22 giugno 2015

dal 3 al 5 luglio 2015 il complesso della ex cartiera di vas diventa luogo aperto di discussione, confronto e scambio di idee sul tema dell’archeologia industriale, del recupero e della valorizzazione di quegli spazi che un tempo erano destinati al lavoro. l’evento, al quale prenderà parte anche dolomiti contemporanee come esempio di best practice nel campo della riqualificazione di spazi pubblici e complessi di archeologia industriale dismessi, è organizzato dall’ associazione culturale LaCharta con un fitto calendario di appuntamenti, informativi, culturali e non solo. Ingresso libero.l’interesse di Dolomiti Contemporanee per l’ex
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18 giugno 2015

giovedì 25 giugno, dalle ore 18:00, presso la real academia de españa en roma, si svolgerà “puertas abiertas. residencias 2014-2015″, evento nel corso del quale saranno presentati i progetti degli artisti e ricercatori che hanno operato in residenza presso l’academia dal 2014 ad oggi. tra i vari progetti, sarà presentato anche “santos dìas”, lavoro realizzato da giuseppe vigolo e antonella zerbinati. Maggiori informazioni qui
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8 giugno 2015

In edicola con Abitare di giugno, articolo di Francesca Oddo su passato e presente del Villaggio Eni di Corte di Cadore, dove oggi è attivo progettoborca. Il valore di un’idea (e di un ideale), di F. Oddo “Dalla vocazione sociale al bene comune, il Villaggio Eni sulle Dolomiti torna a nuova vita conservando tracce importanti del progetto originario di Enrico Mattei ed Edoardo Gellner. Così, oltre allo sviluppo immobiliare, si punta sull’arte contemporanea, sulla formazione e sulle nuove tecnologie.”   leggi qui l’articolo
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28 maggio 2015

giovedì 28 maggio 2015 è andato in onda sul tgr buongiorno regione veneto (ore 7.30) un servizio di approfondimento sull’ex villaggio eni di borca di cadore e su progettoborca, progetto culturale di rivitalizzazione e riqualificazione, avviato sul sito da dolomiti contemporanee a luglio 2014. questo l’estratto del servizio
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22 maggio 2015

Giovedì 28 maggio, alle ore 17.30, Gianluca D’Incà Levis presenterà Dolomiti contemporanee al Museo macro di Roma (Via Nizza). Qui di seguito il testo del Comunicato Stampa: DOLOMITI CONTEMPORANEEal MACRO incontro conGianluca D’Incà Leviscuratore del progetto e gli artistiAndrea Dojmi e Sandra Hauser giovedì 28 maggio, ore 17.30MACRO Via Nizza – Sala CinemaINGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI Giovedì 28 maggio alle ore 17.30, l’Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ospitano presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma la presentazione del progetto Dolomiti Contemporanee (DC),
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23 aprile 2015

sabato 16 maggio, in occasione della settimana della cultura cadorina, dolomiti contemporanee aprirà al pubblico, per la prima volta nella stagione 2015, la struttura della colonia dell’ex villaggio eni di borca di cadore, cantiere di progettoborca. sarà dunque possibile visitare le architetture gellneriane, e le opere realizzate dagli artisti in questi primi mesi di attività di progettoborca, alla loro presenza. La visita guidata si estenderà poi ed alcune altre strutture del villaggio. l’appuntamento è per le ore 14.00 di sabato 16 maggio, punto di ritrovo l’ufficio vendite all’interno del villaggio.qui le indicazioni per arrivare (una volta
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2 aprile 2015

segnaliamo l’inclusione di dolomiti contemporanee nella pubblicazione mountain dossier, parte della rivista scientifica dislivelli. nel n. 3 (marzo 2015), dedicato alle “housing policies in mountain areas”, viene condotta un’analisi sul territorio montano della provincia di pordenone (val cellina, val tramontina e val colvera, val d’arzino). all’interno del paper dal titolo abitare nella montagna pordenonese: problemi e prospettive alla luce delle dinamiche sociali ed economiche del territorio, realizzato dall’osservatorio per le politiche abitative della provincia di pordenone, dc viene citato come pratica culturale attiva a
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1 aprile 2015

