stefano moras/scroll – Nobody told me that it must be beautiful n. 2


stefano moras

scroll, acrilico su film pittorico, 60 x 70 cm, 2018

Nobody told me that it must be beautiful n. 2, acrilico su film pittorico, 140 x 150 cm, 2018

Da una pittura attenta all’intersecarsi di più matrici stilistiche (geometrico-astratte, biomorfiche) ma sempre legate al supporto della tela, le più recenti elaborazioni di Moras sono passate ad aspetti più marcatamente processuali, sempre comunque legati all’idea di una superficie da osservare, trattare e riprocessare come scrive lo stesso artista. Dunque non più la pittura come costruzione di un’immagine, quanto piuttosto come osservazione e conseguente azione performativotrasformativa. I lavori sui prelievi di intonaco che viene distaccandosi dalla superficie muraria facevano già intravedere la direzione attuale, cioè le pratiche di recupero del residuale, fino alle recenti tele parzialmente arrotolate e dipinte che diventano superfici molto materiche, presenze nello spazio; non più quadri, ma depositi di azioni che hanno riprocessato il gesto del dipingere, considerandolo nella sua fisicità, nel suo ripetersi che genera stratificazioni, sovrapposizioni, accumulazioni di strati e momenti pittorici.

opera in:
brain-tooling
a cura di gianluca d’incà levis, riccardo caldura, petra cason
forte di monte ricco
30 giugno – 30 ottobre 2018