26 dicembre 2011

con questo giuoco intendiamo dire che: dato che il tendere (infinito) della volontà non è in alcun modo soddisfacibile, essendo ogni evento troppo esiguo per racchiuderla, ogni evento essendo fenomeno, ed ecco infatti che ogni raggiungimento ogni aspirazione ogni CIMA svaniscono solo un attimo dopo la loro presunta conquista, e come non c’è alcun motivo, NON C’E’ ALCUN INIZIO, alla volontà (infatti schopenhauer non ha saputo concepire alcun big-bang), volontà che, come, pur senza desiderarlo, sa bene ogni osservatore lucido e sano di mente, porta inevitabilmente alla GUERRA (saper che c’è, che è inevitabile, non significa anelarvi), allo stesso
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ALCOOL IN ALTA MONTAGNA (olimpo)


Cortina 2026?
Cortina 1956 (tedofori, vessilli)

Queste sì eran prospettive olimpiche (non apollinee).
Utilizzarla (ingerirla), pazzi immemori (borghesi, imbolsiti, filistei, antisportivi, disinformati), l’esperienza millenaria dei popoli: è anch’essa Patrimonio, naturalmente.
Tutti insieme dunque, popoli della terra affratellati:

ALCOOL IN ALTA MONTAGNA – L’ALCOOL EN HAUTE MONTAGNE – ALCOHOL IN THE MOUNTAINS – ALKOHOL IM HOCHGEBIRGE – EL ALCOHOL EN ALTA MONTAÑA

Cover e quarta di copertina di:

Settimi Giochi Olimpici d’Inverno
BOLLETTINO UFFICIALE
N. 8-9, Dicembre 1955 – Gennaio 1956

Dice:
ALCOOL IN ALTA MONTAGNA

“L’uso moderato di alcool in alta montagna è consigliabile soprattutto per la sua azione ristoratrice e tonica.
Ne conviene lo stesso prof. A. Herlitzca, il più illustre fisiologo dei nostri tempi, che in un suo saggio SALUTE E SCIENZA IN ALTA MONTAGNA scriveva sin dal 1937 … non è un peccato in alta montagna elevare il tono psichico con qualche sorso di bevanda alcoolica. E’ provato inoltre con l’indagine scientifica e l’esperienza millenaria dei popoli che l’ingestione di alcool accresce la resistenza dell’organismo al freddo per il maggior afflusso di sangue nei vasi periferici della cute. …”


Grazie a Mattia Menardi e Archivio Spampani