DC allo IUAV con Ora!

presentazione Bando ORA! Linguaggi contemporanei, Produzioni innovative
martedì 1 dicembre, ore 11.00
Aula Tafuri, Palazzo Badoer
calle de la laca 2468 san polo, Venezia

 

 

 

 

 

La Compagnia di San Paolo ha attivato il Bando Ora! Linguaggi contemporanei, Produzioni innovative.

Il Bando intende promuovere a livello nazionale la produzione culturale attraverso il sostegno a progetti nell’ambito delle arti visive, performative e altri linguaggi espressivi della cultura contemporanea…”
Eccolo qui.

In occasione della presentazione del Bando Ora! che si svolgerà il prossimo 1 dicembre, presso l’Università Iuav di VeneziaDolomiti Contemporanee sarà presente, per raccontare la propria storia, il senso e la funzione delle proprie prassi nell’ambito della Rigenerazione culturale e funzionale.
Appuntamento dunque martedì 1 dicembrealle ore 11.00, a Palazzo BadoerAula Tafuri, calle de la laca san polo 2468, 30125 Venezia.
 
Sarà possibile seguire la conferenza in streaming su www.iuav.it/streaming/Badoer.

E si espande, in questo periodo, la rete dei soggetti piemontesi con cui DC sta avviando ragionamenti di apertura sul territorio, ragionamenti culturali e operativi che contrastano la miope visione segregativa degli spazi-a-casa-loro. 
Le Dolomiti a Torino, questo ci interessa, e Mollino a Borca, e magari Gellner al Castello del Valentino, questo vogliamo fare.
L’est ad ovest, e l’ovest ad est, questo va fatto. 
Gli incroci e le reti, questo, e solo questo, è imprescindibile, se si vuol parlare di Cultura (e non di orti conclusi).
Lo Spazio aperto che separa le Dolomiti dalle Alpi occidentali è assai più importante delle Dolomiti stesse, come delle Alpi occidentali: esso non va colmato: va percorso. 
Questo Spazio non è altro che il Paesaggio.
E paesaggio è Movimento
Il Politecnico di Torino, la Fondazione Merz, gli innovatori del paesaggio (non solo alpino) di Leap Factory, Il Museo Nazionale della Montagna, questi son solo alcuni di coloro con cui vogliamo collaborare, per stendere una rete di progetto sul territorio, per muoverlo e trasportarlo, per evitare di costringerlo e coltivarlo entro ai recinti statici.