18 giugno 2015

giovedì 25 giugno, dalle ore 18:00, presso la real academia de españa en roma, si svolgerà “puertas abiertas. residencias 2014-2015″, evento nel corso del quale saranno presentati i progetti degli artisti e ricercatori che hanno operato in residenza presso l’academia dal 2014 ad oggi. tra i vari progetti, sarà presentato anche “santos dìas”, lavoro realizzato da giuseppe vigolo e antonella zerbinati. Maggiori informazioni qui
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8 giugno 2015

In edicola con Abitare di giugno, articolo di Francesca Oddo su passato e presente del Villaggio Eni di Corte di Cadore, dove oggi è attivo progettoborca. Il valore di un’idea (e di un ideale), di F. Oddo “Dalla vocazione sociale al bene comune, il Villaggio Eni sulle Dolomiti torna a nuova vita conservando tracce importanti del progetto originario di Enrico Mattei ed Edoardo Gellner. Così, oltre allo sviluppo immobiliare, si punta sull’arte contemporanea, sulla formazione e sulle nuove tecnologie.”   leggi qui l’articolo
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28 maggio 2015

giovedì 28 maggio 2015 è andato in onda sul tgr buongiorno regione veneto (ore 7.30) un servizio di approfondimento sull’ex villaggio eni di borca di cadore e su progettoborca, progetto culturale di rivitalizzazione e riqualificazione, avviato sul sito da dolomiti contemporanee a luglio 2014. questo l’estratto del servizio
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22 maggio 2015

Giovedì 28 maggio, alle ore 17.30, Gianluca D’Incà Levis presenterà Dolomiti contemporanee al Museo macro di Roma (Via Nizza). Qui di seguito il testo del Comunicato Stampa: DOLOMITI CONTEMPORANEEal MACRO incontro conGianluca D’Incà Leviscuratore del progetto e gli artistiAndrea Dojmi e Sandra Hauser giovedì 28 maggio, ore 17.30MACRO Via Nizza – Sala CinemaINGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI Giovedì 28 maggio alle ore 17.30, l’Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ospitano presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma la presentazione del progetto Dolomiti Contemporanee (DC),
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23 aprile 2015

sabato 16 maggio, in occasione della settimana della cultura cadorina, dolomiti contemporanee aprirà al pubblico, per la prima volta nella stagione 2015, la struttura della colonia dell’ex villaggio eni di borca di cadore, cantiere di progettoborca. sarà dunque possibile visitare le architetture gellneriane, e le opere realizzate dagli artisti in questi primi mesi di attività di progettoborca, alla loro presenza. La visita guidata si estenderà poi ed alcune altre strutture del villaggio. l’appuntamento è per le ore 14.00 di sabato 16 maggio, punto di ritrovo l’ufficio vendite all’interno del villaggio.qui le indicazioni per arrivare (una volta
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2 aprile 2015

segnaliamo l’inclusione di dolomiti contemporanee nella pubblicazione mountain dossier, parte della rivista scientifica dislivelli. nel n. 3 (marzo 2015), dedicato alle “housing policies in mountain areas”, viene condotta un’analisi sul territorio montano della provincia di pordenone (val cellina, val tramontina e val colvera, val d’arzino). all’interno del paper dal titolo abitare nella montagna pordenonese: problemi e prospettive alla luce delle dinamiche sociali ed economiche del territorio, realizzato dall’osservatorio per le politiche abitative della provincia di pordenone, dc viene citato come pratica culturale attiva a
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1 aprile 2015

il 12 aprile inaugura presso la maison des arts georges pompidou di cajarc (tolosa), la mostra piano – alto! des géographies nomades, prima collettiva che raccoglie i lavori realizzati dagli artisti che hanno preso parte al progetto di scambio italo-francese piano. gli artisti coinvolti da dolomiti contemporanee all’interno di piano – alto! sono stati: jérémy laffon, lise lacombe e daniele pezzi.a questo link alcune foto dei loro work in progress.seguirà un evento di presentazione dei lavori di piano – alto! anche in dc.–piano – alto!des géographies nomades12 aprile – 7 giugno 2015maison des arts geogres pompidoucentre
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30 marzo 2015

Sapere, costruire vs. ignorare, distruggere A luglio 2014, è stato attivato un progetto di valorizzazione culturale e rigenerazione sull’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore (Corte di Cadore): si tratta di Progettoborca. Il progetto è stato ideato, e viene sviluppato, da DC Dolomiti Contemporanee. Dolomiti Contemporanee è un progetto nato nel 2011, noto a livello nazionale, sostenuto da centinaia di partner, pubblici, privati, culturali, che si occupa di ripensare e rilanciare grandi, straordinari siti, all’interno della regione delle Dolomiti Unesco, rivalutandone il potenziale. Progettoborca è una piattaforma articolata e complessa, che opera a diversi livelli,
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18 marzo 2015

sul fatto quotidiano un’intervista di luciana apicella a gianluca d’incà levis.leggi l’intervista qui >>   a questo link il testo integrale dell’intervista, nella quale il curatore di dolomiti contemporanee (dc) si sofferma su diversi aspetti fondamentali della pratica culturale del progetto, e sul significato dei processi artistici e rigenerativi
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3 marzo 2015

il contemporaneo và a teatro. DC segnala lo spettacolo teatrale Medea Metamorfosi, che la regista Patricia Zanco porterà in scena venerdì 6 marzo, al Teatro Astra di Vicenza. Questa versione della Medea include nel proprio allestimento di scena gli elementi scultorei propri della performance La Legrosega Pandùda, realizzata dall’artista Andrea Grotto nel Nuovo Spazio di Casso nel settembre 2013, e prodotta da Dolomiti
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Progettoborca a Vitorchiano con Casa Cametti

