D-Shape in Fuocoapaesaggio, Grand Tour con Alessandro Sambini


D-Shape è un grande innovation-partner di dolomiti contemporanee.
All’ingresso del Forte di Monte Ricco, dal 18 maggio scorso, si trova un rocciuto oggetto stampato, che nella grana e nel color del materiale ci torna al calcare dolomitico.

D-Shape Monte Ricco
Si tratta di un elemento sperimentale, realizzato dall’azienda in collaborazione con Segre Difesa, Direzione Armamenti Terrestri, nell’ambito del Piano Nazionale di Ricerca Militare.

Il primo mattone di un Bunker/Camouflage, che dovrebbe venire impiegato a protezione di postazioni e siti artistici/culturali rilevanti ed a rischio (Patrimonio) in Iraq.
Il progetto, molto innovativo, è di interesse del Pentagono.
 
La stampa di D-Shape è innovativa. Utilizzando come elemento base proprio una sabbia dolomitica, insieme ad un secondo componente inorganico ecocompatibile che ne consente la solidificazione, diviene possibile stampare qualsiasi elemento, di qualsiasi forma e dimensione. La caratteristica granulare della stampa finale è quella caratteristica della roccia.
La stampante 3D è composta da una struttura reticolare in alluminio e 300 ugelli che estrudono il materiale. Gli oggetti stampati possono essere blocchi interi o elementi trasportabili e assemblabili in una seconda sede.
 
D-Shape ha sede a Pisa, questa teconologia innovativa è dunque tutta italiana: essa è stata inventata, e viene sviluppata, da Enrico Dini e Riccardo Dini.
 
Questo elemento stampato trova dunque diverse buone ragioni ed attinenze con Monte Ricco e Fuocoapaesaggio.
E’ un oggetto stampato attraverso un processo stratigrafico, e quindi è fatto come le Dolomiti. Ed è fatto con sabbia dolomitica.
E’ il prototipo di un “primo mattone” con cui si potrebbero realizzare dei bunker a protezione del Patrimonio artistico e culturale. Una tecnologia applicata a scopi difensivi dunque, in aree di guerra, per costruire altri Forti, contemporanei.
 
L’oggetto entra quindi nella logica della rappresentazione del Forte di Monte Ricco, che fa il Grand Tour di Alessandro Sambini in Fuocoapaesaggio
Alcuni pittori coinvolti dall’artista, l’hanno già fissato sulle proprie tele, senza ancora sapere cosa tale oggetto rappresentasse, e prendendolo forse per un rudere di Monte Ricco, un resto del passato.

Ringraziamo il partner DB Group che ha consentito il trasporto dell’elemento a Monte Ricco.