alan silvestri/senza titolo


alan silvestri, senza titolo, acrilico e olio su tela, 81x65cm, 2021

“Delle giovani biade ancora il suolo
primaverile non osa sognare.
Dalla neve sporgendo il suo pomo d’Adamo,
nereggia con la riva fluviale.

L’alba come una zecca s’é attaccata al golfo.
E solo con la polpa sradicherai la sera
dal pantano. Come ama la carne
l’ampiezza del settentrione funesto!

Soffoca nell’inghiottire il sole
e strascica questo fardello nel muschio.
Lo sbatte contro il ghiaccio e lo dilania
come un roseo salmone.

Declivi di silenzio predace,
traballío d’un crepuscolo ubriaco, —
ma sono snudati i coltelli dei ghiacci
e c’è un battere di verdi lame.

Continuo, cupido, molesto ràntolo,
strepito uggioso e batter di coltelli,
e di lastre di ghiaccio che cozzano
scricchiolante rimastichío.”

Boris Pasternak, Il disgelo del fiume, 1916-28. 

Una processione di conifere risale la montagna: mai fermo il bosco, quali i moti, le direzioni, le foreste degli uomini. Quei canali nevosi, che più in alto si frammischiano al cielo d’inverno, son le piste al volto della stonda cima che scioglie, scioglie il volto in una litica cera fondente imbiancata, emerge anche, il capo di questa folta presenza sommitale.

 

l’opera è inserita nella mostra neoformazioni forestetiche, spazio di casso al vajont, dal 5 agosto al 31 dicembre

Foto: Teresa De Toni