Federica Zanlucchi/Buffer 1, Buffer 2



Federica Zanlucchi, Buffer 1, 42×29.7 cm, olio su carta, 2024; Buffer 2, 29.7×21 cm, olio su carta, 2024

L’ambiente che respiriamo si rappresenta elaborando le sue tracce nella memoria, attraversando i tempi e i luoghi, senza gerarchie stabili o scale di grandezza: gli strati porosi della pietra o la trasparenza vitrea delle rocce bagnate da una livida luce pluviale, le valve striate delle conchiglie e alfine il fertile, popoloso, terreno dei sottoboschi. In questa serie di lavori il paesaggio appare frantumato in scaglie, ciottoli e carapaci assemblati dal tempo, convenuti da diversi ecosistemi, laddove ogni pietra è gremita di memorie, come un diario remotissimo e incompiuto.
La pittura liquida si stratifica e si modella creando uno spazio che ospita sedimenti che non sono mai fissi, evocando un ambiente embrionale in continua trasformazione.

L’opera è stata realizzata in Residenza a Casso a luglio 2024, ed è inserita nella mostra Le Fogge delle Rocce, Spazio di Casso al Vajont, dal 27 luglio al 31 dicembre 2024.

Foto: Teresa De Toni