freaking out the animal – nuovo spazio di casso – 5.03-5.05 2013

testa-tecnica-mista-su-carta-scenografica-200x180-cm-2012

Freaking out the animal – andrea visentini 
a cura di Gianluca D’Incà Levis 
5 marzo – 5 maggio 2013 
Nuovo Spazio di Casso

 

 

 

 

 

L’animale – ammesso che di animale realmente si tratti – campeggia sempre- al centro dei disegni, acquerelli, grandi carte increspate -due, tre, quattro metri di lato- di Andrea Visentini. Questo soggetto è utilizzato, trattato, come un ritratto, o come il pretesto per un’azione di ritrazione. La posizione fisica del pittore davanti al supporto, il suo obiettivo oculare, è variabile. Talvolta, l’animale è osservato frontalmente, e dipinto per intero. Più spesso, è visto lateralmente, ne viene selezionata una parte, uno scorcio. Un dettaglio è preso, fatto proprio, sviluppato, ingigantito. O masticato –molte volte, piano- e ridigerito. Gli animali sono creature che l’autore evidentemente stima, per vari aspetti, preferibili all’uomo. Meno problematici. Meno paranoici. Mentre l’uomo, prosaico, finge, gli animali domestici, gli animali in quiete, non subiscono l’erotica distrazione di una vana coazione a posare. Dell’uomo, vediamo noi, essi possono senz’altro costituire una metafora. Non lo sostituiscono integralmente. Piuttosto lo incarnano, fingendo di trasfigurarlo. Ma di ciò, in realtà, a Visentini importa poco. Mentre noi lo capiamo, lui si occupa d’altro. Di un’immagine pittorica, che può scaricarlo. Di certo, rispetto all’uomo, l’animale si presta meglio al ritratto. E più docile e statico. Non scarta. Questi animali, anche i più selvatici, non sono mai selvaggi. Hanno caratteristiche sensuali meno spiccate dell’uomo, il cui sguardo inevitabilmente ammicca, e gioca, e reagisce eroticamente al tentativo di ritrazione. Nessuno di loro possiede un’identità sessuale evidente. L’identità sessuale di un qualsiasi soggetto fa intervenire nel campo un turbamento erotico-estetico, che contrasta l’azione di captazione del suo placido involucro formale. Che è quanto questo pittore vuole cogliere. L’animale, svuotato della propria esplicita sessualità, interferisce meno con le operazioni pittoriche pure. E´ un nudo oggetto in quiete, e un fatto indubitabile. Esiste fisicamente, ed è lì, fermo, inconsapevole, e proprio in ciò maggiormente disponibile. Visentini non ama la posa. E l’uomo sbava più della bestia. A partire dalla scelta di questo preciso modello, antireattivo, l’artista procede dunque nella costruzione di un´immagine pittorica che vuole essere, in un gesto tranquillo, ricerca, analisi, studio (e delta: bacino aperto di sedimenti e segni), più che affermazione formale definitiva o lotta. Non sempre i volumi potenti, le grandi masse metazoiche, vengono precisati. Più spesso vengono resi espressionisticamente attraverso un uso diretto e deciso, rapido all’apparenza, in realtà assai calibrato, del colore, sul quale Visentini, pur attento alla sensazione destata dai materiali pittorici, non insiste. Allo stesso modo, il suo tratto, che sa essere ben netto e sicuro nelle linee guida che definiscono la figura, si fa spesso istintivo e gestuale, evita l’eccesso di cura nelle porzioni di campitura cromatica interne alla stessa. L’entropia è dentro. Asessuare l’involucro consente di accendere le interiora senza infiammare il corpo. Il risultato è una galleria di macro-schizzi relativamente empatici, ricchi di suggestioni formali massive, e controllati. Questa modalità di controllo è libera, e fluida. E’ una misura di concentrazione compositiva, non una sterilizzazione razionale. La tendenza a dissolvere le fisionomie animali, ad abbozzarle più che a compierle, a rimescolarne il corpo interno, viene generalmente contenuta dall’autore, che si mantiene volentieri all’interno della figurazione. Talvolta però, accade che i musi assonnati di queste bestie che mai si muovono, mai corrono, mai scalciano né si accoppiano, vengano a perdersi quasi del tutto entro a sfocate volute di masse-colore. E queste macchie, dilatate e stese con spugne e stracci, mescolate a cascate di segni grafici, giungono a disfarsi quasi del tutto, sfociando in composizioni informali addirittura –apparentemente- frenetiche.

