francesca banchelli/molecola circolare e cund-forth


francesca banchelli
molecola circolare
sfere di metallo, palline di zucchero, stampe fotografiche, dimensioni variabili, 2013 (piano terra e secondo piano)

Molecola circolare è un’installazione composta da una serie di false molecole d’acqua inventate e costruite dall’artista, associate ad alcune stampe fotografiche che ritraggono oggetti antiquari d’argenteria. il lavoro nasce da uno studio sull’acqua, non tanto dal punto di vista chimico/molecolare, piuttosto come elemento fluido e vitale, che appartiene ad ogni momento del quotidiano. attraverso la ricostruzione delle false molecole l’artista sottolinea l’importanza dell’acqua nella nostra vita, della sua presenza nei corpi e del suo riciclo, del suo continuo insinuarsi negli spazi. l’aspetto vitale dell’acqua è considerato un valore, un collante, alla pari di un elemento chimico. il valore vitale di ogni molecola d’acqua si organizza così nella scelta di altri tre elementi: il ferro e lo zucchero, particelle che compongono le molecole, e l’argento. il ferro presente in parte e naturalmente nell’acqua, può causare la sua nocività mentre lo zucchero può essere immesso nell’acqua per creare una soluzione piacevole e benefica. L’argento, invece, può depurarla e riportala ad uno stato di purezza. Lo studio dello stato vitale e circolatorio dell’acqua, a partire dalla condizione chimica-molecolare fino alla sua riattivazione scultorea, vuole riportare alla luce la capacità di trasformazione e rigenerazione dell’elemento-acqua, qui riattivato sotto forma di piccoli oggetti preziosi e trasportabili attraverso semplici azioni nello spazio, come avvenuto durante la performance inaugurale di Upokeimenon, e quindi collocati negli angli più nascosti dello Spazio.


Cund-Forth
collage digitale – C-print, 37×33 cm, 2010

L’immagine fotografica a parete crea un collegamento visivo e concettuale con gli altri lavori dell’artista e allo stesso tempo rimanda al contesto paesaggistico in cui è collocato il Nuovo Spazio di Casso. L’immagine blocca l’istante in cui una ragazza si accinge ad entrare in acqua. Ma con la sovrapposizione di un collage digitale l’artista vuole rintracciare la nitidezza della dimensione psicologica dell’istante, il distacco mentale dal contesto, piuttosto che la contingenza. L’immagine di una montagna fa così emergere questo particolare momento psicologico: quando la mente ti porta verso tutt’altro, ad un luogo lontano, che condiziona fortemente il pensiero e il suo rapporto con la realtà. Cund-Forth è una parola inventata, che di per sé non significa nulla, ma che viene utilizzata qui per definire questo particolare momento psicologico. L’apparizione visiva di un altro territorio rispetto a quello presente rende inesplicabile l’azione mentale. La combinazione di vari pensieri, sconnessi gli uni rispetto agli altri, crea spesso particolari condizioni chimico-psicologiche ed associazioni, differenti stati umorali.


Altezza tra ferro e sale
miniDV trasferito su DVD, colore, suono, 7,20 min., loop, 2005/2007

Altezza tra ferro e sale nasce dalla relazione dell’artista con uno specifico territorio in cui è predominante la presenza dei due elementi: il ferro e il sale appunto. Il video esposto è un dettaglio di differenti girati che documentano il viaggio all’interno di una salina in un piccolo villaggio della Croazia, dove l’artista ha elaborato una serie di azioni minime di dialogo gestuale con l’ambiente circostante. Camminando nella zona della salina, essa ha cercato di svelare, senza capire, il desiderio di farne parte, attraverso un’azione di ricerca e affinità chimica. Il processo è stato stimolato e attivato dall’attrazione verso i due elementi primari del territorio: il sale presente all’interno delle vasche e il ferro delle traversine. Con questi elementi l’artista ha provato a comunicare, a tracciare con il proprio corpo, con la telecamera e con alcuni strumenti del posto, connessioni tra la propria esistenza e il luogo. Il suo corpo, e la sua fisicità, sono le uniche unità di misura in grado di manifestare allo spettatore l’immagine di un luogo, la difficoltà di misurarsi con esso e di riconoscerlo.

Untitled (Alfa, Gamma)
ferro, sale, dimensioni variabili, 2013

Untitled (Alfa, Gamma) è un lavoro site-specific sviluppato in seguito ad una riflessione sugli elementi protagonisti di Altezza tra ferro e sale. L’opera è data dall’associazione dei due elementi, e vuole riflettere sulla presenza/assenza dell’acqua e della sua influenza sugli oggetti. Se nel video l’azione è data dal corpo dell’artista, che si fa unità di misura tra la sua presenza e quella degli elementi che caratterizzano il territorio, in questo lavoro le unità di misura sono l’azione di trasformazione, gli stati di passaggio, di reazione, di assenza e presenza. Dopo aver sommerso gli oggetti arrugginiti trovati all’esterno dello Spazio in acqua ad alta concentrazione salina, questa si ritira lasciando cristallizzare i suoi sali in superficie. La presenza dell’acqua è, quindi, qui data come un ciclo, un processo chimico di trasformazione: è la traduzione di uno stato di passaggio.



opere inserite in
Upokeimenon (sott’acque)
a cura di gianluca d’incà levis
in collaborazione con michela lupieri
nuovo spazio espositivo di casso
21 settembre – 03 novembre 2013

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