federico lanaro/mountain way
Federico Lanaro
Mountain Way
Installazione, paline stradali, 2012
La razionalità ci porta a tracciare percorsi lineari, congiungendo il punto di partenza al punto di arrivo. La ricerca di ottimizzazione pone in primo piano fattori quali rapidità della percorrenza e organizzazione temporale. Un navigatore GPS può calcolare con efficienza la distanza e il tempo virtuale del viaggio, addirittura aggiornarlo in base a condizioni ambientali e di traffico. Rovereto -Taibon si percorre in 2 ore e 4 minuti. L’intervento è una riflessione sul percorso che ne mette in discussione linearità, inizio e fine. Le paline che affiancano le strade montane servono per indicare il percorso quando la neve alta confonde i riferimenti spaziali del viaggiatore. Un elemento semplice, persino rudimentale se comparato alle tecnologie di un GPS, ma estremamente efficace. La funzione della palina pone al centro il percorso stesso. Viaggiando in un paesaggio innevato, senza altri punti di riferimento che le paline stesse, si dimenticano il punto di partenza e quello d’arrivo, per concentrarsi sul percorso stesso. In quest’installazione le paline sono usate per definire un percorso semplice e minimale, ma non abituale. Si lascia da parte la linearità, struttura secondo la quale vengono abitualmente disposte le paline, per creare un percorso circolare che è percorso e basta, non tragitto da A a B. Tramite questo cambio di funzione, le paline divengono la guida per un esercizio mentale che pone al centro il percorso e la sua percorrenza, a scapito della meta e della velocità. Un training al potenziamento della capacità mentale di percorrere lo spazio senza inizio e fine.
opera inserita in
Mountain ways
a cura di Studio d’Arte Raffaelli Trento
in collaborazione con DC NEXT
Blocco di taibon, spazio APL 3
04 agosto – 09 settembre 2012