 

news

16 novembre 2023

Foresta Aliena/Alien Forest – La mostra con Portsmouth al Nuovo Spazio di Casso al Vajont, agosto/dicembre 2023 – Foto Chiara Beretta. — Anche quest’anno prosegue la collaborazione tra Dolomiti Contemporanee e la Scuola di Architettura di Portsmouth –
[continua a leggere]

12 luglio 2023

Assemblea Supercondominio 4, 2022, Foto Andrea Guermani – Sabato 15 e domenica 16 luglio 2023, Dolomiti Contemporanee partecipa Oltre la soglia assoluta, quinta edizione di Supercondominio, 
L’assemblea degli spazi e dei progetti italiani d’arte contemporanea che
[continua a leggere]

22 giugno 2023

  Dolomiti Contemporanee è nel volume THE LAST GRAND TOUR – Contemporary phenomena and strategies of living in Italy, curato da MICHAEL OBRIST (feld72) & ANTONIETTA PUTZU, e pubblicato a giugno 2023 da Park Books.[...] Per gran parte del XVI secolo fino
[continua a leggere]

6 febbraio 2023

Venerdì 10 e domenica 12 febbraio 2023: una delle ultime occasioni per visitare la mostra  Who Killed Bambi? a Casso. Poi la smontiamo, e ne facciamo un’altra?Orari di apertura:venerdì 10, dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00domenica 12, dalle ore 10:00
[continua a leggere]

28 gennaio 2023

  Giovedì 2 febbraio 2023 DC partecipa all’incontro intitolato: Gli impianti sportivi della VII Olimpiade invernale 1956. Ore 18:00, Ciasa de Ra Regoles – Cortina d’Ampezzo. L’incontro, organizzato da Italia Nostra, vede la partecipazione di
[continua a leggere]

18 settembre 2022

Dolomiti Contemporanee aderisce alla 18esima giornata amaci del contemporaneoSABATO 8 OTTOBRE 2022 Nuovo Spazio di Casso al VajontWho Ate Bambi?che è dentro a Who Killed Bambi? In occasione della giornata AMACI del Contemporaneo Dolomiti Contemporanee propone questo menù:la
[continua a leggere]

21 maggio 2022

Nella sola ultima settimana di maggio 2022, Dolomiti Contemporanee partecipa a quattro tra Convegni, Corsi di alta formazione, incontri con gruppi di ricerca. Sono tutte occasioni, queste, in cui raccontiamo le progettualità, l’approccio ed i principali cantieri di DC,
[continua a leggere]

16 maggio 2022

  Dolomiti Contemporanee prende parte al programma del Nouveau Grand Tour, progetto culturale figlio del Trattato del Quirinale, firmato dai Presidenti Macron e Draghi a novembre 2021.Il patto punta a rafforzare le relazioni tra Italia e Francia in diversi settori, in un
[continua a leggere]

9 maggio 2022

Stefano Cagol partecipa al Secondo Forum di Cultura dei Cambiamenti Climatici, cocurato da DC, Belluno, 8 giugno 2022. Stefano Cagol è un artista contemporaneo originario del Trentino Südtirol e attivo soprattutto all’estero tra Norvegia, Belgio e mondo tedesco, le cui
[continua a leggere]

7 maggio 2022

trampolino Italia cortina d’ampezzo – un gruppo di lavoro e un’idea di rete per rigenerare la struttura, ripensandone l’uso. Il Trampolino Italia è il grande simbolo di Cortina d’Ampezzo, dalle Olimpiadi del 1956.Oltre sessant’anni dopo, è
[continua a leggere]
dc 2017 video
dc 2016 video