konzert für wohltemperierte grillen
e solo gli stanchi ed i fermi si fermano stanchi a divagare inutilmente sui montaggi e sui loop, mentre.
e anche quella notte, come quell’altra prima, per la bea, che cito ora, ce n’erano alcuni altri, apparentemente atteri, più pieni della luna, più ellittici nella rivoluzione, e più celesti nei corpi, dato che anelavano; che pure, coi loro organi stridulanti proiettati nella notte, le elitre sclerotiche lucidate vive a frusta dall’argenteo metallo plenilunio riflesso, saltavano, e risplendevano, con guizzi inusitati, sotto e fuori (dalla gran sala ipostila) riverberante e bluastra, e per pisciare sceglievano i verdi, freschi, erbosi giardinetti cittadini. poi, uno di loro prese in bocca un mozzicone intriso di birra, come fosse una falena, e la lingua gli si gonfiò e si fece di stoffa, e a quel punto nemmeno il rum bastò più, e l’intera livrea si spense, come intinta o sciolta in un nero indecente di pece. e il sapor di petroglio.
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Giovanni De Donà – “Konzert für wohltemperierte grillen” – powered by Diachronic from Diachronic Media LTD on Vimeo.