il 12 aprile inaugura presso la maison des arts georges pompidou di cajarc (tolosa), la mostra piano – alto! des géographies nomades, prima collettiva che raccoglie i lavori realizzati dagli artisti che hanno preso parte al progetto di scambio italo-francese piano. gli artisti coinvolti da dolomiti contemporanee all’interno di piano – alto! sono stati: jérémy laffon, lise lacombe e daniele pezzi.a questo link alcune foto dei loro work in progress.seguirà un evento di presentazione dei lavori di piano – alto! anche in dc.–piano – alto!des géographies nomades12 aprile – 7 giugno 2015maison des arts geogres pompidoucentre
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30 marzo 2015

Sapere, costruire vs. ignorare, distruggere A luglio 2014, è stato attivato un progetto di valorizzazione culturale e rigenerazione sull’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore (Corte di Cadore): si tratta di Progettoborca. Il progetto è stato ideato, e viene sviluppato, da DC Dolomiti Contemporanee. Dolomiti Contemporanee è un progetto nato nel 2011, noto a livello nazionale, sostenuto da centinaia di partner, pubblici, privati, culturali, che si occupa di ripensare e rilanciare grandi, straordinari siti, all’interno della regione delle Dolomiti Unesco, rivalutandone il potenziale. Progettoborca è una piattaforma articolata e complessa, che opera a diversi livelli,
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18 marzo 2015

sul fatto quotidiano un’intervista di luciana apicella a gianluca d’incà levis.leggi l’intervista qui >>   a questo link il testo integrale dell’intervista, nella quale il curatore di dolomiti contemporanee (dc) si sofferma su diversi aspetti fondamentali della pratica culturale del progetto, e sul significato dei processi artistici e rigenerativi
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DC partner dottorato sostenibilità alpina torino & le reti




Il cammino della sostenibilità alpina. Strumenti partecipativi per la cura del patrimonio culturale e ambientale del Monte Rosa.

Michele Guerini è laureato in Geografia e Scienze territoriali.
A gennaio 2022 ha iniziato un corso di dottorato (driven Sciences: Technologies for cultural heritage – Tech4Culture) su tematiche green all’Università degli Studi di Torino.
Dolomiti Contemporanee è Partner del progetto.


”Il dottorato green è un percorso orientato alla conservazione degli ecosistemi abiotici, alla riduzione degli impatti del cambiamento climatico e alla promozione di uno sviluppo sostenibile.
Il focus del progetto è sullo sviluppo sostenibile del territorio montano. Nello specifico si concentrerà sul massiccio del Monte Rosa, perché esso rappresenta uno scenario perfetto sia per la ricchezza dei processi naturali in atto che per le evidenze dell’adattamento dell’uomo in territori montani.
La valutazione della Geodiversità dinamica, lo studio relativo ai servizi ecosistemici, ma anche (e soprattutto) la ricerca storica della mutevole relazione tra uomo e natura di quest’area saranno utilizzati in chiave transdisciplinare.
La prospettiva è quella di valorizzare il patrimonio scientifico e culturale alpino, fornire conoscenze sulla stabilità e sugli scenari evolutivi degli ambienti montani e creare le basi per migliori pratiche sullo sviluppo sostenibile dei territori montani.    
È necessario studiare la storia pregressa – sia naturale che culturale – di un territorio per arrivare alla salvaguardia del suo patrimonio storico e naturale.
L’obiettivo è quello di lavorare sul territorio a stretto contatto con partner, amministrazioni e popolazioni locali, per proporre un progetto di gestione sostenibile della geodiversità e del territorio stesso, che tenga conto degli impatti e delle opportunità offerte dal cambiamento climatico.

Il fine sarà la proposta e la cartografia di un sentiero della sostenibilità, che avrà lo scopo di unire diversi Geositi selezionati in base al loro valore scientifico (cioè alla loro capacità di preservare il patrimonio storico-ambientale del territorio).
Con ciò si intende valorizzare il patrimonio naturale e riabilitare appieno il potenziale dei paesaggi studiati, in particolare con la riscoperta e la valorizzazione delle storiche popolazioni locali Walser.

