8 settembre 2015

Progettoborca è stato selezionato insieme ad altri 39 finalisti, per la terza edizione del concorso cheFare, con il quale  l’Associazione Culturale cheFare promuove la coniugazione dei valori di impresa e sostenibilità economica con i valori della cultura. Dal 9 settembre inizia la fase di votazione on-line  dei progetti, che si protrarrà fino al 5 novembre. I 10 progetti più votati dal pubblico verranno poi valutati da una giuria che nominerà i tre progetti vincitori, ad ognuno dei quali verrà assegnato un contributo di 50.000 euro per sviluppare il proprio progetto culturale innovativo. Per sostenere questo progetto e consentirgli di raggiungere
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27 agosto 2015

Paper weight: ottavo giorno di lavoro per Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckham, Maja Thommen, Silvia Vendramel.Le cinque artiste in Residenza stanno lavorando da una settimana all’interno degli spazi dell’ex Cartiera, questo straordinario complesso d’archeologia industriale situato nella parte meridionale della Provincia di Belluno, al confine con quella di Treviso. Dentro tutto è bianco e grigiopallido, e c’è l’aria, e il rumore dell’acque. Fuori preme il verde cannibale, questo contrasto è pittorico, scava solchi e canali percettivi.Le forme in costruzione, plastiche, scultoree, a rilievo, grafiche e pittoriche, cromatiche ed installative,
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12 agosto 2015

Mercoledì 26 agosto la Colonia del Villaggio Eni di Corte di Cadore verrà aperta al pubblico. Appuntamento alle ore 15.30 presso gli Uffici di Progettoborca nel Villaggio. La visita viene condotta dal personale di Dolomiti Contemporanee. Qui le informazioni su come arrivare. Alle ore 17.00, presso la Chiesa di Nostra Signora del Cadore, si svolgerà invece un Concerto d’Organo, a cura della Magnifica Comunità di Cadore. Organista: Alessandro Giuliani. Suonerà un organo positivo “Francesco Zanin”. Programma: JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750)Toccata et fuga in re minore BWV 565Corale “Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” BWV 639Sonata I (1°
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To’nòn ignà Valle del Vajont e Nuovo Spazio di CassoCronaca della costruzione di una mostra, per note, pensieri, immagini.La mostra To’non ignà vede protagonisti gli artisti pamela breda, lorenzo commisso, roberto da dalt, veronica de giovannelli, evelyn leveghi, nicolas magnant, lara j. marconi, stefano moras.La mostra si svolge presso il Nuovo Spazio di Casso, dal 22 agosto al 26 settembre.Gli artisti hanno cominciato a lavorare sul paesaggio, sulle relazioni spaziali e umane in quest’area nelle settimane precedenti all’opening, sviluppando le proprie riflessioni ed opere attraverso diversi periodi di permanenza in loco.La residenza, quest’anno,
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11 agosto 2015

 giovedì 13 agosto, dolomiti contemporanee cura un importante evento a forni di sopra (ud), paesaggi contemporanei (a questo link le informazioni relative).per dare modo al pubblico di partecipare a questo evento, lo spazio di casso, abitualmente aperto da giovedì a domenica, sarà aperto solo per questa settimana dal venerdì alla domenica.segnaliamo inoltre che la mostra two calls, la forma delle idee, attualmente allestita presso lo spazio, sarà visitabile fino al 16
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10 agosto 2015

