5 febbraio 2014

Prosegue l’azione di Dolomiti Contemporanee per coinvolgere la comunità nella manifestazione del consenso a favore al progetto. Nelle prossime settimane, verranno organizzati diversi incontri col pubblico, presentazioni, nell’area dolomitica.Il primo di questi incontri sarà il #votaDC9 Party, sabato 8 febbraio al Bistro’ Bembo (Bl). A partire dalle 18.30 musica con Ginkgo & Biloba  e dj set a seguire fino alle 23.00.Vota DC e vieni al Party-Bembo!partecipa su Facebook >>Questo genere di attività viene abitualmente svolta in DC, non inizia certo ora. Il progetto si caratterizza, sin dal suo inizio, anche e soprattutto come una piattaforma
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2 febbraio 2014

Reinhold Messner e il Messner Mountain Museum sostengono la candidatura di DC a cheFare2 rilanciandola sui loro social network. // vedi il post di Reinhold
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29 gennaio 2014

Il TICCIH (The International Committee for the Conservation of the Industrial Heritage), organismo internazionale che si occupa della conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale, supporta Dolomiti Contemporanee per il concorso cheFare2, appoggiandone in particolare la politica culturale di riqualificazione di siti industriali
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21 gennaio 2014

martedì 21 gennaio alle 10.30 dolomiti contemporanee in diretta su radiobelluno. si parlerà del concorso cheFare2.(vota qui il progetto DC) radio belluno – on
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20 gennaio 2014

sul corriere delle alpi del 20 gennaio, un articolo su alcuni dei progetti di Dc per il 2014, e su
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18 gennaio 2014

sul gazzettino del 18 gennaio, un articolo su alcuni dei progetti di Dc per il 2014, e su
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14 gennaio 2014

e dunque ieri, domenica 12 gennaio, DC e Rave e Sponge si son trovati a parlare nella sala consiliare del comune di erto e casso, che ha ospitato il talk il mio studio è tra i boschi, moderato da daniele capra; dibattito sul tema delle residenze d’artista legate a contesti caratterizzati da una forte presenza dell’elemento naturale (e animale, per rave); emersa dalla nebbia mattutina, la sala, bella ghiaccia all’inizio, era piena (crioterapia contemporanea): gente da veneto e friuli, e un manipolo di artisti; poi, all’ultimo, il nostro amato sindaco-caldaista, ha sistemato l’impianto, e noi abbiamo ammainato -provvisoriamente- i gloriosi
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10 gennaio 2014

pubblicato su archeologiaindustriale.net (grazie a simona politini) un articolo sul complesso di sass muss, primo teatro (estate 2011), ed esperimento pilota di Dolomiti Contemporanee; è da lì, che il format di progetto DC, già allora ben chiaro, è venuto definendosi ulteriormente, evidenziando il proprio potenziale, obiettivi, strategie; oggi si lavora ai prossimi siti e progetti, sempre più impegnativi e stimolanti; di alcuni di essi cominceremo a parlare già nelle prossime settimane; per quanto riguarda sass muss, ricordiamo che il sito è stato fino a poco tempo fa proprietà dell’agenzia per il territorio attiva spa; essa, dallo scorso natale, non
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9 gennaio 2014

il proto di protocombo fu a casso, lo scorso settembre, con chungawacra, in upokeimenon. i tre abldanzosi artisti, lì, ebbero ad allenarsi, sperimentale il loro approccio aperto, come il modello di dc, laboratorio di arti visive in ambiente. ora, 1 febbraio, vanno a lissone. growing of a
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2 gennaio 2014

segnala: il cantiere di martino chiti su casso/vajont. foto e video, ritratto della gente, ritratto dell’umano paesaggio contemporaneo. e uno sguardo che non indaga esclusivemente il passato, ottiche in avanti. mentre dc prepara le
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18 novembre. alpi partecipate, fondazione courmayeur mont blanc

 

 

mercoledì 18 novembre 2020, dolomiti contemporanee partecipa al convegno online promosso dalla fondazione courmayeur mont blanc alpi partecipate. montagne in mostra.

L’intervento di g. d’incà levis, ideatore e curatore di dolomiti contemporanee, è intitolato dolomiti contemporanee, una strategia creativa di riattivazione per il patrimonio e i territori.
l’incontro è previsto alle ore 17.30 di mercoledì 18 novembre.

il convegno si occupa dell’ambiente montano come luogo di coinvolgimento culturale. il carattere laboratoriale delle alpi facilita gli approcci culturali della contemporaneità e il convegno, con una nuova formula pensata per essere apprezzata a distanza, ne propone alcuni esempi.

tre incontri in tre serate esplorano rispettivamente le azioni rigeneratrici di installazioni artistiche ed esposizioni temporanee in alcuni luoghi simbolici delle dolomiti, un dispositivo culturale di partecipazione civica all’interno di un immenso forte in alto adige e un museo di arte contemporanea nel cuore dei grigioni.

si tratta di luoghi dell’arco alpino caratterizzati da una forte identità – nonostante la loro ubicazione rispetto ai centri maggiori – nei quali l’architettura assume il ruolo di uno strumento importante e utile per creare un dibattito.

la percezione diffusa, durante questo complesso periodo della storia dell’umanità, è che la montagna sia un luogo sicuro da un punto di vista sanitario, poiché garantisce un agevole distanziamento.

un pubblico diverso ‒ normalmente abituato a frequentare altre mete ‒ ed esigente anche da un punto di vista culturale, potrebbe allora affacciarsi alle alpi, alla ricerca di nuovi stimoli e arricchimenti.

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A questo link YouTube puoi rivedere l’intervento di G. D’Incà Levis.

Rivedi a questo link gli interventi di tutti i relatori.