christian manuel zanon/titubanza tiziano
christian manuel zanon
titubanza tiziano, composizione oggettuale, 61,5 x 86 x 8 cm, 2018
Muovendo da uno studio sugli aspetti teologici e mistici nelle strutture compositive del Vecellio,
l’autore ne individua due di “affini” e speculari, indipendentemente dagli aspetti contenutistici dei
soggetti in questione.
L’immagine – riprodotta – dei due nudi distesi viene negata in quanto tale e sottratta alle
rassicurazioni percettive: anzi, lo “spaesamento” prodotto intende indicare l’incontro reale con
l’opera di Tiziano, negandone le riproduzioni.
Non si può che provare titubanza, e reverenziale timore, di fronte all’opera autografa del Maestro
cadorino. Ma la titubanza che nasce, di fronte all’opera di Zanon, proviene dalla relazione che
l’osservatore instaura con la riproduzione fotografica di due opere di Tiziano, proposte nella forma
“enigmatica” del puzzle dove alla scomposizione per tasselli si aggiunge lo “sfiancamento”
dell’immagine originale, provocando confusione e tensione immaginativa assieme, in chi pone uno
sguardo mai sazio, neppure nei confronti di una blanda replica. È l’intervento sottrattivo dell’artista,
che è in grado di nutrire l’immaginario di Tiziano, con annesso invito a non accontentarsi mai delle
riproduzioni, ma di tentare sempre l’incontro diretto con l’opera ed i luoghi dell’autore.
opera in:
brain-tooling
a cura di gianluca d’incà levis, riccardo caldura, petra cason
forte di monte ricco
30 giugno – 30 ottobre 2018