ALCOOL IN ALTA MONTAGNA (olimpo)



Cortina 2026?
Cortina 1956 (tedofori, vessilli)

Queste sì eran prospettive olimpiche (non apollinee).
Utilizzarla (ingerirla), pazzi immemori (borghesi, imbolsiti, filistei, antisportivi, disinformati), l’esperienza millenaria dei popoli: è anch’essa Patrimonio, naturalmente.
Tutti insieme dunque, popoli della terra affratellati:

ALCOOL IN ALTA MONTAGNA – L’ALCOOL EN HAUTE MONTAGNE – ALCOHOL IN THE MOUNTAINS – ALKOHOL IM HOCHGEBIRGE – EL ALCOHOL EN ALTA MONTAÑA

Cover e quarta di copertina di:

Settimi Giochi Olimpici d’Inverno
BOLLETTINO UFFICIALE
N. 8-9, Dicembre 1955 – Gennaio 1956

Dice:
ALCOOL IN ALTA MONTAGNA
“L’uso moderato di alcool in alta montagna è consigliabile soprattutto per la sua azione ristoratrice e tonica.
Ne conviene lo stesso prof. A. Herlitzca, il più illustre fisiologo dei nostri tempi, che in un suo saggio SALUTE E SCIENZA IN ALTA MONTAGNA scriveva sin dal 1937 … non è un peccato in alta montagna elevare il tono psichico con qualche sorso di bevanda alcoolica. E’ provato inoltre con l’indagine scientifica e l’esperienza millenaria dei popoli che l’ingestione di alcool accresce la resistenza dell’organismo al freddo per il maggior afflusso di sangue nei vasi periferici della cute. …”

Grazie a Mattia Menardi e Archivio Spampani