recensione francese di “the inner outside (bivouacs)” – le corridor – 03 agosto 2014
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“THE INNER OUTSIDE (BIVOUACS) : UN’ESPOSIZIONE SULL’HABITAT E IL RAPPORTO DELL’UOMO ALLA MONTAGNA
Per la quarta edizione di Dolomiti Contemporanee, nel cuore della vecchia scuola di Casso, piccolo villaggio tra le Dolomiti, l’esposizione « the inner outside (bivouacs) » invita dodici artisti a rappresentare il bivacco, piccolo spazio, cellula di riposo, rifugio dopo un’escursione. Le opere, disegni, pitture, sculture, video e installazioni interrogano lo spettatore sul rapporto tra interno ed esterno.
Cristiano Menchini compara il rigore delle rappresentazioni delle carte topografiche della regione delle Dolomiti con dei disegni di vegetali sui bordi. Così questi appaiono a loro volta degli spazi grafici, simboleggiando un luogo protetto. Installata sul soffitto, l’opera di Michelangelo Penso ci lascia immaginare un animale ancestrale. La scultura di Mattia Bosco e la stampa a getto d’inchiostro di Tiziano Martini possono essere messe in relazione. Mattia Bosco propone un pezzo in marmo dove si crea una tensione tra il processo di creazione naturale e la lavorazione della materia, mentre Tiziano Martini espone la gigantografia di una tavola trovata all’interno del Bivacco Grisetti, dove sono rimasti i segni di graffiti, incisioni e colature, testimonianze della presenza di alpinisti.
Giuseppe Abate ha l’opportunità di creare un’installazione all’interno della camera-bivacco permanente. Il secondo piano dell’esposizione è marcato dalla presenza di un’installazione di Filippo Manzini. In equilibrio, incollata al suolo e a due pilastri, l’opera costituisce un’estensione d’architettura. Andrea Grotto, con 24 disegni della serie Walking I/Walking III invita lo spettatore a raccontarsi delle possibili storie. Suggerisce dei bivacchi e un paesaggio, risultato di un’esplorazione e di una passeggiata. È presentato ugualmente un video che mostra la performance “questa sosta non è un orto” di Mario Tomé. Nel 2012, l’artista è entrato in una scatola-bivacco, che ha sospeso al centro di uno spazio nel Palazzo Crepadona di Belluno. Attraverso questo progetto, ha suggerito la trasposizione di un ambiente montano all’interno dello spazio museale.
All’ultimo piano, Giuseppe Abate ha posato una carta divenuta scultura contro un pilastro, per attirare lo sguardo verso la montagna crollata, visibile dalla finestra. Christian Fogarolli, nel suo video Hôtel-Dieu, rappresenta una ricerca compulsiva di oggetti, rivelando un marasma in un luogo che sembra abbandonato.
Curatore: Gianluca D’Incà Levis Esposizione « The inner outside (bivouacs) », visitabile fino al 31 agosto, nello spazio espositivo di Dolomiti contemporanee a Casso, Venezia, Italia.
Dal 12 settembre ci sarà la seconda esposizione « il meteorite in giardino ». Da seguire anche e prossimamente, progetto borca, una piattaforma artistica situata nell’ex-villaggio ENI, a Borca di Cadore, in Veneto.”
traduzione a cura di Francesca Giozet
qui l’articolo originale su le Corridor
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