Casa Cametti a Vitorchiano (Viterbo)
Complesso di Sant’Agnese
Opening 30 settembre 2017, ore 15.00

Una selezione di video relativi all’esperienza di Simone Cametti alla Colonia di Borca di Cadore con Casa Cametti va in mostra a Vitorchiano, dal 30 settembre al 5 novembre 2017.
L’installazione è inserita nel programma dei Percorsi nell’arte, proposti dall’Accademia Nazionale di San Luca (cinque artisti in cinque siti sparsi nella Provincia di Viterbo: oltre a Cametti, Andrea Aquilanti, Luigi Ontani, Marina Paris, Pier Paolo Perilli).

 

vitorchiano

Dalla montagna

L’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore è una struttura prodigiosa, dove, negli anni ’50, prese forma, grazie all’architetto Edoardo Gellner, il programma sociale di welfare (e propaganda) di Enrico Mattei. Per decenni, fino agli anni ’90, il Villaggio ospitò i dipendenti di Eni, nei soggiorni estivi alle pendici del Monte Antelao. Dal 2014, Dolomiti Contemporanee vi ha attivato una Residenza internazionale, connessa a Progettoborca, piattaforma di rigenerazione di questo sito, tanto importante nella storia della cultura, dell’innovazione, della civiltà, e d’Italia.

Azione: l’arte nello scarico

Simone Cametti è giunto all’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore a febbraio 2015, a conoscere ed esplorare il Villaggio e la sua Colonia, una delle strutture più importanti del complesso, oggi trasformata in un grande cantiere artistico e culturale. Da subito, la pratica del far arte si è venuta intimamente connettendo con quella dello stare al mondo, e Cametti ha coinvolto la propria famiglia nel progetto. Far l’artista non è un mestiere, ma un modo d’esser presenti attenti, mentre si vive. Occhi neri belli fissi sempre accesi, come dado a stringere su concetti e oggetti.

Gli ex uffici dirigenti, uno dei padiglioni parte dell’enorme Colonia, inutilizzati dal 1991, hanno così preso a trasformarsi. Scomparsi i raccoglitori e i documenti, sono arrivati i mobili e gli arredi preziosi di Gellner, gli elettrodomestici della Colonia, prodotti da molte importanti aziende d’allora (Fantoni, Lanerossi, Flos, Ginori, Pirelli, Agipgas).

Lo spazio di lavoro abbandonato, ristrutturato e dotati di utenze e servizi dall’artista stesso, è dunque diventato ambiente domestico, oggi composto da salotto, cucina, tre camere, bagno, terrazza, frigo e televisione. Ogni anno, la famiglia Cametti parte da Roma e raggiunge Simone in Casa Cametti, per il soggiorno estivo. Leonardo, tre anni, Mattia, otto, la compagna Sonia, il cane Nora. Alle volte, salgono anche gli studenti di Simone all’Accademia RUFA, per sviluppare workshop o progetti.

Il ritmo, nella Casa, è quello ordinario della vita di un gruppo familiare alla villaggiatura in montagna. Mentre Simone compie ricerche in Colonia, e lavora (muratore, elettricista, idraulico, cogitatore) alla casa, i figli giocano. Si va a funghi nel bosco, e si cucinan risotti. Si beve vin bianco in terrazza, tra i pini e gli abeti. Nora abbaia ai caprioli e cervi, qui di casa. Quando c’è tempo, si va a camminare, o al lago. Durante gli Open-studio, il pubblico invade la casa, senza turbarne l’intimità. Casa Cametti non è un set: è un cantiere della produzione autosufficiente, governato da un’idea vitale e rigenerativa, testarda e quieta. E’, come Progettoborca, che la contiene, una sorta di responsabile e autarchica ribellione ai destini d’inerzia e alle pigrizie commemorative (non frignare, avvita). E’ uno spazio occupato, abitato e aperto alle persone aperte, nel quale l’artista si sa far lo scarico. La pratica quotidiana di vita, coincide qui con quella artistica, abbiamo detto. Artista ripara la stufa. La stufa scalda i suoi bimbi. Però Simone documenta ogni cosa, nei lavori a parete, con le foto. E con i video.

Ora, nel Complesso di Sant’Agnese a Vitorchiano, in quest’albergo un tempo attivo (come la Colonia di Borca), viene l’arte, a dar senso alla Spazio perduto, che si vorrebbe ritrovare. E, nelle camere vuote, trovano posto dodici video realizzati all’ex Villaggio Eni. La vita di tutti i giorni rifluisce anche qui. La vita della montagna, con l’aria sottile, e la pratica densa, di Casa Cametti, dove i confini pretenziosi e opachi tra gli àmbiti detti (arte, lavoro, vita, impegno, vacanza) si spezzano, e la vita scorre in un flusso. Come l’acqua, nello scarico del cesso (funzionalità meccanica, mica nihilismo).

Gianluca D’Incà Levis, 24 settembre 2017, Perarolo di Cadore