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Dopo Vaia: agricoltura in montagna e cambiamento climatico
Venerdì 25 ottobre 2019, Dolomiti Contemporanee ospita il workshop Dopo Vaia: agricoltura in montagna e cambiamento climatico.
Si tratta di un’iniziativa della Fondazione Dolomiti Unesco in sinergia con Ufficio Biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia.
Uno specifico approfondimento tematico su un aspetto connesso a Tempesta Vaia, si sviluppa dunque attraverso questo workshop, che si svolge al Nuovo Spazio di Casso venerdì 25 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Nell’ambito dell’iniziativa Dolomiti Days, e in seguito ai risultati emersi dal progetto Prodotti e produttori di qualità delle Dolomiti Patrimonio mondiale UNESCO patrocinato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, la Regione Friuli Venezia Giulia ha organizzato quattro workshop che si svolgono tra ottobre e novembre.
Essi riguardano temi strategici che la stessa Rete di produttori ha evidenziato come significativi e che, concretamente, avranno come fine la condivisione di azioni comuni per integrare sempre e di più il mondo dell’agricoltura e specificatamente della produzione agroalimentare con gli obiettivi gestionali delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità.
Nello specifico, dopo la Tempesta VAIA di fine ottobre 2018, si vuole cercare di fare un’analisi sugli impatti che il cambiamento climatico in atto potrebbe avere sull’agricoltura di montagna.
Nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile definita dalle Nazioni Unite, la Conferenza di Marrakech (novembre 2016) sui cambiamenti climatici (COP22) ha fatto emergere la necessità di “mettere l’agricoltura al centro degli interventi sul clima”: se è vero infatti che l’agricoltura contribuisce per quasi il 20% alle emissioni di gas serra, è essa stessa una parte fondamentale della soluzione in termini di mitigazione degli impatti, di esternalità positive per aumentare la resistenza e combattere l’impatto del cambiamento climatico.
Nelle Dolomiti e nel territorio montano e alpino questo tema è particolarmente sentito anche a seguito di Tempesta Vaia, la quale, nella sua irruenza, ha evidenziato come il territorio dolomitico sia particolarmente fragile ed esposto ad alcuni effetti del cambiamento climatico e come questo incida sul paesaggio, sul sistema ecologico e sulla biodiversità.
In questo contesto riteniamo che si debba capire come e quanto il lavoro dei produttori del settore agroalimentare abbia subito gli effetti dello specifico evento e come esso stia cambiando a seguito dei mutamenti climatici. Infatti, partendo dal presupposto che le cause del cambiamento climatico siano effetto di fenomeni globali, essi obbligano chi opera nel settore agroalimentare ad adeguamenti rivolti ai processi di produzione e alle pratiche consuete.
Alla luce di questa premessa e ricordando che gli operatori del settore agroalimentare sono protagonisti nelle azioni di tutela e sviluppo della biodiversità e del benessere ecosistemico generale, oltre che custodi e produttori del paesaggio dolomitico riconosciuto valore universale dall’UNESCO, il workshop mira ad ascoltare la loro voce e, tramite la loro diretta esperienza, tentare di formulare o evidenziare quali strategie e azioni possano essere particolarmente calzanti per l’agricoltura di montagna nel contrasto e/o nell’adattamento ai fenomeni legati al cambiamento climatico.
Nel corso della giornata, i partecipanti al workshop saranno condotti in visita alle due mostre attualmente allestite nello Spazio di Casso, Fibra flessa (schianta l’uomo e non il bosco) e Sentieri non euclidei.
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INFO Workshop:
La partecipazione al workshop è gratuita.
Informazioni e iscrizioni:
arch. Irma Visalli – tel. 347 4005973 , mail: irmavisa@me.com
Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio biodiversità,
Ufficio di Pordenone tel. 0434 231200 / 0434 231425
e mail: dolomiti.unesco@regione.fvg.it