gabriele arruzzo/senza titolo (the naked truth is itself the poetry)
gabriele arruzzo
senza titolo, (the naked truth is itself the poetry)
vernice e acrilico su tela, 120×100 cm, 2014, courtesy galleria alberto peola
Uomo, simboli, struttura, una struttura che ospita/imprigiona l’uomo e i suoi simboli.
Bivacco di cattività. Nell’opera di Arruzzo è presentato un esempio della sua attuale ricerca sulla figurazione. I Dipinti hanno come protagonisti figure di uomini (che lui definisce “pittori”), all’interno di strutture architettoniche impossibili, quasi a sancire la possibilità di una finestra su un mondo “altro” sottolineando però i limiti oggettivi del dipinto stesso.
Arruzzo tenta di costruire, attraverso le proprie opere, un ipertesto pittorico che attinge da un immenso catalogo d’immagini precedentemente archiviate. Queste costituiscono il suo bagaglio visivo e culturale, che mette in scena tramite un duplice atto in apparente contrapposizione: quello di possedere, attraverso l’atto pittorico, il linguaggio dell’illustrazione e al tempo stesso, di provare a renderlo libero e autonomo dal testo originario, cercando un continuo rimando tra autore, opera e osservatore.
opera inserita in
the inner outside (bivouacs)
a cura di gianluca d’incà levis
nuovo spazio di casso
18 luglio – 31 agosto 2014
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