a cas, capitello


la scorsa estate (2013), a luglio, dalle cinque alle sette del mattino sfalciavo il sentiero meraviglioso per la falesia, erbe alte un metro e venti. il decespugliatore me l’aveva prestato germano, uno dei decani abitanti di cas. poi alle sette doccia veloce in canonica, la canonica messaci a disposizione da don gabriele, il parroco di longarone, e mio domicilio, oltre che residenza dc. quindi, massimo alle 7.30, via, a lavorare allo spazio, fino a notte fonda (gianluca d’incà levis).
le prime interazioni, non è stato facile, non son venute subito. le prime interazioni con il suolo, con la terra, con questa terra, e con la sua gente.
i primi gesti stanziali, l’assottigliarsi dello straniero.
il capitello di cas si trova sul troi de sant’antoni, accanto al cimitero di cas, poco al di sotto del sentiero per la falesia.
piccolo, splendido, sasso a parete, lastre sul tetto.
il tetto collassato da anni, l’interno devastato. lo scorso inverno, l’associazione insieme par cas l’ha restaurato.
ora, ci son tre nicchie all’interno, sopra ed accanto all’altare.
e le pitture murali sono state affidate a dc, al lavoro in questi giorni (maggio 2014) c’è andrea visentini.
santi, e contemporanei.
una madonna con bambino, e un sant’antonio.
questo incontro, tra il nuovo e il vecchio, a cas, tra la cultura innovativa e la tradizione della memoria, è bello, forte, significativo.
ne siamo felici.
e, tra un poco, torniamo a sfalciare.
e riapriamo lo spalto.

il capitello restaurato è stato inaugurato il 22 giugno 2014.
qui un articolo comparso su bellunopress.