chiara enzo – marta naturale/insito
Chiara Enzo, On/off, tecnica mista (pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 19 x 19 cm, 2013
Chiara Enzo, Pareti, tecnica mista (pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 10 x 10 cm, 2018
Chiara Enzo, Convalescenza di F., tecnica mista (tempera gouache, pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 17,7 x 14,8 cm, 2013
Chiara Enzo, Letti, tecnica mista (tempera gouache, pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 19 x 19 cm, 2018
Chiara Enzo, Sterno, tecnica mista (tempera gouache, pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 10 x 10 cm, 2018
Chiara Enzo, Neon spento, tecnica mista (pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 10 x 10 cm, 2017
Marta Naturale, Davanti casa #1, olio e tempera su tavola, 17 x 23 cm, 2017
Marta Naturale, Se un giorno passi dalle mie parti, tempera su tavola, 16,2 x 18,6 cm, 2018
Chiara Enzo, Soglia (feritoia), tecnica mista (tempera gouache, pastello, matite colorate su carta incollata su tavola), 19 x 19 cm, 2018
Marta Naturale, Soglia (valico), tempera su tavola, 16,2 x 18,6 cm, 2018 Descriversi e descrivere, osservarsi come se si fosse una persona altra, come se si fosse una delle cose su cui indugia uno sguardo attento, analitico, che viene motivando un gesto compositivo non meno attento e analitico. Osservare da vicino, e osservarsi: la prossimità è il campo di indagine di Chiara Enzo; come si può restituire il senso della prossimità, della vicinanza delle cose consuete, quando anche le pieghe delle lenzuola possono rivelarsi quelle di un sudario? Le cose di ogni giorno, le cose irrilevanti diventano quel che viene analizzato con grande cura, in modo tale da restituirne una precisa quanto straniata riconoscibilità. Fra l’‘io’ e il mondo non vi è affinità, semmai uno stupore, che prelude ad un qualche vago senso di pericolo. La luce ha qualcosa di acido, come una carezza che descrive le superfici fino ad abraderle, mentre le illumina. Una domanda di fondo sembra animare il lavoro di Chiara Enzo: il mondo ‘mi riguarda?’ Nel voluto doppio senso implicito in un osservare e in un osservarsi che ’mi’ trasforma nell’osservato, nell’essere ’io’ solo una cosa fra le cose. Un ‘io’ immerso nel torpore di uno stato di ‘convalescenza’, che è forse la condizione più idonea ad esprimere quella lieve, permanente estraneità alla quale Chiara Enzo prova a corrispondere, e ad aderire, grazie alla precisione delle sue immagini. Il mondo è tutto quel che si vede di fronte, sull’altro lato della strada: gli edifici, le case, le aree verdi dei giardini, ai quali si passa accanto ritornando dai diversi impegni del quotidiano. E’ un mondo dai contorni netti, come se l’atmosfera fosse così trasparente da sembrare fatta di vetro. Forse non solo l’atmosfera, ma il mondo stesso ha qualcosa della consistenza del vetro, come in certe ore della sera quando non si avverte alcun rumore, e non soffia un alito di vento, e tutto è terso così da distinguere con chiarezza i particolari delle fronde, i dettagli delle siepi, i fanali, i guardrail, gli orli dell’asfalto. Le misure dei lavori di Marta Naturale (così come quelli di Chiara Enzo) sono ridotte, in controtendenza con molta pittura contemporanea che privilegia invece la grande dimensione. Marta Naturale si concentra sulla piccola dimensione, con un’accuratezza dal sapore fiammingo. Come se nell’accuratezza potesse avvenire un contatto con ciò che è sfuggente, banale, di nessuna rilevanza. Prestare attenzione all’intorno delle cose, perché non vi è niente in esse che non sia degno di attenzione, che non possa essere descritto con la concentrata accuratezza di chi pensa che anche il dettaglio di una muratura possa essere considerato una ‘soglia’. opera in:
brain-tooling
a cura di gianluca d’incà levis, riccardo caldura, petra cason
forte di monte ricco
30 giugno – 30 ottobre 2018
6 febbraio 2023
Venerdì 10 e domenica 12 febbraio 2023: una delle ultime occasioni per visitare la mostra Who Killed Bambi? a Casso. Poi la smontiamo, e ne facciamo un’altra?Orari di apertura:venerdì 10, dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00domenica 12, dalle ore 10:00
[continua a leggere]28 gennaio 2023
Giovedì 2 febbraio 2023 DC partecipa all’incontro intitolato: Gli impianti sportivi della VII Olimpiade invernale 1956.
Ore 18:00, Ciasa de Ra Regoles – Cortina d’Ampezzo.
L’incontro, organizzato da Italia Nostra, vede la partecipazione di
[continua a leggere]18 settembre 2022
Dolomiti Contemporanee aderisce alla 18esima giornata amaci del contemporaneoSABATO 8 OTTOBRE 2022
Nuovo Spazio di Casso al VajontWho Ate Bambi?che è dentro a Who Killed Bambi?
In occasione della giornata AMACI del Contemporaneo Dolomiti Contemporanee propone questo menù:la
[continua a leggere]21 maggio 2022
Nella sola ultima settimana di maggio 2022, Dolomiti Contemporanee partecipa a quattro tra Convegni, Corsi di alta formazione, incontri con gruppi di ricerca. Sono tutte occasioni, queste, in cui raccontiamo le progettualità, l’approccio ed i principali cantieri di DC,
[continua a leggere]16 maggio 2022
Dolomiti Contemporanee prende parte al programma del Nouveau Grand Tour, progetto culturale figlio del Trattato del Quirinale, firmato dai Presidenti Macron e Draghi a novembre 2021.Il patto punta a rafforzare le relazioni tra Italia e Francia in diversi settori, in un
[continua a leggere]9 maggio 2022
Stefano Cagol partecipa al Secondo Forum di Cultura dei Cambiamenti Climatici, cocurato da DC, Belluno, 8 giugno 2022.
Stefano Cagol è un artista contemporaneo originario del Trentino Südtirol e attivo soprattutto all’estero tra Norvegia, Belgio e mondo tedesco, le cui
[continua a leggere]7 maggio 2022
trampolino Italia cortina d’ampezzo – un gruppo di lavoro e un’idea di rete per rigenerare la struttura, ripensandone l’uso.
Il Trampolino Italia è il grande simbolo di Cortina d’Ampezzo, dalle Olimpiadi del 1956.Oltre sessant’anni dopo, è
[continua a leggere]30 marzo 2022
Osservatorio Officina Italia, Fondazione Hubruzzo. 50 visioni comuni/50Community Visions. Il neopopolamento dell’Italia tra tentativi e buone pratiche.
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Il volume è uscito a marzo 2022 per Carsa Edizioni.Hanno studiato cinquanta casi, DC è uno di questi.Così
[continua a leggere]24 marzo 2022
Il cammino della sostenibilità alpina. Strumenti partecipativi per la cura del patrimonio culturale e ambientale del Monte Rosa.
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Michele Guerini è laureato in Geografia e Scienze territoriali. A gennaio 2022 ha iniziato un corso di dottorato (driven Sciences:
[continua a leggere]8 agosto 2021
VACCANZAThe Mountain Tropical Experience ovveroFondazione Malutta AGAINST Dolomiti Contemporanee31 luglio – 3 ottobre 2021Spazio di Casso al Vajont opening sabato 31 luglio, ore 17.00dalle 18.00 suonano:giuseppe de benedittis e francesco peccolo – tem_platepaolo
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