 Ci è sempre successo, sempre ci succederà, abituati siamo già (lo sappiamo), mai ci abitueremo (non lo accettiamo). Per quanti uomini buoni e capaci si mettano insieme, in interi mucchi policromi dai riflessi accecanti (fantescenze, fantescenze naturali), il grigio cretino non lo si debella. Uno dei motivi per cui si agisce bene, ed uno del metodi di contrasto attraverso cui si può rilevare la differenza stessa tra bene e male, è appunto la presenza dei cretini. I cretini sono degli indicatori indiretti di intelligenza: l’intelligenza brilla di per sé stessa, e poi anche nel confronto con la cretineria. Questo chiaroscuro, è
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8 agosto 2015

rinviata visita del giovedì alla Colonia di Borca14 agosto, ore 15.00colonia, ex-villaggio eni Giovedì 13 agosto, Dolomiti Contemporanee cura un importante evento a Forni di Sopra (Ud), Paesaggi contemporanei (a questo link le informazioni relative). Per dare modo al pubblico di partecipare a questo evento, la visita guidata alla Colonia di Borca, abitualmente programmata al giovedì, viene spostata, solo per questa settimana, a venerdì 14, sempre alle ore 15.00. Dalla prossima settimana, le visite guidate saranno quindi riproposte al
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16 luglio 2015

New Gates, Concerto di Triomomentum Venerdì 7 agosto, ore 18.00 Spazio di Casso (terrazzo)            Il 7 agosto, Triomomentum si esibirà in un Concerto al terrazzo superiore del Nuovo Spazio di Casso.La scaletta prevede una serie di brani che saranno eseguiti in alternanza ad improvvisazioni legate alla specificità assoluta del luogo:Sofija Gubaidulina, Garten von Freuden und Traurigkeiten (1980;1993)Kaija Saariaho, New Gates (1996)Johannes Schneeberger, Modulation (2014)Toru Takemitsu, And then I kewn ´twas wind (1992) qui la photogallery dell’evento Triomomentum Il Triomomentum si è formato a Mannheim nel 2014,
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6 luglio 2015

sabato 18 luglio 2015, alle ore 16.00, presso il nuovo spazio di casso, verranno comunicati i nomi dei vincitori del concorso artistico internazionale two calls for vajont. contestualmente, verrà inaugurata una mostra con una selezione dei progetti finalisti. la mostra rimarrà aperta fino al 22 agosto (orari e info su www.dolomiticontemporanee.net). Tutti i progetti finalisti sono visibili online sul sito di twocalls.vedi i progetti per LINE >>vedi i progetti per WALL >>    video: alcune interviste ai protagonisti di
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22 giugno 2015

dal 3 al 5 luglio 2015 il complesso della ex cartiera di vas diventa luogo aperto di discussione, confronto e scambio di idee sul tema dell’archeologia industriale, del recupero e della valorizzazione di quegli spazi che un tempo erano destinati al lavoro. l’evento, al quale prenderà parte anche dolomiti contemporanee come esempio di best practice nel campo della riqualificazione di spazi pubblici e complessi di archeologia industriale dismessi, è organizzato dall’ associazione culturale LaCharta con un fitto calendario di appuntamenti, informativi, culturali e non solo. Ingresso libero.l’interesse di Dolomiti Contemporanee per l’ex
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Progettoborca a Vitorchiano con Casa Cametti

Casa Cametti a Vitorchiano (Viterbo)
Complesso di Sant’Agnese
Opening 30 settembre 2017, ore 15.00

Una selezione di video relativi all’esperienza di Simone Cametti alla Colonia di Borca di Cadore con Casa Cametti va in mostra a Vitorchiano, dal 30 settembre al 5 novembre 2017.
L’installazione è inserita nel programma dei Percorsi nell’arte, proposti dall’Accademia Nazionale di San Luca (cinque artisti in cinque siti sparsi nella Provincia di Viterbo: oltre a Cametti, Andrea Aquilanti, Luigi Ontani, Marina Paris, Pier Paolo Perilli).

 

vitorchiano

Dalla montagna

L’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore è una struttura prodigiosa, dove, negli anni ’50, prese forma, grazie all’architetto Edoardo Gellner, il programma sociale di welfare (e propaganda) di Enrico Mattei. Per decenni, fino agli anni ’90, il Villaggio ospitò i dipendenti di Eni, nei soggiorni estivi alle pendici del Monte Antelao. Dal 2014, Dolomiti Contemporanee vi ha attivato una Residenza internazionale, connessa a Progettoborca, piattaforma di rigenerazione di questo sito, tanto importante nella storia della cultura, dell’innovazione, della civiltà, e d’Italia.

