel suo paesaggio, tra i boschi, le crode, le gru. Gli scavi in Largo delle Poste. Lo Stadio del Ghiaccio durante i lavori in copertura e tecnologici interni. Ad anche il Ponte Cadore, una delle infrastrutture della SS 51 di Alemagna.
Quelle foto furono realizzate da Teresa De Toni.
Venerdì 20 dicembre, alle ore 18.00, una seconda serie di cartoline di IP verrà presentata a Casa Fondazione Cortina.
Il progetto verrà presentato dai curatori e dagli enti partner.
I fotografi che hanno realizzato gli scatti selezionati a dicembre sono: Teresa De Toni, Francesco Marinelli, Matteo Rivetti.
Con loro, hanno lavorato anche Chiara Beretta, Ivana Sfredda, Alessandro Sillavi, Carlotta Tornaghi.
Le loro foto contribuiscono a implementare l’Archivio IP.
I fotografi possono approfondire questo studio grazie alle Residenze messe a disposizione da Dolomiti Contemporanee, a Corte di Cadore (ex Villaggio Eni, Progettoborca; Casso, Vajont).
Ciò consente loro di esplorare agevolmente il territorio dall’interno, con periodi ripetuti di permanenza in Valle del Boite.
Gli scatti selezionati per questo programma di IP Cortina, sono dunque solo alcuni di quelli realizzati.
Ad oggi, IP ha già prodotto un archivio di circa 5.000 scatti, tutti datati ed ordinati.
Essi raccontano, in modo diacronico, la progressione in atto.
Ogni fotografo ha naturalmente la possibilità di agire in base alla propria conoscenza, e al taglio del proprio lavoro.
L’esigenza documentale, la capacità e le scelte tematiche, compositive e creative, si incontrano dunque.
Ognuno di loro indaga temi specifici del territorio, non esclusivamente legati all’Olimpiade, che è solo una fase della costruzione del territorio, uno strumento, e non un fine, per tutti coloro che rimarranno a vivere in Cadore dopo il 2026, e che si attendono, mercè l’evento sportivo, dei vantaggi migliorativi.
Alcuni fotografi operativi in INFRASTRUTTURA PAESAGGIO si occupano ad esempio di bivacchi montani (sono piccole infrastrutture in ambiente); delle villette dell’ex Villaggio Eni di Corte; delle Dighe e dei corsi d’acqua; e così via.
Le cartoline di Infrastruttura Paesaggio, in formato 15×21 cm, sono disponibili a Cortina d’Ampezzo, presso la sede di Casa Fondazione Cortina, all’ufficio IAT su Corso Italia, oltrechè nei bookshop delle sedi di DC.
La Provincia di Belluno ha concesso il proprio Patrocinio al progetto.
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Abbiamo detto ancora su INFRASTRUTTURA PAESAGGIO:
Milano Cortina è l’Olimpiade e Paralimpiade invernale del 2026.
Le Dolomiti si preparano ad accoglierla. In questo momento, Cortina d’Ampezzo e la Valle del Boite si trasformano, accelerano i cantieri sulle varianti della SS 51 di Alemagna.
Il paesaggio della montagna bellunese si modifica, con i lavori sull’infrastruttura stradale, sugli snodi viari in prossimità dei centri abitati, e la risoluzione di alcuni storici nodi problematici e strettoie.
Ricordiamolo: il paesaggio non è una creazione intangibile, immobile. Esso riflette le scelte e la sensibilità dell’uomo, ed è specchio delle sue necessità. L’uomo, attraverso le proprie azioni, interagisce con l’ambiente, abitando e dunque cogenerando paesaggio.
Il paesaggio non è dunque una riserva. E’ uno spazio che si trasforma di continuo, da costruire responsabilmente. Ora le gru si moltiplicano.
Le gru a torre sono gli alberi meccanici che rimodulano il paesaggio verso i Giochi.
Si restaurano gli alberghi.
Il territorio vive un momento preparatorio, dinamico. Tali opere dovranno servire a garantire un’accessibilità e percorribilità sostenibile a queste terre alte, dal 2026 in poi.
A garantire un miglioramento della qualità della vita in valle, e della gestione dei flussi di traffico, nei decenni successivi all’evento sportivo.
E’ questo uno degli aspetti essenziali della legacy.
I Giochi, intesi come strumento della costruzione di una rinnovata logistica, non solo stradale, ma anche paesaggistica, sociale, culturale.
Dolomiti Contemporanee (DC) è un progetto di rigenerazione di paesaggio e patrimonio, che dal 2011 indaga la relazione, funzionale ed estetica, tra architettura e ambiente naturale.
Infrastruttura Paesaggio è un programma di osservazione delle trasformazioni che intercorrono, lanciato da DC nel 2023. La ricerca, realizzata da fotografi professionisti, è condotta attraverso l’implementazione di un archivio d’immagini, con progetti sviluppati insieme a enti della ricerca, Università e Scuole di fotografia. Si monitora la metamorfosi dei territori, dei suoi flussi, e del riflesso che questo mutamento comporta sui servizi al territorio. Anatomia e Dinamica di un Territorio è un’altra di queste ricerche a base fotografica e antropologica. Essa si realizza dal 2020, su un’idea di Giorgio Barrera con DC, con l’Istituto Bauer di Milano e il sostegno dei Comuni di San Vito e Borca di Cadore, e del Dipartimento Tesaf dell’Università degli Studi di Padova.
La fotografia è dunque un metodo della conoscenza e della formazione, che documenta il cambiamento: varianti, cantieri, paesi, paesaggio, territorio, comunità, usi e tradizioni, persone, con le loro interazioni, vengono osservate con attenzione, e rappresentate accuratamente.
Si indaga e si mostra la nuova fase costruttiva.
Si mettono in luce le relazioni tra montagna, ambiente naturale, cantiere, architettura, estetica.
L’arte contemporanea è un altro metodo della ricerca, dell’interpretazione trasformativa, applicato da Dolomiti Contemporanee.
IPA.
salute.
Stiamo sviluppando una serie di progetti artistici, installativi, performativi, nei quali l’opera diventa un elemento della calibrazione, misurazione, metamorfosi, mutazione, rinnovamento, del paesaggio in relazione alle costruttività, stabili o temporanee, attivate dall’uomo.
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Altre immagini e testi e cantieri (intellettuali, fisici) di Infrastruttura Paesaggio sono disponibili alla sezione attività/fronteretro di www.dolomiticontemporanee.net
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