Il progetto si avvarrà di una rete di collaborazioni dell’Università di Torino (Alleanza Unita Montium – WP4, Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark, CNR-IGG, Comitato Glaciologico Italiano, CAI Varallo Sesia, Walser Kulturzentrum, Monterosa 2000 Spa, Unione Montana dei Comuni della Valsesia) per rafforzare l’azione sui temi ambientali dell’Assessment of diversities for Cultural Heritage enhancement and Geoheritage conservation (in linea con il SdG15), anche con il supporto logistico locale dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia e dell’Associazione Sesia Val Grande Geoapark.
Si prevede la possibilità di visita presso l’Internationale Vereinigung für Walsertum (Svizzera), il GeoInformation Centre dell’Univ. Adama Mickiewicza di Poznan (Polonia) e Dolomiti Contemporanee.

 

Relazioni
Siccome nasci ad est, non vai mai ad ovest?
Non noi. Noi no.
Da sempre, pensiamo la montagna, pensiamo alla montagna, e vogliamo muoverla.
Quindi ci muoviamo.

Costruire relazioni tra i paesaggi. O continuare a dormire a casa propria (che spinge non ha casa, e il filosofo è aoikos).

A Torino, abbiamo delle buone reti, altrochèno, abbiamo fatto cose, portato cose di Torino nelle Dolomiti, le nostre lì, spesse volte.

Da anni pensiamo ad un progetto che crei una relazione spaziale tra Edoardo Gellner e Carlo Mollino: nel 2021 abbiamo iniziato a parlarne con alcuni docenti e dottorandi del Politecnico di Torino. L’idea prevede una traversata dell’Arco Alpino, da qui a lì.

Ma con ordine.

Nel 2014, abbiamo realizzato una mostra collettiva con la Fondazione Merz nello Spazio di Casso al Vajont: meteorite in ambiente.
In quell’occasione, Willy Merz ha suonato nella chiesa di Casso, con Luca Maganiello.
Maria Centonze, curatrice della Fondazione Merz, è nella giuria del Concorso artistico internazionale two calls for vajont.

Nel 2015, G. D’Incà Levis, curatore di DC, ha preso parte al Convegno internazionale alpi architettura patrimonio, a cura dei politecnici di milano e di torino. Il Convegno si è svolto al Valentino, qui il saggio del curatore inserito negli atti del convegno, pubblicati da mimesis nel 2018.

Nel 2015, Gianluca D’Incà Levis è stato testimonial del Bando Innovazione ORA!  Linguaggi contemporanei, produzioni innovative, dedicato alle arti visive, performative e alla cultura digitale della Compagnia di San Paolo.

Nel 2016, G. D’Incà Levis ha preso parte  ad Alpenland 2030, tracce di futuro, un incontro svoltosi al Forte di Exilles, ma che meraviglia, a cura di Antonio De Rossi e Roberto Dini dell’Istituto di Architettura Montana-Dad-Politecnico di Torino, nel quale si è discusso del futuro del territorio alpino, insieme ad Annibale Salsa, antropologo, Enrico Camanni, scrittore e giornalista, Marcella Morandini.

Nel 2016, DC ha partecipato a the others, viva le fiere.

Nel 2017, G. D’Incà Levis ha preso parte alla giuria di Camera con vista, premio sul patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico della Regione Piemonte. C’era anche Carolyn Christov Bakargiev (lo diciamo per i succhiatacchi), abbiamo bisticciato, ha avuto le parole che si meritava.

A giugno 2023, DC ha partecipato a: ARTE CONTEMPORANEA X RIGENERAZIONE URBANA, a cura di Francesca Canfora e Laura Tota, all’interno di Paratissima, nel complesso della Cavallerizza.

E così via.

G. D’Incà Levis è nel consiglio scientifico di ArchAlp, Rivista internazionale di architettura e paesaggio alpino dell’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino.

Là ci sono gli amici di leap factory. E un giorno finalmente la vedremo: la faremo.

Nel 2021 è venuta a trovarci, a Casso, Daniela Berta, direttrice del Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi del CAI. Insieme ad Andea Lerda. E la vedremo.

Antonio de rossi è santolo di cristopher.

Insomma, perbacco, suvvia, stixxxxx, aux Blanches Mains, ma certo: avanti savoja