Silvia Listorti/Ogni volta che il respiro grida in me
Silvia Listorti, Ogni volta che il respiro grida in me, 2022, vetro, dimensioni variabili.
—
[…] cosa farò, quando la foresta crescerà solo nella mia fantasia, quando i torrenti saranno soltanto vuote, sciacquate arterie?
Grazie a DC – allo specchio dell’acqua dell’affluente destro della Piave – allo sguardo di Silvia Hell.
Le parole, scandite prima di essere pronunciate, incontrano le forma. L’essenza del verso, la delicatezza del corpo, un cor(p)o etereo. I limiti, forze contrastanti e confini di senso.
La voce di Christine Lavant, che Thomas Bernhard ha estratto all’oblio, arriva in potenza per Silvia Listorti ed il verso della poetessa da lei scelto – ‘Ogni volta che il respiro grida in me’, in originale ‘Sooft der Atem in mir schreit’, descrive quella differenza del respiro, in quanto soggetto, che il corpo abita e veste di grazia. L’acqua, il vetro, la pelle di sopra e di sotto, sono strati modellati dal soffio che tutto valica e trasporta, cristallizzati in presenza. Il tempo non esita ad essere tempi, dilatato in attimo
(Silvia Hell)
Le opere sono parte di Who Killed Bambi?, collettiva detritica di DC al nuovo Spazio di Casso al Vajont
—
Foto: Teresa De Toni