contractions – sass muss – 17.09-16.10 2011

contractions3contractions 
a cura di daniele capra
17 settembre – 16 ottobre 2011
sass muss, edificio schiara




inaugurazione sabato 17 settembre, ore 18.30

artisti in mostra: bianco-valente, ludovico bomben, nemania cvijanović, alessandro dal pont, igor eškinja, nicola genovese, jacopo mazzonelli, giovanni morbin, michelangelo penso, roberto pugliese

 

In che modo un capannone che sembra raccontare l’ultimo scampolo produttivo del Novecento è in grado di intercettare la contemporaneità che pare fatta di idee, pensieri, bites? Che rapporto esiste tra un ambiente teoricamente inadatto ad ospitare un’opera d’arte e l’opera d’arte stessa? Quali sfide e quali le difficoltà di mostrarsi al di fuori non solo dell’auspicabile white cube, ma anche in un contesto che non è neutro, ma che diventa narrativo ed evocativo nel momento in cui ha perso la funzione per cui è stato pensato e realizzato? Quali sono le strategie grazie a cui gli artisti riescono a prelevare dalla realtà non tanto la classica porzione da decontestualizzare (l’objet trouvé), quanto le potenzialità insite in un contesto per aggiungere nuovi stimoli interpretativi ad una opera o per crearne una ex novo?
Il fascino seducente e silenzioso del poderoso complesso industriale di Sass Muss di Sospirolo è l’occasione per indagare le modalità e gli approcci grazie a cui un’opera d’arte può nutrirsi e sostenersi non tanto (e non solo) nella sua irripetibile unicità, quanto nel suo essere ricettacolo di stimoli esterni, straordinario magnete capace di attirare a sé le energie del contesto. Gli input ambientali hanno così la funzione mediale di “campi di senso”, di vettori che permettono all’opera di deflagrare e di polverizzarsi nel contesto in cui essa stessa è collocata. Mai come in questo caso, l’artista svolge il doppio ruolo di maieuta e attivatore di fuochi d’artificio, mentre l’opera diventa innesco, punto di partenza di connessioni interno/esterno, luogo di incrocio tra micro e macrocosmo. La mostra nasce dal lavoro coordinato di dieci artisti chiamati a realizzare o a ripensare/ricollocare una propria opera relazionandola alla non neutralità del contesto. Ciascun artista, a partire da una tessera della matrice a scacchiera del capannone (lo spazio è diviso in navate a matrice regolare) si fa così carico di radunare l’energia del luogo e per far esplodere le potenzialità del proprio lavoro.
comunicato stampa


enti promotori: regione del veneto, provincia di belluno, comune di belluno, comune di sospirolo, fondazione bevilacqua la masa, palazzo riso, fondazione dolomiti unesco, parco nazionale dolomiti bellunesi, confindustria, consorzio bim piave, enel


qui il video della mostra

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