Stefano Moras/La montagna rivelata, Ancora 36 pieghe per toccare la Luna, La montagna rivelata #2


Stefano Moras

La montagna rivelata,
olio su tela, 150 x 200 cm, 2015

Ancora 36 pieghe per toccare la Luna,
fogli di carta dipinte e piegate, 2015

La montagna rivelata #2,
residui fogli di carta dipinti sovrapposti e ricomposti, 2015

La montagna rivelata. Così Moras presenta la serie di riflessioni che ha realizzato in questo periodo di residenza a Casso. La pittura, come medium centrale della sua produzione, si articola in alterazioni e mutazioni successive, forse geomorfiche traduzioni, come in ancora 36 pieghe per toccare la Luna. Il residuo, nel suo lavoro, è la conseguenza di un processo fatto di sovrapposizioni di materia: strati di fogli di carta, colore ed ancora fogli, generano decalcomanie e composizioni al limite tra caso e programmazione. Essendo parte integrante della pittura, esse vengono conservate e poi rielaborate.

 

 

opere in:
to’non ignà
a cura di dolomiti contemporanee in collaborazione con stefano moras
nuovo spazio di casso
22 agosto-26 settembre 2015