Kristian Sturi/isti mirant stella
Kristian Sturi, ISTI MIRANT STELLA, fumogeni su tela non trattata, fumogeni, flatting e alluminio su telaio di legno. 120x200x5 cm, 2025. Courtesy l’artista
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[…] E l’esecuzione, come nel caso specifico, nasce proprio come urgenza di fissare un procedimento etereo, altrimenti destinato a svanire, nuvola colorata di fumo, divertissement e segnale di pericolo si concretizzano e lasciano tracce, brecce nel cielo come il soggetto che batte come un tamburo simbolico, quella prima visione della cometa di Halley ricamata sull’arazzo di Beyeux qualche anno dopo la battaglia di Hastings, ISTI MIRANT STELLA, preannuncia nella sua duplicità, sciagura e pace, fuoco siderale che passando lascia detriti e frammenti, mentre l’odore della polvere pirica ci riporta a terra, alla roccia da cui deriva quel fuoco terrestre, scintilla capace di innescare abbagli e calore.
It’graffitti game mi risuona nella mente mentre con il fumogeno cerco di tracciare i segni della cometa, velocità di segno poiché il tempo di utilizzo di un candelotto è di circa un minuto, buona la prima, senza ripensamenti, assolutamente non voluti né cercati, frenesia colorata tra fumo e residuo sul supporto, poiché con il fuoco il pigmento si fissa alla tela non trattata solo con il calore.
La visibilità scarsa permette di focalizzare la direzione del fumogeno con gesti apparentemente impacciati ma decisi, a tratti eterei, a tratti insistenti e la fiamma lacera la tela in piccole brecce. Vedendolo non posso che accostare l’opera ad uno sketch fuori scala dall’esecuzione rapida ma non per questo necessariamente risolta, un bozzetto tratto da un taccuino over size. Forse ha più a che fare con il mondo dei graffiti, gesti veloci ed illegali, simbolo che in pochi sapranno decifrare, tag a lato del palazzo.
L’opera è parte delle mostra Detriti Frammenti Schegge Brecce, Nuovo Spazio di Casso, fino al 31 dicembre 2025
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Foto Teresa De Toni