Roberta Busato/Prato a Rotoli


Roberta Busato, “Prato a Rotoli”, lembo di prato prelevato da Corte di Cadore, semiarrotolato; erba, terra, raduci, pallet in legno; 100x50x40 cm, 2022. Il lavoro in WKB? a Casso.

A Borca Gianluca risponde che non c’è terra attorno alla colonia dove poter scavare. Pietro ancora ricorda la stesura dei tappeti di prato srotolati sulla roccia.
Guido racconta che una volta a Sappada, Alto Cadore (poteva essere il 2004 o il 2012) passeggiando sulla strada alta del paese vecchio, il suo sguardo venne catturato da una macchia chiara e regolare, nei prati su, verso le cime. Probabilmente l’erba era stata rasata per una ripresa aerea.
L’idea di questo progetto, che si svilupperà nel tempo attraverso una sequenza di azioni, nasce per effetto della causalità.


Prima parte: la copertura vegetale (il prato-portato) di Corte.

Qualcosa “capita” e a me è “capitato” di chiedermi cosa _ sta sotto_ i prati nell’area della Colonia dell’Ex Villaggio Eni di Corte di Cadore.
Durante la realizzazione dell’ex Villaggio Eni di Corte (fine anni ’50 primi ’60), le zolle venivano recuperate su indicazione di Gellner nei paraggi del Villaggio e nelle zone limitrofe, e portate a Borca sotto forma di cilindri, che venivano poi stesi nelle diverse aree petrose di Corte, per avviare in processo d’imboschimento del ‘covo di vipere’.
Il tutto avveniva molto rapidamente, altrimenti il “cilindro di prato” si sarebbe deteriorato.

Ho praticato quest’operazione di strappo di questo “primo sedile vegetale”: si tratta di un’azione parassitaria di sottrazione.
Passeggiando attorno la Colonia, ho poi individuato una zona, dalla quale, con una vanga, ho prelevato un lembo di prato della misura ordinaria di un qualsiasi tappetino da bagno (100×50 cm), nella sua forma innaturalmente naturale.
Il tappeto di prato, cavato, è stato posizionato all’interno dello spazio di Casso. Per tutta la durata della mostra, non vi sarà nessuna cura o attenzione nel mantenimento del tappeto.
Nel corso dell’Openstudio TROMAMOTEL a Corte, si è condotta un’altra azione.
Alcuni dei visitatori dell’Openstudio hanno accolto l’invito dell’artista a “scavare” altri lembi di prato dal parco della Colonia. Questi fogli sono stati poi accumulati in un punto del Piazzale delle Adunate.

Foto Teresa De Toni