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Laura Dell’Aglio/Embrioni

 

Laura Dell’Aglio, Embrioni, 2012,  Paraffina, ovatta, germogli, contenitori per uova, misure variabili.

 

Un discreto richiamo alle mutazioni genetiche, agli organismi modificati nel loro dna, così da rendere meno nette di un tempo le distinzione fra ciò che è animale e ciò che è vegetale. Come succede negli embrioni ibridati proposti dall’artista, che giocano con la superficie del muro retrostante, corrosa da una perdita d’acqua che permette la crescita di muffe  e infiorescenze. Un lavoro dunque che si pone in relazione con la specifica condizione dell’ambiente della mostra. Un’opera che si trasforma, cresce, muta come avviene concretamente per in ogni paesaggio.

 

Opera inserita all’interno della collettiva “Future, Landscape in DC. A changing exhibition”, Forte Marghera-Parco del Contemporaneo
a cura di Riccardo Caldura, in collaborazione con Gianluca D’Incà Levis, Guido Molinari, Paolo Toffoluti, Blocco di Taibon , Spazio APL 8, 4 agosto/9 settembre 2012