Azione: l’arte nello scarico

Simone Cametti è giunto all’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore a febbraio 2015, a conoscere ed esplorare il Villaggio e la sua Colonia, una delle strutture più importanti del complesso, oggi trasformata in un grande cantiere artistico e culturale. Da subito, la pratica del far arte si è venuta intimamente connettendo con quella dello stare al mondo, e Cametti ha coinvolto la propria famiglia nel progetto. Far l’artista non è un mestiere, ma un modo d’esser presenti attenti, mentre si vive. Occhi neri belli fissi sempre accesi, come dado a stringere su concetti e oggetti.

Gli ex uffici dirigenti, uno dei padiglioni parte dell’enorme Colonia, inutilizzati dal 1991, hanno così preso a trasformarsi. Scomparsi i raccoglitori e i documenti, sono arrivati i mobili e gli arredi preziosi di Gellner, gli elettrodomestici della Colonia, prodotti da molte importanti aziende d’allora (Fantoni, Lanerossi, Flos, Ginori, Pirelli, Agipgas).

Lo spazio di lavoro abbandonato, ristrutturato e dotati di utenze e servizi dall’artista stesso, è dunque diventato ambiente domestico, oggi composto da salotto, cucina, tre camere, bagno, terrazza, frigo e televisione. Ogni anno, la famiglia Cametti parte da Roma e raggiunge Simone in Casa Cametti, per il soggiorno estivo. Leonardo, tre anni, Mattia, otto, la compagna Sonia, il cane Nora. Alle volte, salgono anche gli studenti di Simone all’Accademia RUFA, per sviluppare workshop o progetti.

Il ritmo, nella Casa, è quello ordinario della vita di un gruppo familiare alla villaggiatura in montagna. Mentre Simone compie ricerche in Colonia, e lavora (muratore, elettricista, idraulico, cogitatore) alla casa, i figli giocano. Si va a funghi nel bosco, e si cucinan risotti. Si beve vin bianco in terrazza, tra i pini e gli abeti. Nora abbaia ai caprioli e cervi, qui di casa. Quando c’è tempo, si va a camminare, o al lago. Durante gli Open-studio, il pubblico invade la casa, senza turbarne l’intimità. Casa Cametti non è un set: è un cantiere della produzione autosufficiente, governato da un’idea vitale e rigenerativa, testarda e quieta. E’, come Progettoborca, che la contiene, una sorta di responsabile e autarchica ribellione ai destini d’inerzia e alle pigrizie commemorative (non frignare, avvita). E’ uno spazio occupato, abitato e aperto alle persone aperte, nel quale l’artista si sa far lo scarico. La pratica quotidiana di vita, coincide qui con quella artistica, abbiamo detto. Artista ripara la stufa. La stufa scalda i suoi bimbi. Però Simone documenta ogni cosa, nei lavori a parete, con le foto. E con i video.

Ora, nel Complesso di Sant’Agnese a Vitorchiano, in quest’albergo un tempo attivo (come la Colonia di Borca), viene l’arte, a dar senso alla Spazio perduto, che si vorrebbe ritrovare. E, nelle camere vuote, trovano posto dodici video realizzati all’ex Villaggio Eni. La vita di tutti i giorni rifluisce anche qui. La vita della montagna, con l’aria sottile, e la pratica densa, di Casa Cametti, dove i confini pretenziosi e opachi tra gli àmbiti detti (arte, lavoro, vita, impegno, vacanza) si spezzano, e la vita scorre in un flusso. Come l’acqua, nello scarico del cesso (funzionalità meccanica, mica nihilismo).

Gianluca D’Incà Levis, 24 settembre 2017, Perarolo di Cadore