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Alfred Agostinelli

La luce smeraldo nell’aria, 2019, stampa fotografica, 40,5 x 30,5 cm. 
La luce smeraldo nell’aria, 2019, stampa fotografica, 101 x 70,5 cm.
La luce smeraldo nell’aria, 2019, libro fotografico, 60 pagine, A4, B&W.

Raccolte in un libro fotografico o sospese in una parete leggera ed incorporea come il vento, le immagini che compongono “La luce smeraldo nell’aria” raccontano un substrato di connessioni tra realtà all’apparenza incongrue, tra momenti di perdita e distruzione che hanno fatto da spartiacque segnando un prima e un dopo sia nella vita di una famiglia che in quella di molti individui di una stessa comunità. La porosità dei confini sottesi tra mondo interiore ed esteriore diventa così il tramite per interpretare il paesaggio attraverso gli occhi di persone con un vissuto profondamente cucito nel territorio, un punto di vista sull’intreccio tra umano e ambiente che, non mette a fuoco tanto la drammaticità dell’evento catastrofico, ma apre piuttosto a una visione sulle possibilità di sopravvivenza messe in atto da chi resta. La tragedia come punto d’inizio dei processi rigenerativi (sia familiari che naturali) diviene, nel contesto della visione umana, il bagliore dal quale emergono tutte le nuove forme; quella luce che definisce la tangibilità del reale. Seguendo questa ipotesi di genesi e trasformazione, gli elementi in mostra costituiscono insieme alla rappresentazione di un immaginario privato e collettivo, un percorso di ricerca sui confini dell’immagine. Mentre le stampe fotografiche sorrette da un velo impalpabile spingono i limiti dell’ingrandimento fino al punto ultimo della derealizzazione, del passaggio dall’umano verso l’astrazione del ricordo, dal discreto al continuo; in un quaderno scorre una sorta di diario visivo: più che la realtà, la proiezione interiore di un mondo in divenire.

opera in:
to be here and there (cantieredivaia)
a cura di gianluca d’incà levis e evelyn leveghi
forte di monte ricco
12 luglio – 22 settembre 2019