Cristiano Focacci Menchini/Formazione


Cristiano Focacci Menchini

Formazione, 2019, china su carta, 210 x 67 cm

Teschio riaffiorato dalla terra, corpo in torsione, mente radicata
sinapsi elettriche di un polipo meccanico
germinano, si aggrappano, collegano.
Formazione di un pensiero roccioso.
Cosa succede quando non guardiamo?
Chi abita o viene abitato?
Ruggine nutre la terra, piante aliene non curate.
Che materia ha l’abbandono?

Formazione è una riflessione sulle forme della Natura vista nella sua totalità, del suo abitare, sedimentare, crescere, decomporsi e morire. Mi interessa rappresentare la sua crescita esponenziale, infinita, e come ogni volta essa riesca ad adattarsi, a reagire alle calamità, all’ incuria ed all’ abbandono. Come si modifica, fagocita, cede, per poi ripartire. Ho utilizzato diverse penne a china, con differenti tonalità di nero per accentuare le molteplici fasi di lavoro. Sono volontariamente partito solo da un unico foglio di medio formato e, disegnando, sono arrivato ad utilizzarne dieci, per rimarcare il senso di crescita, creando una lunga scia rettangolare. Un organo germinante, che lentamente si aggrappa, collegato attraverso il tempo e lo spazio. Un ambiente che si autogenera all’infinito.

opera in:
to be here and there (cantieredivaia)
a cura di gianluca d’incà levis e evelyn leveghi
forte di monte ricco

12 luglio – 22 settembre 2019