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Tiziano Martini/Senza titolo

 

 

Nel corso del laboratorio di “a poem about a chance meeting” ho realizzato due tele di grande formato di impatto formalista.

 

Il secondo lavoro è una mimesi. Esso  appare come un groviglio di segni causali ma gestuali che può ricordare un disegno infantile a pennarelli, il risultato di un gesto immediato, oppure una carta su cui vengono provati i pennarelli prima dell’acquisto.
In questa tela mi interessava “azzerare” una certa manualità, ovvero annulare quasi totalmente l’intervento all’apparenza gestuale. Per questo motivo ho utilizzato un filtro tra la mia mano e la superficie: lo scotch. I segni sono quindi realizzati con degli stencil, sono prima  disegnati sulla pellicola, in seguito ritagliati e asportati e riempiti a vernice spray. Questo processo  viene moltiplicato per molti livelli sovrapposti. Come nel lavoro precedente, la dimensione temporale molto estesa fa assumere al lavoro un carattere performativo, e la tela rappresenta il risultato di un lungo processo di preparazione.
Anche in questo caso l’errore, la sbavatura, l’imprecisione manuale rendono visibili un certo limite, che diventa anche la chiave di lettura del lavoro.

Tiziano Martini

 

opera inserita in

a poem about a chance meeting

da un progetto di Nicola Genovese e Tiziano Martini
blocco di Taibon Blocco, spazio APL 9

04 agosto – 09 settembre 2012