mostre
(ricordiamo che il sito di sass muss non è più attivo. dolomiti contemporanee è una stazione mobile di scambio, questo website racconta l’edizione 2011 del progetto. per le nuove locations attive ora, vai al website 2012 DC NEXT).
Nell’anno 2011, in cui si è avviato DC, l’epicentro del progetto è stato Sass Muss. Un complesso di archeologia industriale, costituito da alcuni edifici realizzati nella seconda metà del XIX secolo, da pochi anni recuperato, che storicamente ospitava un polo chimico, e da un gruppo di corpi di fabbrica più recenti. L’ampliamento produttivo, costituito da grandi volumi in cemento prefabbricato piantati nel verde, a poca distanza dai primi picchi dolomitici, crea uno scarto estetico sensazionale.
Fino al 2011, gli edifici originali erano chiusi, da oltre vent’anni. Nemmeno quelli industriali più recenti erano stati utilizzati, se non in minima parte.
dolomiti contemporanee ha riacceso il sito.
Nella prima stagione, tra luglio ed ottobre 2011, sono stati realizzati due blocchi di mostre, con sette curatori (i primi), settanta artisti, tre sedi di mostra, un laboratorio, una residenza. e poi performances ed eventi musicali. e incontri e dibattiti, legati a temi diversi, come arte e montagna (in collaborazione con il festival oltre le vette); un progetto d’arte arte contemporaneafortemente legato al territorio, alla socialità, alla cultura, al sistema economico, alle fabbriche; per generare un’esperienza integrata di produttivo culturale, e rianimare un sito sospeso.

 

DC paint/one, a cura di gianluca d’incà levis

Un nuovo mondo, a cura di andrea bruciati

La Pierre de la Folie, a cura di alberto zanchetta

 

contractions, a cura di daniele capra

dolomitenhof resort, a cura di associazione e

azimut, a cura di alice ginaldi

dc pulse/two, a cura di gianluca d’incà levis